Le stronzate di Pulcinella

RACCONTIAMO NAPOLI E I NAPOLETANI (usi,costumi,tradizioni di un popolo e di una citta')

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Pulcinella291
view post Posted on 19/8/2008, 07:37 by: Pulcinella291
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L'ORIGINE DEL COGNOME PIU' FAMOSO DI NAPOLI: ESPOSITO

LA CASA SANTA dell'ANNUNZIATA


Con Innocenzo III inizia la pratica di raccogliere bambini abbandonati presso
case di accoglienza, fu egli infatti che volle un brefotrofio presso l’attuale
ospedale S. Spirito di Roma. La Casa Santa dell'Annunziata o Ave Gratia Plena,
fu eretta nel XIV secolo in epoca angioina come ex voto di due nobili napoletani
liberati dalla prigionia. Vi fu poi istituita una confraternita di Battenti e Repentiti,
cui si iscrissero i maggiori feudatari del Regno, che fondò un ospedale per gli
infermi poveri. Ma il ritrovamento nel 1322 di una neonata su cui era scritto
"buttarsi per poverta" fece si che da quel momento lo scopo principale dell'
opera pia fu accogliere e nutrire i trovatelli. Nel 1343 la Regina Sancia di
Maiorca, seconda moglie del Re Roberto D'Angio, eresse a sue spese una
nuova chiesa con un grande ospizio moltiplicando le opere di beneficenza.
Ospizio per l'Infanzia abbandonata, i cosiddetti «figli della Madonna

LA RUOTA degli "ESPOSTI"
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All’esterno, al di sopra della ruota, vi era un puttino di marmo con la scritta: “O padre e madre che qui ne gettate / Alle vostre limosine siamo raccomandati”. il passaggio attraverso il muro, per mezzo del torno, trasformava i bambini in "figli della Madonna" “figli d’a Nunziata” o “esposti”.
La buca dell’Annunziata fu rimpicciolita da un palmo quadrato a tre quarti di palmo per limitarne l'ingresso ai soli neonati, ma accadeva che le madri cospargessero di olio i loro bimbi più grandi causando spesso lesioni interne e fratture agli arti.
Alcuni neonati venivano trovati con al collo un foglio di carta con il nome dei genitori, o qualche pezzo di oro o di argento. Tutto quello che indossavano qualsiasi segno particolare veniva annotato in un registro, ogni cosa che potesse servire, un giorno, al suo riconoscimento. Accadeva anche che la madre o il padre tornassero a riprendere il proprio figlio o che la madre si presentasse come balia riuscendo ad allattare il bambino ricevendone anche un compenso.
Le condizioni di vita per questi bimbi era pessima all'interno della Santa Casa, molti "esposti"morivano entro la prima settimana di permanenza,i più fortunati venivano affidati a balie esterne sotto compenso. O,per quelli ancora piu' fortunati,c'erano coppie senza figli che si recavano al brefotrofio per adottarne uno, dopo averne fatta regolare richiesta al Governatore dell’opera pia.
Tutti i bambini ricevevano il nome di battesimo dalla balia che li aveva in carico, il cognome era uguale per tutti: Esposito. Gioacchino Murat volle l’abolizione di tale usanza nel 1814 mentre la ruota venne definitivamente abolita nel 1875 ma il brefotrofio le sopravvisse per oltre un secolo.
Il numero dei bambini abbandonati durante il Settecento non è un evento che si verifica solo a Napoli: a Roma questi bambini abbandonati prenderanno il cognome «Proietti», in Toscana ed in Umbria « Diotiguardi» e «Diotiallevi» e tale evento si verificherà in tutta Europa. Poiché dopo la Controriforma i figli innaturali erano
considerati degli illegali, esclusi dalla società, la scelta di mostrare il proprio figlio, affidandolo ad un'opera pia, poteva significare dargli un avvenire sempre che fosse sopravvissuto all'altissima percentuale di decessi che caratterizzava all'epoca questi tipi di educandato. La collocazione dei neonati nella «Ruota» assumeva un valore figurativo poiche' il trapasso attraverso il muro per mezzo del «Tomo» trasformava il bambino in «figlio della Madonna» ed è con questo nome che per secoli furono chiamati gli «Esposti dell’Annunziata».

Edited by Pulcinella291 - 25/5/2009, 09:43
 
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