Le stronzate di Pulcinella

RACCONTIAMO NAPOLI E I NAPOLETANI (usi,costumi,tradizioni di un popolo e di una citta')

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Pulcinella291
view post Posted on 24/3/2010, 08:53 by: Pulcinella291
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L' albergo dei poveri
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Il Real Albergo dei Poveri, conosciuto anche come Palazzo Fuga, Reclusorio o Serraglio, è uno dei maggiori palazzi monumentale di Napoli, nonché una tra le più ammirate costruzioni del Settecento in tutta Europa. E la sua grandezza è evidente. Basti pensare che la facciata si estende per un fronte continuo di 354 metri. L’edificio conta poi ben quattro piani, 430 stanze la più grande delle quali – l’ex dormitorio – si eleva in altezza per 8 metri.La storia del Real Albergo dei Poveri narra che nel 1751 l’architetto fiorentino Ferdinando Fuga venne chiamato a Napoli. Il motivo era la partecipazione al programma di rinnovamento edilizio voluto dal nuovo re Carlo III di Borbone che vedeva la nascita del Cimitero delle 366 fosse e i Pubblici Granili. Tra i compiti di Fuga, quello di progettare l’Albergo dei Poveri, un edificio illuminista che doveva essere utilizzato per accogliere la popolazione più povera del Regno e che avrebbe dovuto rappresentare il simbolo della “pietà illuminata” della casa dei Borbone verso i propri sudditi. L’architetto, dopo aver scartato diverse proposte, scelse come collocazione di quest’opera un’area strategica come via Foria, una delle principali arterie di accesso alla città dalla provincia. Ma l’opera, ben presto, rimase incompiuta. Infatti l’attuale edificio, il Pauperum Hospitium, è solo una parte del progetto iniziale. Questo prevedeva, per la precisione, una struttura che potesse accogliere almeno ottomila persone di ogni estrazione: poveri, diseredati, immigrati di tutto il Regno. Per loro, un asilo sicuro, la certezza di un pasto quotidiano, cure mediche ed istruzione. Nell’ospizio gli ospiti venivano divisi in quattro gruppi, o meglio dire categorie: uomini, donne, ragazzi e ragazze. Alle spese della struttura contribuivano sia il Carlo, la regina Maria Amalia, il popolo napoletano e gli enti religiosi con notevoli somme e donazioni di proprietà ecclesiastiche.La struttura ha visto al suo interno il nascere di varie scuole specializzate in meccanica, falegnameria, motoristica e tipografia. Quella che sarebbe poi diventata in breve tempo la più famosa è la Scuola di Musica: questa regalò per vari anni musicisti di grande talento alle compagnie militari. Tra gli insegnanti noti dell’epoca, si cita solitamente Raffaele Caravaglios. Nelle scuole-officine del Real Albergo dei Poveri arrivavano anche gli orfani maschi della Santa Casa dell’Annunziata, quelli giunti all’età di sette anni senza essere stati adottati, oltre alle ragazze espulse per indisciplina. Sorse poi una scuola per sordomuti, ma con il passar del tempo il Real Albergo dei Poveri andò a perdere la sua funzione principale e transitarono un Centro di Rieducazione per Minorenni, un Tribunale competente a giudicare le cause riguardanti i minori di diciotto anni, un cinema, delle officine meccaniche, una palestra, un distaccamento dei Vigili del fuoco, l’Archivio di Stato civile e un ospizio.

Oggi il Real Albergo dei Poveri si estende per 103.000 metri. L’ingresso della struttura è caratterizzato da una scalinata a doppia rampa. Quanto al cortile, questo è occupato dal corpo a croce di Sant’Andrea, tutto in un solo piano che nell’idea di partenza sarebbe dovuto essere la base della grande chiesa a pianta stellare con sei bracci. Nel 1980, a causa del terribile e conosciuto terremoto, un’ala dell’edificio crollò facendo tra le vittime gli ultimi ospiti dell’ospizio.
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Edited by Pulcinella291 - 6/6/2011, 10:23
 
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