Le stronzate di Pulcinella

Napoli:una circe alla corte dei Borboni

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view post Posted on 14/1/2016, 09:27
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Pulcinella291 Forum

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La gentile donzella che vedete qui in un dipinto dell'epoca è Emma, Lady Hamilton (Neston, 26 aprile 1765 – Calais, 16 gennaio 1815), un'avventuriera inglese, che da prostituta in un bordello inglese, divento' una delle donne piu' influenti del Regno di Napoli.
Andiamo a ritroso.
Emily Lyon (battezzata col nome di Amy), nacque nel 1765 nel Cheshire, in Inghilterra. Suo padre, il fabbro Henry Lyon, morì quando lei aveva appena due mesi. Fu cresciuta dalla madre, Mary Kidd, a Hawarden, in condizioni di estrema povertà e non ricevette alcuna regolare istruzione almeno fino all'età di diciassette anni.


Ragazza spregiudicata e di grande fascino, a soli 15 anni ebbe una figlia da un suo "benefattore", sir Harry Featherstonhaugh. Alla bimba fu dato il nome di Emma Carew e venne allevata da sua nonna nel Galles.
Nel 1781, Emma Lyon si trasferì a Londra e cambiò il suo nome in Emma Hart. Nel 1782 la diciassettenne Emma era già ben nota a Londra, essendo stata tolta dal bordello di una tale Madame Kelly, ad Arlington Street, per diventare la mantenuta di molti uomini dell'alta società, e per aver posato come "Dea della Salute" nello studio di James Graham, un medico ciarlatano.
A diciannove anni divenne l'amante di Charles Francis Greville (1749-1809), figlio di Francis Greville primo conte di Warwick, nonché nipote del suo futuro sposo sir William Hamilton. Greville era profondamente innamorato di lei, e la fece posare più volte per un suo amico, il pittore George Romney. Da Greville, Emma ebbe tre figli (mai riconosciuti) e grazie a questa relazione, ella cominciò a ricevere un'istruzione adeguata e a frequentare l'alta società londinese del tempo.

Emma a Napoli
Nel 1786 Greville, avendo deciso di sposare una donna ricca, mandò Emma a Napoli perché diventasse l'amante di suo zio, sir William Hamilton, ambasciatore inglese nella capitale del Regno partenopeo; egli sperava così di riuscire ad un tempo a liberarsi di lei e ad evitare che suo zio, di cui voleva diventare erede, si risposasse.

Sir William si invaghì di Emma, e con grande sorpresa di Greville la sposò il 6 settembre del 1791 nella chiesa di Saint George, a Hanover Square, Londra. Mentre era la sua amante e poi durante il loro matrimonio, Emma creò quelle che lei chiamava attitudes, cioè delle esibizioni che erano un misto di posa, danza e recitazione, e che ebbero enorme successo in Europa. Usando alcuni scialli, ella posava evocando personaggi femminili dell'antichità come Medea o Cleopatra. Tali esibizioni affascinarono aristocratici, artisti, scrittori, tra cui il grande Johann Wolfgang von Goethe, ed anche re e regine, lanciando nuove tendenze nella danza in tutta Europa, nonché la moda di un abbigliamento drappeggiato in stile greco.


Cominciarono nel periodo napoletano una serie di amori ambiguie e scandalosi e si disse anche che avesse rapporti saffici, nientemeno, che con la regina Maria Carolina moglie di Ferdinando I, di cui era diventata amica e consigliera.
Il rapporto molto intimo tra le due donne non fu esente da allusione sia da parte del popolo che della corte di Napoli.

I rapporti con Horatio Nelson, incoraggiati dal marito


In qualità di moglie dell'ambasciatore britannico, diede il benvenuto a Horatio Nelson, il celebre ammiraglio britannico, nel 1793, quando egli venne a Napoli a chiedere rinforzi contro i francesi. Emma usò la sua influenza sulla regina per ottenere che il re concedesse i rinforzi a Nelson. Questi tornò a Napoli cinque anni dopo, quando era ormai una leggenda vivente, dopo la sua vittoria nella battaglia del Nilo. Le vicissitudini della guerra lo avevano prematuramente invecchiato: aveva perso un occhio, un braccio e la maggior parte dei denti, ed era affetto da attacchi di tosse.
Tuttavia lo curò nella casa di suo marito, e organizzò un ricevimento con 1.800 invitati per festeggiare il suo quarantesimo compleanno. Presto tra loro nacque l'amore, e sembra che la loro relazione sia stata tollerata, e persino incoraggiata, dall'anziano William, il quale non manifestava altro che ammirazione e rispetto per Nelson, e viceversa. Era ormai all'apice del successo, amica intima della autoritaria Maria Carolina, regina di Napoli e Sicilia, era l'unica che non era tenuta a rispettare i tre inchini abitualmente previsti alla presenza dei monarchi ed all'uscita a ritirarsi facendo i passi indietro sino alla porta.
Il 21 dicembre 1799 Emma ricevette la prestigiosissima onorificenza di Dama di Devozione dell'Ordine di Malta, con lettera firmata di persona dallo zar Paolo I, decorazione assai raramente concessa ad una donna, soprattutto se non di nascita nobile.

Durante la Repubblica Napoletana
Nei giorni drammatici che seguirono la fine della Repubblica Napoletana si dice che lady Hamilton usò la propria influenza su Nelson per convincerlo a non accettare la capitolazione negoziata dal cardinale Ruffo con i repubblicani, e ad annullare i loro salvacondotti. A seguito di questa decisione 124 nobili ed intellettuali napoletani che avevano ricoperto incarichi di governo nella effimera repubblica vennero giustiziati, talvolta in maniera spietata. Tra questi Domenico Cirillo lo scienziato medico, entomologo e botanico che pure aveva scritto una presunta lettera, non dimostrata come vera, a lady Hamilton per ottenere la grazia.

La sua fine


Il 31 gennaio 1801, nella casa che William aveva affittato nella Clarges Street, a Piccadilly, Londra, Emma diede alla luce una bambina, figlia di Nelson, cui venne dato nome Horatia. Nell'autunno dello stesso anno, Nelson acquistò Merton Place, una piccola casa malandata nella periferia dell'odierna Wimbledon. Lì egli visse apertamente con Emma, e con William, in un menage a trois che affascinò il pubblico. Insieme a loro viveva anche la madre di Emma. I giornali riportavano tutto ciò che essi facevano, e si riferivano alle scelte di Emma nel lanciare nuove mode in fatto di vestiario, arredamento e perfino di menu per i pranzi.
William morì nel 1803 e Nelson ritornò quasi subito in mare, lasciando Emma incinta del suo secondo figlio. Sentendosi disperatamente sola, si affannò nel tentativo di rendere Merton Place l'abitazione grandiosa cui Nelson aspirava, e desiderava ardentemente il suo ritorno. Il bambino, una femmina, morì poche settimane dopo la nascita, agli inizi del 1803. Per distrarsi dai suoi dispiaceri Emma cominciò a giocare d'azzardo e a spendere eccessivamente.

Dopo la morte di Nelson, nel 1805, Emma, che aveva velocemente dilapidato la piccola pensione che William le aveva lasciato, si indebitò pesantemente. Infatti Nelson aveva lasciato il suo patrimonio al fratello, lasciando ad Emma Merton Place. Lei però diede fondo alle proprie finanze nel tentativo di mantenere la casa come un monumento alla memoria di Nelson. E sebbene questi fosse considerato un eroe nazionale, la richiesta che egli più volte prima di morire rivolse per iscritto al governo inglese, perché assicurasse una pensione ad Emma ed Horatia, fu ignorata; non giovò neanche che egli ricordasse come, in più di un'occasione, Emma lo avesse aiutato ad ottenere rinforzi e rifornimenti da parte del re di Napoli, contribuendo in modo significativo alla prosecuzione delle sue campagne militari, conclusesi poi vittoriosamente.

Gli onori dovuti alla memoria di Nelson furono riversati su suo fratello.

Sebbene nel 1808 alcuni amici avessero cercato di sistemare la sua posizione finanziaria, nel 1813 Emma andò in prigione per debiti, e vi rimase per un anno. Un certo Alderman Smith l'aiutò ad uscirne, e lei andò in Francia per sfuggire ai suoi creditori. Datasi al bere, morì in miseria, di insufficienza epatica, a Calais, nel gennaio del 1815.
 
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view post Posted on 14/1/2016, 16:20
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Ricordo d'aver letto, in gioventù, un libro sulla storia di Napoli che evidenziava i rapporti tra Maria Carolina e lady Emma.

Molti credono, erroneamente, che la villa di Maurizio Barracco in via Ferdinando Russo a Napoli, adiacente villa Rosbery, a disposizione del presidente della nostra repubblica, che si chiama "Villa Emma" sia stata la residenza dell'eroina di questo thread o, quanto meno vi abbia risieduto. No la villa è stata chiamata con questo nome, in onore di Emma Marignoli, congiunta dei proprietari dal 1867 al 1925. Solo nel 1936 la de Robilant, noglie del barone Barracco, ne dicenne la proprietaria.

Ah, dimenticavo di spiegarvi chi caxxo è Maurizio Barracco : il mio compagno di scuola e di giochi di gioventù. Non vi basta? Rimase orfano non ancora maggiorenne ed era anche a capo della Banca di Calabria, tra le altre cose. Ultimamente è stato presidente dell'ARIN (Acquedotto napoletano), attualmente è il presidente del Banco di Napoli.


scusate i puntini sulle i
 
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view post Posted on 14/1/2016, 17:49
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Per un momento ho pensato:" Olloco, Nicola mo' s'è fatta pure a Lady Hamilton".E gia' che ti trovi, parlaci pure di Mirella Barracco che qualcuno ha definito "l'ultima regina di Napoli".
 
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view post Posted on 14/1/2016, 18:55
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Davvero una splendida donna... con due palle sotto da colonnello dei granatieri...
o meglio come sarebbe augurabile avessero i colonnelli dei granatieri, emblema della Patria...

si si, Nicò, raccontaci pure della Barraccopoli!
 
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view post Posted on 14/1/2016, 19:44
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ahi ahi ahi.... Mirella Stampa, il marito di Maurizio, l'amico mio, ed io, non abbiamo mai legato.

E' grave? Me lo devo confessare?

Anche per questo non faccio parte di Napoli 99

se non vi garba, non frequentatemi più


Eccolo il presidente del Banco di Napoli al nostro ultimo incontro con i compagni di classe, alla sua sinistra Alberto Scrocca cattedra di chirurgia seguito da Mario Ingarami, ex B.Agricoltura figlio del medico del Napoli anni 50

 
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view post Posted on 14/1/2016, 19:49
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Secondo me, caro Nicola, anche questo forum potrebbe far parte della della fondazione Napoli 99.
Non contribuiamo pure noi alla conoscenza, alla promozione e alla valorizzazione del patrimonio culturale di Napoli ?
 
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view post Posted on 14/1/2016, 20:48
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CITAZIONE (Pulcinella291 @ 14/1/2016, 19:49) 
Secondo me, caro Nicola, anche questo forum potrebbe far parte della della fondazione Napoli 99.
Non contribuiamo pure noi alla conoscenza, alla promozione e alla valorizzazione del patrimonio culturale di Napoli ?

le stronzate in Napoli 99?

ed arecata sparisce....
 
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view post Posted on 14/1/2016, 21:05
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No no,allora niente.Comme facesse senza e te
 
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view post Posted on 14/1/2016, 23:26
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CITAZIONE (Pulcinella291 @ 14/1/2016, 21:05) 
No no,allora niente.Comme facesse senza e te

che hai scritto?

comme

fa

cesse

senza

a te ?
 
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