Le stronzate di Pulcinella

NON E' VERO MA CI CREDO (Superstizioni e credenze popolari )

« Older   Newer »
  Share  
Pulcinella291
view post Posted on 17/6/2010, 08:24 by: Pulcinella291
Avatar

Pulcinella291 Forum

Group:
AMMINISTRAZIONE
Posts:
42,034

Status:


image



ARMA DI TAGGIA – LIGURIA (IL BALLO DELLA MORTE)

La notte della terza domenica di luglio, vicino a Imperia, la congregazione in onore di Santa Maddalena parte verso un casolare in un bosco in groppa a dei muli, dove trascorrono la notte ballando e cantando, prima però di tornare a casa, due giovani innamorati intraprendono il ballo della morte (la ragazza finge un mancamento e il giovane la fa rinvenire con dei fiori di lavanda, dopo ciò i due ballano cantando “Comedamus et bibamus cras enim morietur”= mangiamo e beviamo insieme in quanto un giorno moriremo.

ALCARA LI FUSI – SICILIA (LA FESTA DU MUZZUNI)

La festa si svolge durante il solstizio d’estate. Gli u muzzuni sono dei vasi col collo rotto, decorati con bellissimi gioielli dalle donne del paese, dai vasi spuntano i “laureddi” (spighe di grano e orzo). In ogni quartiere viene scelto un luogo consono (altare) per la collocazione degli u muzzuni.

PETRALIA SOTTANA – SICILIA (BALLO DELLA CORDELLA)

La domenica dopo ferragosto con questa festa si ringrazia la natura per avere un raccolto più abbondante. Per la città sfilano due sposi (lei su una mula bianca e lui in costume petralise) seguiti dai parenti a cavallo, dopo la sfilata c’è il ballo della cordella messo in scena da 24 ballerini in costume


STAFFOLO – MARCHE (FESTA DELLE NOCI)
Avviene nella terza domenica di settembre, l’antica festa pagana ha funzione pratica, perché invita ad attendere una certa crescita degli alberi di noce prima di abbatterli, la leggenda invece dice che un uomo vivrà fino a quando il diametro del noce non avrà superato quello della testa dell’uomo…


(BRUSA LA VECIA)

Questa è l’antica tradizione con la quale si concludono tutte le festività natalizie e consiste anche nel scacciare le cose più brutte bruciandole. Un fantoccio di una vecchia rappresentante l’inverno viene bruciato in tutte le piazze venete intorno ai giorni dell’Epifania.


SERRA SAN BRUNO – CALABRIA (FESTA DI SAN BIAGIO)
Si verifica il 3 febbraio ed è un antico rito prenuziale, tutte le coppie in procinto di sposarsi compiono un gioco. L’uomo compra una focaccia la fa benedire e la porta alla donna la cui reazione è fondamentale per presagire il futuro del matrimonio (essa può accettarla, non accettarla, buttarla o dividerla col marito).


SANTA MARGHERITA LIGURE – LIGURIA (FESTA DI PRIMAVERA)

Si svolge il 19 marzo sulla spiaggia di ghiaia, vengono preparate frittelle di ogni tipo e vengono distribuite ad ogni passante, alla sera, si accende un grande fuoco con sopra appesi due pupazzi (il fuoco simboleggia la fine dell’inverno). Questa festa ricorda antichi riti agricoli e marittimi adatti a propiziare una buona stagione estiva.

CALMIERA – PUGLIA (LA PIETRA DELLA FERTILITÀ)

Anticamente era un rito di purificazione pagana, avviene il lunedì di Pasqua, uomini e donne passano attraverso il foro della pietra della fertilità situata nel terreno (è un passaggio molto stretto), il rito assicura salute e nascita dei figli.


CASTIGLIONE D’ORCIA – TOSCANA (LA MAGGIOLATA)
La notte tra il 30 aprile e il 1 maggio un gruppo di cantori si sposta dal centro medievale verso i boschi attorno alla città. La Maggiolata è la canzone che i cantori cantano sotto le case degli abitanti in cambio di vino e cibo, il cammino dei cantori dura tutta la notte. Il loro canto finisce col sorgere del sole dove vengono recitati i seguenti versi: “Spunta l’alba e si veste il sole, se le mette le scarpe d’oro, sulla bocca ci ha un bel fiore, spunta l’alba e si veste il sole”. Queste quartine sono rivolte all’arrivo della primavera e dei suoi influssi positivi.



I numeri 13 e 17
Superstizione di origine asiatica: 13 sono infatti gli spiriti della casa, 12 buoni, il tredicesimo malvagio. Al 13 sono legate altre leggende: Filippo di Macedonia aggiunse la sua statua a quelle di dodici divinità. Secondo la leggenda fu ucciso per questo. Tredici furono i convitati all'ultima cena. Nell'Apocalisse il tredicesimo capitolo è quello del Male e dell'Anticristo, Satana (Satvan, "l'avversario"). Il 17 in Asia era considerato favorevole (nei tarocchi è rappresentato dalle stelle, 17 sono le parole di preambolo alla preghiera, 17 sono i regali consigli, che si impartivano sussurrati nell'orecchio, all'atto dell'incoronazione; 17 sono i simboli del vessillo reale. Nel Medioevo però fu il simbolo dei morti per impiccagione. Presso i romani, anagrammando il numero XVII, si otteneva il verbo VIXI che in latino, vuol dire "vissi" (sono morto!).

LA CIVETTA
come gli altri uccelli notturni (barbagianni, gufo, assiolo, ecc.) è poco amata. Molte superstizioni sono nate al riguardo derivate soprattutto da un canto popolare che dice:"Beata ove si posa/amara ove divisa" che vuol dire che l'uccello è di buon augurio dove si ferma ma diventa un cattivo presagio quando volge semplicemente lo sguardo a una casa. Si dice anche che se si poneva la sua zampa destra sul petto di un dormiente, questi rivelava nel sonno tutti i suoi segreti.
Non sempre però la civetta è di cattivo augurio, essendo un animale sacro ad Atene

Drago cinese: In genere di giada, posto in forma di ciondolo sulla porta di casa protegge gli abitanti della stessa dagli influssi negativi e non permette a spiriti, demoni e fantasmi di entrare

Il Lago d'Averno
Questo lago si trova vicino a Cuma, in Campania, proprio vicino al famoso "antro della Sibilla". La leggenda e le credenze popolari vogliono che chiunque visiti la grotta della sibilla, appena uscito, getti in questo lago un foglietto di carta avvolto intorno ad un sasso . Su questo foglietto dovrebbero essere scritto un messaggio per i defunti, con eventuali richieste di aiuto per felicita', amore e buona sorte.


Credenze sulle Donnole
Le tradizioni popolari indicano che le donnole portano guai e sventure, anche se in passato, in sardegna, alcune donne solevano addomesticare questi animali, portandoli appresso su una spalla
Alcune credenze sono:
le streghe possono trasformarsi in donnole
la donnola, solo con lo sguardo, puo' "affascinare" e bloccare i conigli
puo' fermare il fucile dei cacciatori che intendono spararle
In sicilia, se una donna vede una donnola, per salvare le sue galline, deve farle una "legatura", ovvero "promettere uno sposalizio" tra l'animale e una persona. Per farlo deve recitare questa filastrocca:
Badottula, baddottulina
nun tuccari la gaddina
ca iu ti maritu quantu prima
se si fimmina ti dugnu lu figghiu da rigina
se si masculu ti dugnu lu figghia da rigina


Edited by Pulcinella291 - 18/6/2010, 05:11
 
Web  Top
100 replies since 25/3/2010, 10:20   485179 views
  Share