Le stronzate di Pulcinella

NON E' VERO MA CI CREDO (Superstizioni e credenze popolari )

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Pulcinella291
view post Posted on 11/10/2010, 10:55 by: Pulcinella291
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LA GIUBIANA ,UNA STREGA E UNA FESTA DEL PIEMONTE E DELLA LOMBARDIA

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La Giubiana o Festa della Giobia è una festa tradizionale molto popolare in Piemonte e in Lombardia, specialmente in Brianza, nell'Altomilanese, nel Varesotto e nel Comasco. L'ultimo giovedì del mese di gennaio vengono accesi dei grandi falò (o roghi) nelle piazze e bruciata la Giubiana, un grande fantoccio di paglia vestito di stracci. Il rogo assume valori diversi a seconda della località in cui ci si trova, mantenendo sempre uno stretto legame con le tradizioni popolari del luogo. La Giubiana o Festa della Giobia è una festa tradizionale molto popolare in Piemonte e in Lombardia, specialmente nella Brianza e nelle terre Comasche, Milanesi e Varesine. Alla fine di gennaio, di solito l’ultimo giovedì del mese, nelle piazze dei vari paesi si prepara un grande falò dove viene fatto bruciare un fantoccio di paglia vestito di stracci (la Giubiana per l’appunto), che rappresenta i mali dell’inverno e dell’anno trascorso. Si tratta di una cerimonia certamente antica, ma sulle sue reali origini si scontrano varie ipotesi. Secondo alcuni, il rito avrebbe valenza “politica”, vedendo in esso una trasposizione allegorica del conflitto tra popolo e tiranno; altri pensano ai tempi dell’Inquisizione e della caccia alle streghe, lasciate bruciare vive sui roghi; altri ancora vi riscontrano residui di riti celtici risalenti al I secolo d.C, quando fantocci di vimini intrecciato erano dati alle fiamme dai sacerdoti druidi per propiziarsi il favore degli dei in battaglia o per ottenere benevoli influssi nelle stagioni della semina e dei raccolti. Altri infine, attribuiscono gli attuali roghi a quelli dei sacerdoti cristiani che nel IV secolo d.C. bruciavano simbolicamente le divinità pagane.

Anche sul nome “Giubiana” ci sono diverse interpretazioni sia per quanto riguarda l’origine che il significato. Inoltre, esso varia a seconda delle località: Gibiana nella bassa Brianza, Giobbia in Piemonte, Giöeubia nel Varesotto, Giubiana/Giübiana/Gibiana nell’alta Brianza e nella provincia di Como, Zobiana in Trentino e nel Bresciano. L'ultimo giovedì di gennaio, è il giorno, anzi la notte della Giubiana. Incerta è l'origine del nome per la mancanza di fonti scritte. Alcuni sostengono che esso derivi dal culto alla divinità di Giunone (da qui il nome Joviana). Altri ancora lo ricollegano a Giove, giovedì: il nome deriverebbe dal dio latino "Jupiter-Jovis", da cui l'aggettivo Giovia e quindi Giobia per indicare le feste contadine di inizio anno per propiziare le forze della natura che, secondo la credenza popolare, condizionano l'andamento dei raccolti. Il periodo della festa coincide con le Ferie Sementive o Sementine.

La Gibiana è una strega con le gambe molto lunghe e le calze rosse. Vive nei boschi e grazie alle sue lunghe gambe, non mette mai piede a terra, ma si sposta di albero in albero. Così osserva tutti quelli che entrano nel bosco e li fa spaventare, soprattutto i bambini. E l’ultimo giovedì di gennaio va alla ricerca di qualche bambino da mangiare. Ma una mamma, che voleva molto bene al suo bambino, le tese una trappola. Preparò una gran pentola piena di risotto giallo (zafferano) con la luganega (salsiccia), e lo mise sulla finestra. Il profumo era delizioso, da far venire l’acquolina in bocca. La Gibiana sentì il buon odore e corse con la sua scopa, verso la pentola e cominciò a mangiare il risotto. Il risotto era tanto ma era così buono, che la Gibiana non si accorse che stava per arrivare il sole. Il sole uccide le streghe, così il bambino fu salvo.

La Festa della Giöbia, è una festa di antica tradizione di origine precristiana che ancora permane nel basso Varesotto. In età medioevale alla Giobia è stata associata la sembianza umana, spesso quella di una vecchia o di una strega. Ricorrendo la festa alla fine di gennaio, ancora oggi viene celebrata in molti comuni con il rogo di un pupazzo simboleggiante una donna anziana per esorcizzare le forze negative dell'inverno e propiziare l'avvento della primavera. La Giöbia è particolarmente sentita nelle città di Busto Arsizio, Gallarate e dintorni. L'ultimo giovedì di gennaio a Busto Arsizio decine di fantocci raffiguranti una donna vecchia e di brutto aspetto vengono bruciati. Inoltre, nella piazza principale della città, piazza San Giovanni Battista, vengono offerti polenta e risotto con la luganiga, simbolo di fertilità. A Gallarate, la Giöbia viene bruciata ogni anno in un diverso quartiere della città, anche qui accompagnata da risott e luganega (piatto tipico e maschere ufficiali della città
 
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