Le stronzate di Pulcinella

NON E' VERO MA CI CREDO (Superstizioni e credenze popolari )

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Pulcinella291
view post Posted on 14/10/2010, 11:15 by: Pulcinella291
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CREDENZE TREVIGIANE

il "Matharol"
il "Matharol" un folletto vestito di rosso che girava incessantemente per i boschi ed era molto dispettoso nei confronti degli uomini.
Si diceva che il "Matharol" rapiva i bimbi, li portava nel bosco, li rimpinzava di frutti di bosco, di polenta intinta nel latte oppure di croste di polenta, poi, dopo un paio di giorni i bambini erano rimandati a casa.
Bisognava stare molto attenti nei boschi, perché mettere un piede sull'impronta del "Matharol" significava perdere la cognizione del tempo e dello spazio; quando qualcuno nella vita era molto sfortunato, si diceva. " el à balegà sulla peca del Matharol", cioè: ha calpestato l' impronta del Matharol, e da qui la sfortuna l'avrebbe perseguitato per sempre.
Il Matharol faceva poi altri dispetti, come mungere la mucche di nascosto, poi la mattina non davano più latte, oppure era malizioso con le ragazze, si trasformava in un gomitolo di lana pregiata, la fanciulla che lo trovava lo poneva nell' ampia camicia allora il Matharol saltava dalla scollatura canzonando la fanciulla: "Ti ho toccato le tettine, ti ho toccato le tettine..."


il "Martorel",
Era una specie di lupo che di notte aggrediva gli uomini e li rapinava, così quando l' uomo arrivava a casa sconvolto e senza soldi, con la scusa di aver incontrato "il Martorel" giustificava il fatto di aver scialato i pochi soldi in bicchieri di vino all' osteria, però provvidenziale questo Martorel, arrivava sempre nel momento giusto!


Le streghe che ballavano

Un'altra credenza era quelle delle streghe che di notte ballavano nelle radure e se qualche malcapitato le scorgeva, poi lo rapivano e non tornava più, si racconta di un boscaiolo che dopo aver assistito ad una danza delle streghe, era stato scorto da una strega bellissima che voleva portarlo via, ma il boscaiolo furbo, le disse; Vengo volentieri con te, ma prima devo finire di aprire questo tronco, se mi aiuti, facciamo presto, tu devi mettere le mani nella fessura e divaricare mentre io metto un altro cuneo.
La strega prontamente mise le mani nella fessura, allora il boscaiolo con un colpo bene assestato fece volare il cuneo che teneva aperto il tronco, la fessura si richiuse imprigionando dolorosamente le mani della strega che urlando dal dolore si trasformò in una vecchia laida, però il boscaiolo riuscì a scappare scendendo a valle e mettendosi in salvo.


IL LAGO DELL'ACCESA E IL SUO DRAGO
(maremma)


Una ventina di anni fa si narrava che il lago dell'Accesa fosse abitato da un grosso coccodrillo. La ragione non disconosceva la possibilità logica che un simile “mostro” potesse realmente abitare realmente il lago che altre leggende dicono nasconda un villaggio sprofondato, e di campane di cui periodicamente si sentirebbero i rintocchi. Qualche amante di anomali esotici avrebbe importato un piccolo rettile dai paesi caldi, e una volta cresciuto oltre le aspettative, nell'impossibilità di mantenerlo in ambiente domestico, lo avrebbe abbandonato sulle rive del lago dalle carsiche caratteristiche.
Si narra pure che il lago che in realta' e un laghetto ogni anno il 26 luglio in alcuni momenti della giornata , solitamente di un verde cupo, si accende di una luce misteriosa che sembra provenire dalle profondità e che emana bagliori rossastri.
 
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