GLI AFORISMI DI SEFORA

Metafora uno contro metafora due chi vince? Musto o Sefora.

Sarebbe la prima volta perché ho sempre perso sarò l'eccezione che conferma la regola. Perciò vinci tu altrimenti perdo la coppa del perdente.

Lucio il trionfatore non può essere perdente. Gesù ha vinto la morte e ha dato a noi, falliti in tutto, la stessa opportunità e per di più senza le atroci sofferenze.

La realtà è difficile da vedere, facile da vivere, impossibile da far capire.

Purtroppo ci perdiamo o ci siamo persi dietro le vanità terrene che non ci fanno vivere bene. Per grazia di Dio Lui ci aspetta fino all'ultimo respiro, ma non aspettiamo perché non sappiamo se ci sarà concesso di andarcene coscienti. Io busso al tuo cuore se mi apri entrerò e ceneró con te.

Credo che alcune persone debbano restare, come gli alberi, dove sono state piantate.. Altre sradicate altrove... Qualcuno con qualcuno.. Qualcuno da solo.

S' ingoiano le lacrime quando il dolore è come un nocciolo d'albicocca amaro, nascosto da una polpa dolce e una coltre vellutata. Non importa quanto dolore troverai nel fondo, è solo umano e passeggero. Sorpassa e passa oltre. Oltre c'è la pace e l'eternità.
Non siamo come un treno, veloce, con un solo senso, una meta, un percorso predefinito, una via sicura. Noi siamo senza binari, dirottabili, lacrimosi, dolorosi. Non
sfrecciamo tra covoni di paglia, siepi, monti e fiumi e tralicci, sotto i voli, sopra i morti questo, lo fa un treno. Noi siamo senza binari siamo liberi. Se avessimo dei binari per percorrere la vita, senza la libertà o il pericolo di deragliare non avremmo conosciuto il dolore.