Le stronzate di Pulcinella

PER LA PESCA DEL TONNO CON LA NOSTRA BARCA-LA STRISCIATA

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view post Posted on 3/11/2010, 10:49
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Pulcinella291 Forum

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E' inutile dire che per pescare il tonno si deve essere abbastanza esperti e soprattutto avere una barca e attrezzature idonee. Una volta detto questo, passiamo ad esaminare, tra le tante, un'azione di pesca conveniente e quasi sempre redditizia:la strisciata.
L'azione di pesca ha come origine l'osservazione del mare. In relazione alla corrente dobbiamo decidere se pescare ancorati o a scarroccio.


In caso di corrente sostenuta sarà utile ancorarci: si calerà in acqua una quantità di cima doppia della profondità collegando alla sua estremità un pezzo di catena lungo dai 5 ai 10 mt. a cui verrà attaccata l'ancora. Alla barca faremo un nodo che consenta un immediato rilascio della cima dell’ancora che, segnalata con apposito gavitello, verrà recuperata successivamente, nel caso in cui debba essere necessario una immediato inseguimento di un grosso tonno allamato. La barca generalmente si disporrà parallela alla corrente quindi l'azione di pesca verrà fatta con le canne sulla poppa.


In caso di bassa corrente si può procedere a scarroccio: generalmente la barca si disporrà trasversale al verso della corrente, quindi le canne verranno posizionale lungo la murata. Cosa importante da valutare è che la barca in movimento và più veloce della pastura lanciata in acqua, quindi vedrete la pastura allontanarsi da voi, ma in ogni caso procedere nello stesso vostro verso. Se lo scarroccio diventa troppo sostenuto si può ricorrere a strumenti che lo rallentano, cioè le ancore galleggianti.

Fatto questo dobbiamo scegliere se fare la strisciata o meno. La strisciata và fatta in navigazione, lanciando sarde tagliate a pezzi in modo da formare una striscia visibile e uniforme, dirigendoci sul punto di pesca prescelto che si troverà a circa un miglio di distanza. Il percorso da compiere può essere rettilineo o zigzagante ma comunque sarà a favore di corrente se pescheremo a scarroccio, in direzione opposta se pescheremo ancorati. Arrivati sul punto spegneremo il motore e senza smettere di pasturare, cominceremo a preparare le canne da pesca.

le esche per la cattura dei tonni
La prima cosa da fare è la scelta dell'esca e dell'innesco.
La scelta dell'esca cadrà quasi esclusivamente sulla sarda, ma vanno comunque bene anche alacce, sgombri, sugarelli, alici e boghe. In molte situazioni è risultato determinante l'innesco di un pesce vivo.
Gli inneschi possono essere molti : innesco di un unico pesce a pancia in sù, innesco a "T", “a ciuffo” con 2 o 3 sarde innescate per gli occhi. Da ricordare che sugli ami di tipo circle l'innesco non deve vincolare la rotazione dell'amo e non deve coprire la punta dello stesso.
Ultimato l'innesco, cominceremo a calare le nostre canne posizionandole a diverse profondità. Per fare questo è indispensabile l'utilizzo di piombi e galleggianti. Si procederà come segue: si comincia a filare la lenza in acqua (è importante che durante questa fase la la leva della frizione del mulinello non si trovi in posizione di "free", poiché se in questi attimi dovesse mangiare un tonno la lenza in bobina formerebbe una parrucca di filo con conseguente rottura dello stesso.A monte di questo nodo legheremo un piombo con un elastico tramite una bocca di lupo, più pesante per le lenze più profonde, più leggero per quelle più a galla. Dopodiché si continuerà a filare lenza fino alla profondità desiderata. A questo punto, con l'ausilio di un elastico, fisseremo sulla lenza madre un galleggiante, costituito da una bottiglietta di plastica o da un palloncino gonfiabile, di quelli ustilizzati nelle feste dei bambini. Fatto ciò allontaneremo il nostro galleggianti alla distanza desiderata.
La distanza ottimale è quella di fare in modo di posizionare l’esca alla stessa quota della scia di pastura. Passeremo a questo punto a calare la seconda canna e così via. E' possibile calare in acqua fino a 4 canne (dipende anche dalla barca e dai componenti dell’equipaggio) distanziate dalla barca in questo modo: la prima più distante, a circa 40 mt.; la seconda a 25 mt.; la terza a 10-15 mt. e la quarta in volo senza galleggiante. Il posizionamento delle canne in pesca deve essere effettuato da quella più profonda e lontana a quella posta più in superficie e vicina.

La pasturazione per la pesca del tonno
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L'elemento di forza del drifting è la pasturazione. Questa inizia con la strisciata per poi protrarsi per tutta la fase di pesca. Il nostro scopo è quello di creare una scia di pastura in grado di richiamare i pesci a distanza e attirarli vicino alla nostra imbarcazione.
La scia deve assumere una forma continua e omogenea. Per fare questo dobbiamo gettare pezzi di sarda alternati a sarde intere, integrati magari con del macinato di sarda fatto in casa o preconfezionato in sacchi reperibili facilmente in commercio. I pezzi di sarda devono essere gettati uno ad uno ad intervalli regolari.
Bisogna saper dosare la frequenza in modo tale da indurre il pesce a risalire la scia: se gettiamo troppe sarde il pesce potrebbe fermarsi in un punto a mangiare senza risalire fino alle nostre esche; al contrario, se ne gettiamo poche, il pesce potrebbe non trovare la scia disperdendosi; il compromesso ideale, come sempre, è compreso tra il tanto e il poco. Diciamo che 10 kg. di sarde devono durare circa 2-3 ore con corrente sostenuta, 4-5 ore con corrente moderata.
Una cosa da evitare assolutamente è pasturare con manciate di sarde a pezzi o intere. In questo modo il tonno si troverà a mangiare in una nuvola di pastura, per poi trovarsene subito un'altra quando ha terminato il banchetto precedente. Così facendo non daremo la possibilità al tonno di risalire la scia. Al contrario, quando vediamo i tonni che mangiano sotto la nostra barca, è molto utile pasturare a manciate per tenerli sotto di noi e per scatenare la cosiddetta "frenesia alimentare".
La pasturazione può essere fatta "a mano" o anche con l'ausilio dei moderni pasturatori elettrici che svolgono egregiamente tale compito

le canne per la pesca del tonno
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Esistono due tipologie di canne in commercio: le canne da sedia e le stund-up.
La canna da sedia e' concepita per combattere su seggiola da combattimento ed ha una lunghezza intorno ai 2,10 mt.
La lunga leva di queste canne permette un'ampia azione di pompaggio senza sforzi eccessivi, poiché aiutati da tutti i punti di ancoraggio che offre la sedia da combattimento. L'azione di pompaggio e' ulteriormente facilitata se si indossa un giubbetto da combattimento da agganciare al mulinello, grazie al quale potremo esercitare una trazione col corpo senza affaticare le braccia. Con sedia montata a prua, la lunghezza della canna consente di cambiare con facilità la murata in funzione del comportamento del pesce.
Le canne da stund-up sono nate per condurre il combattimento in piedi. Sono più corte delle tradizionali, circa 1,70 mt., e possiedono un fulcro abbassato. La corta leva offre al pescatore un minor sforzo in fase di pompaggio. L'azione della canna è generalmente ripartita e, a differenza delle canne da trolling, hanno un libraggio variabile inciso sul fusto, ad esempio 30/50 libbre.

I mulinelli per la pesca del tonno

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La scelta dei mulinelli cadrà esclusivamente sui modelli a tamburo rotante e con freno a leva. Il freno a leva ci permette di tarare la frizione del mulinello ad un livello determinato precedentemente con l’uso di un dinamometro (pre-taratura da effettuare in base al carico di rottura della lenza utilizzata). Generalmente, in base ai gusti del pescatore, la frizione andrà tarata in modo che consenta la fuoriuscita della lenza ad una trazione pari al 20-25% del carico di rottura della lenza sulla mangiata del pesce e pari al 30-40% durante il combattimento.


Gli ami per la pesca del tonno

Gli ami per il drifting devono soddisfare caratteristiche quali la notevole resistenza ed un’alta penetrazione.
Ottimi sono i modelli a gambo corto e a punta rientrante (a becco d’aquila) di dimensioni variabili tra 4/0 e 10/0, da scegliere a seconda della grandezza dell'esca utilizzata e dei pesci presenti in zona.


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Edited by Pulcinella291 - 14/12/2010, 19:51
 
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iltonno
view post Posted on 28/11/2013, 10:44




Bella guida la seguiro passo per passo domenicsa vado a pescare in barca tonni a traina poi vi farò sapere
 
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alesi dinoo
view post Posted on 15/9/2014, 10:12




Ottimi consigli da veri professionisti auguri
 
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2 replies since 3/11/2010, 10:49   10706 views
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