Le stronzate di Pulcinella

Il PALAMITO :UN TRUCCO ESSENZIALE PER EVITARE INGARBUGLIAMENTI

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Pulcinella291
view post Posted on 16/11/2010, 11:37 by: Pulcinella291
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Pescare con palamito è da sempre un sistema molto fruttuoso , ma bisogna essere in acqua gia' all'alba , quando è ancora buio perchè molti pesci :il dentice, (come comunque anche altri predatori - La ricciola, La spigola - La cernia,preferiscono prime luci dell'alba per iniziare la loro ricerca di cibo. Prima di parlare di esche e metodo di pesca vi svelo il segreto di un palamito che andra' bene per tutte le situazioni sia di fondale , sia di corrente, ma soprattutto difficilmente si ingarbugliera',insomma un'attrezzatura in grado di eliminare qualsiasi problematica.
Bisogna creare un palamito che è una via di mezzo fra un palamito galleggiante e quello normale a "mazzerino" (i mazzerini altro non sono che scarti di marmo piatto che fungono da pesi e quindi fanno le veci dei piombi). Un altro dei motivi importante per questo tipi di attrezzatura deriva dal fatto che, quando non era possibile constatare (se non dopo infinite prove), la conformazione dei fondali di un tratto di mare e la sua composizione (rocce, sabbia, posidonia, picchi, buche, eccetera), i palamiti calati subivano di sovente afferrature e ingarbugliamenti che ne provocavano inevitabilmente, la distruzione. Altra causa della perdita dell'attrezzo era il cambio repentino dello stato del mare. Le situazioni per i fondali misti e di mare mosso (ad esempio una scaduta di libeccio), sono tipicamente quelle "buone" per la pesca, in particolare dei saraghi, dunque occorreva studiare come pescare in talune condizioni, salvando capra e cavoli.
COME SI COSTRUISCE UN PALAMITO MISTO


Per prima cosa si alternano galleggianti a mazzerini e dando origine ad alti e bassi che possono portare, oltretutto, ad insidiare pesci di specie e quindi di abitudini diverse. Ma vediamo adesso come costruirlo: al filo madre dello 0,70-0,80, intervalleremo cinque braccioli lunghi circa un metro e mezzo, dello 0,35 di diametro, armati con ami tipo Mustad 2315 del numero 15. I braccioli saranno legati alla madre a gruppi, vale a dire ogni due braccia circa (vedi disegno). Dopo il quinto bracciolo legheremo il mazzerino e quindi altri cinque braccioli al cui termine, questa volta, inseriremo un galleggiante legato ad un filo lungo circa 70 centimetri. Il risultato finale vedra' un galleggiante e un mazzerino ogni dieci braccioli. Proprio in virtu' della poliedricita' di questo palamito, sarà bene innescarlo con esche diverse: oloturie e bibi per sparidi come saraghi e orate, gamberetti per spigole, paraghi e altri specie pregiate.Guarda la foto:

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LA CALA DEL PALAMITO
Fondamentale nella cala è seguire la corrente con la barca per evitare pericolosi imbrogli. Dopo un determinato tempo di pesca, che varia da 2 a 12 e più ore a secondo dei pesci insidiati, si comincia il recupero che dovrà essere fatto partendo dalla prima orsa e seguendo con la barca il palamito, in modo da tenerlo in tiro il meno possibile, per evitare che si agganci sul fondo, nella malaugurata ipotesi che ciò succeda e il palamito si strappa, si andrà alla bandierina o al galleggiante più vicino e si ricomincia, stando sempre attenti a risistemare attentamente gli ami nella cesta.

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Edited by Pulcinella291 - 17/10/2014, 13:03
 
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