Le stronzate di Pulcinella

GIANLUCA DE PONTI detto Gil portava un'oca al guinzaglio, dopo la malattia denuncia

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view post Posted on 21/3/2012, 09:37
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Pulcinella291 Forum

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Nasce a Firenze nel 1952 , simpatico toscanaccio e ribelle del calcio poco incline a seguire le direttive di società e allenatore, polemico a volte sino alla noia, una lingua affilata soprattutto contro gli arbitri. E' stato un buon attaccante .A Bologna come ad Avellino si ricorda il suo carattere stravagante. Capelli lunghi, baffoni, porta disinvoltamente un’oca al guinzaglio, passeggiando per la città; frequenta con la stessa naturalezza boutique ed osterie; chiede rispetto per la capigliatura riccioluta, curata spesso con lampi di sole. Ama divertirsi e ballare nelle discoteche tanto che viene presto soprannominato “figlio delle stellle” dal titolo della canzone di Alan Sorrenti che và in quel periodo. E la sua estrosità viene premiata dato che riesce sempre a farsi volere bene. Anche perchè De Ponti non solo è simpatico ma fa gol!Cresciuto nell'Impruneta e trasferitosi successivamente alla Terranuovese, in quattro stagioni tra i dilettanti aveva realizzato 62 reti. A Cesena rimase per due stagioni, 30 presenze e 9 gol, per trasferirsi successivamente al Bologna, all'Avellino, alla Sampdoria ed all'Ascoli.

Purtroppo la storia di Gil De Ponti è anche la storia di una malattia, di dubbi che si insinuano, di strane coincidenze, di intrecci. La sua disavventura inizia nel 1995 quando in B con l’Avellino è il secondo di mister Papadopulo: ha un bernoccolo in testa che continua a crescere; si fa visitare ed il verdetto è meningioma (tumore benigno) ma va asportato. A Firenze c’è il professor Mennonna (quello che operò d’urgenza Antognoni dopo l’infortunio al cranio del 1981). Dodici ore di operazione al policlinico di Careggi ma dopo un po’ De Ponti riprende la normale attività tra le fila biancoverdi. Successivamente però comincia ad avvertire la perdita di sensibilità nella gamba sinistra, accompagnata poi da fortissime emicranie che neppure gli analgesici riescono a contrastare. La situazione precipita e, dopo essere stato colpito da un’emiparesi sinistra, è necessario il secondo intervento d’ urgenza a quattro anni di distanza dal primo. Altra operazione, 15 ore, ed un altro verdetto: plasmocitoma ovvero tumore maligno. Non solo la malattia ma tanti disturbi: semiparesi, giramenti di testa, vista laterale limitata, attacchi di panico. Invalidità all’80%: impossibile guidare né correre e dunque allenare. Poi la beffa: nel ‘95 c’è stato un errore nella lettura dei vetrini: il tumore era maligno, non benigno. Per questo, assistito dall’avvocato Sandro Cosmai, comincia un lungo contenzioso, che dura tuttora in sede civile (la penale è stata prescritta) con i medici che sbagliarono la prima diagnosi.De Ponti punta l’indice contro l’abuso di farmaci che è stata una costante lungo la sua intera carriera di professionista. E ripete: «Certezze non ci sono mai. A casa ho una decina di foto di squadre, piene di morti. Ho una foto del Cesena che ha più croci del cimitero di Campiombi».



 
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nello 63
view post Posted on 7/9/2014, 22:50




si scrive gil, si legge gol !!!!! un abbraccio grandissimo !!!! purtroppo la tua sfortuna è stata ed è non aver giocato con juve,inter,milan, ma a bologna sappi che ti amiamo !!!!
 
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1 replies since 21/3/2012, 09:37   2971 views
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