| Agonia
Morire come le allodole assetate sul miraggio
O come la quaglia passato il mare nei primi cespugli perché di volare non ha più voglia
Ma non vivere di lamento come un cardellino accecato
Veglia Cima Quattro il 23 dicembre 1915
Un'intera nottata buttato vicino a un compagno massacrato con la sua bocca digrignata volta al plenilunio con la congestione delle sue mani penetrata nel mio silenzio ho scritto lettere piene d'amore
Non sono mai stato tanto attaccato alla vita
Fratelli Mariano il 15 luglio 1916
Di che reggimento siete fratelli?
Parola tremante nella notte
Foglia appena nata
Nell'aria spasimante involontaria rivolta dell'uomo presente alla sua fragilità
Fratelli
San Martino del Carso Valloncello dell'Albero Isolato il 27 agosto 1916
Di queste case non è rimasto che qualche brandello di muro
Di tanti che mi corrispondevano non è rimasto neppure tanto
Ma nel cuore nessuna croce manca
E' il mio cuore il paese più straziato
Allegria di naufragi Versa il 14 febbraio 1917
E subito riprende il viaggio come dopo il naufragio un superstite lupo di mare
Mattina Santa Maria La Longa il 26 gennaio 1917
M'illumino d'immenso.
Soldati Bosco di Courton luglio 1918
Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie.
La madre 1930
E il cuore quando d'un ultimo battito Avrà fatto cadere il muro d'ombra, Per condurmi, Madre, sino al Signore, Come una volta mi darai la mano.
In ginocchio, decisa, Sarai una statua davanti all'Eterno, Come già ti vedeva Quando eri ancora in vita.
Alzerai tremante le vecchie braccia. Come quando spirasti Dicendo: Mio Dio, eccomi.
E solo quando m'avrà perdonato, Ti verrà desiderio di guardarmi.
Ricorderai d'avermi atteso tanto, E avrai negli occhi un rapido sospiro.
Dove la luce 1930
Come allodola ondosa Nel vento lieto sui giovani prati, Le braccia ti sanno leggera, vieni. Ci scorderemo di quaggiù, E del mare e del cielo, E del mio sangue rapido alla guerra, Di passi d'ombre memori Entro rossori di mattine nuove.
Dove non muove foglia più la luce, Sogni e crucci passati ad altre rive, Dov'è posata sera, Vieni ti porterò Alle colline d'oro.
L'ora costante, liberi d'età, Nel suo perduto nimbo Sarà nostro lenzuolo
Sentimento del tempo 1931
E per la luce giusta, Cadendo solo un'ombra viola Sopra il giogo meno alto, La lontananza aperta alla misura, Ogni mio palpito, come usa il cuore, Ma ora l'ascolto, T'affretta, tempo, a pormi sulle labbra Le tue labbra ultime.
Da "Il dolore" Giorno per giorno 1940-1946
4 Mai, non saprete mai come m'illumina L'ombra che mi si pone a lato, timida, Quando non spero più...
7 In cielo cerco il tuo felice volto, Ed i miei occhi in me null'altro vedano Quando anch'essi vorrà chiudere Iddio...
8 E t'amo, t'amo, ed è continuo schianto
9 Inferocita terra, immane mare Mi separa dal luogo della tomba Dove ora si disperde Il martoriato corpo... Non conta... Ascolto sempre più distinta Quella voce d'anima Che non seppi difendere quaggiù... M'isola, sempre più festosa e amica Di minuto in minuto, Nel suo segreto semplice...
13 Non più furori reca a me l'estate, Né primavera i suoi presentimenti; Puoi declinare, autunno, Con le tue stolte glorie: Per uno spoglio desiderio, inverno Distende la stagione più clemente!...
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