Le stronzate di Pulcinella

San Lorenzello:la Firenze del Sannio

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view post Posted on 13/9/2014, 13:59
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E' un comune italiano di 2.340 abitanti della provincia di Benevento in Campania dove vale la pena fare un salto.
San Lorenzello che per la sua architettura storica e luoghi di interesse è detta la Firenze del Sannio, è anche la patria della ceramica ( qui si formò Nicola Giustiniano, uno dei massimi esponenti dell'arte figulina campana del suo tempo.)


Qui possiamo trovare anche trovare la "Città dei dinosauri", un parco didattico con una estensione di oltre 10.000 m². All'interno della Città dei dinosauri si possono ammirare quindici riproduzioni in vetroresina di dinosauri in scala 1:1 poste in una ambientazione naturalistica suggestiva.
Fra le varie riproduzioni di dinosauri esistenti non mancano scene di predazione e di caccia.
La Città dei dinosauri è dotata inoltre di una sala multimediale e di una ampia area relax immersa nel verde del parco.
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Una nota speciale va fatta per la illuminazione del borgo antico di san Lorenzello che rende il borgo ancora piu' suggestivo.
Le antiche mura , infatti, sono impreziosite da soffici velature di luce che le illuminano dal basso sottolineandone la consistenza e la matericità.Ottima l'enogastronomia: da assaggiare l'olio, il vino e i taralli, specialità del luogo. . Da visitare a San Lorenzello, il centro storico, la congrega del '700, il convento dei carmelitani con il chiostro, il caratteristico supportico e la rua

Edited by Pulcinella291 - 13/9/2014, 17:35
 
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view post Posted on 13/9/2014, 16:28
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azz!... una deviazione di manco quaranta minuti, venendo a Napoli!... e che ce vo?
 
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view post Posted on 16/9/2014, 23:02
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Storia di San Lorenzello


Secondo una leggenda San Lorenzello sarebbe stata fondata da Filippo Lavorgna nel IX secolo.

La leggenda narra che nell'864 d.C. il giovane Filippo Lavorgna, salvatosi dalla distruzione di Telesia ad opera degli invasori saraceni, si rifugiò con la sua famiglia su monte Erbano, nella grotta di Futa. Un giorno Filippo scese dalla grotta per cercare del cibo per la sua famiglia quando a valle, in località la Cupa, incontrò un gruppo di zingari. Una zingara, appena avvistato il giovane, gli chiese con insistenza di farsi predire il futuro e dopo diverse insistenze Filippo acconsentì. La zingara sentenziò: «Nobili sono i tuoi natali, belli i tuoi lineamenti, forte il tuo braccio e generoso il tuo cuore; hai fuggito la patria e ti sanguina l'anima; i tuoi dolori non sono finiti... però risplenderà su te la stella, due stelle, due occhi di profuga sventurata come te, ma dolce come il miele e bella come il sole. Sarai con lei il fondatore di una città e il tuo nome rimarrà immortale». Filippo sorrise divertito e tornò nella grotta dove dimorava con la sua famiglia. Poco tempo dopo arrivò una giovane donna in lacrime, Rosita, che chiese aiuto perché suo padre si era si era sentito male. Filippo seguì Rosita sino al rifugio dove ella abitava ma arrivato lì trovò il padre di Rosita senza vita. Il giovane, tornato nella sua grotta, si trovò davanti ad una scena orribile: tutta la sua famiglia era stata sterminata. La leggenda termina narrando che Filippo e Rosina, la notte del 10 agosto, decisero di fondare un villaggio che intitolarono a San Lorenzo.[3]

Diversi eventi storici si intrecciano con la leggenda di Filippo Lavorgna anche se il racconto è da ritenersi solo un mito. A Filippo Lavorgna sono intitolati alcuni ruderi di antiche mura (le "mura Filippo") ed ancora oggi il cognome Lavorgna è il più diffuso nel comune.[4]

Secondo diverse tesi San Lorenzello fu fondata da alcuni profughi scampati alla distruzione saracena di Telesia nel IX secolo che si radunarono alle falde di monte Erbano dove edificarono delle mura e due torri difensive (una nei pressi dell'antica chiesa parrocchiale ed un'altra in via Cesolle).[5]

Il paese venne citato per la prima volta nel 1151 quando Guglielmo I° Sanframondo, figlio del normanno Raone, dichiarò di possedere diversi feudi fra i quali Cerreto Sannita con i casali (centri minori o frazioni) di San Lorenzello e di Civitella Licinio.

Da allora sino al XIX secolo il casale di San Lorenzello seguì le vicende di Cerreto Sannita e nel 1483 divenne possedimento dei Carafa che governarono queste terre sino alla abolizione del feudalesimo avvenuta nel 1806.

Il paese veniva chiamato "San Lorenzo Minore" per distinguerlo dal vicino centro di "San Lorenzo Maggiore".[6]

Nel 1541 vennero concessi dai feudatari gli Statuti[7] con i quali veniva riconosciuta l'Universitas, l'amministrazione comunale dell'epoca. L'Universitas era governata da tre "Eletti" e da un Consiglio rinnovato per metà ogni anno. Sui problemi di maggiore importanza veniva convocato il Concilium totius popoli, ossia l'assemblea dei capi famiglia.

Nel 1596 contava circa 1.600 abitanti che diminuirono dopo la peste del 1656.[8]

Il terremoto del 5 giugno 1688 distrusse il paese uccidendo 600 persone su 1.000 abitanti.[7]

Altri danni furono provocati dalla carestia del 1764, dal terremoto del 1805 e dal colera del 1837.

Dal 1861 fa parte della provincia di Benevento.








 
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