Le stronzate di Pulcinella

Le razze canine di cui i pastori hanno bisogno

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view post Posted on 21/2/2013, 10:17
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Pulcinella291 Forum

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Quando di parla di cane da pastore si indicano alcune razze di cani che nel tempo hanno sviluppato caratteristiche comportamentali ed innate capacità operative tali da risultare particolarmente utili nell'ausilio all'uomo per le attività di allevamento.
Una distinzione fondamentale va fatta tra le due tipologie di cane da pastore, cioè tra il pastore conduttore o cane paratore, solitamente di taglia media e tipologia lupoide, adibito appunto alla conduzione del bestiame (è il caso del Collie o del Pastore bergamasco, il pastore tedesco), ed il pastore custode, di taglia grande o gigante e tipologia molossoide, il cui compito è la protezione da ladri di bestiame e predatori (citiamo il Cane da montagna dei Pirenei e l'italiano Pastore maremmano-abruzzese). Il gruppo dei "pastori-custodi" coincide in gran parte con quello dei cani da montagna.

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Dalle nostri parti la maggior parte degli allevatori usano per la guardia dei greggi il pastore maremmano poichè è un cane molto solido che vuole vivere all’aperto sia d’estate che d’inverno,ama la neve con la quale gioca e svolge la guardia in maniera infallibile per cui si è maritato una fama di custode gelosissimo degli animali e proprietà a lui affidate sino all’estremo sacrificio della vita, capace di proteggerli dalle numerose insidie dei predatori: lupi, altri cani specie se randagi e vaganti, orsi, uomini.
Con le pecore stabilisce un rapporto sorprendente, specialmente se, come è solito, è nato e cresciuto in
mezzo a loro; si confonde con esse, non usa mai la forza, ma è paziente e ostinato .
E’ amorevole con gli agnelli, dei quali assiste la nascita, perché gli piace lambirli del liquido di cui sono bagnati appena nati e del sangue, di cui talvolta sono imbrattati. Resta vicino alla partoriente, l’assiste a lungo anche perché sa che di questa sua attesa sarà premiato con la placenta, di cui, golosissimo, si nutre. Ogni sua azione comportamentale è quindi subordinata e consequenziale.
E’ filiale verso la nutrice e, al tempo stesso, fraterno con il nato, forse perché alla sua memoria tornano
i primi giorni della sua vita; perché, probabilmente, da una pecora è stato allattato. E’ fraterno con
l’agnello, in quanto, vede in lui un “fratello di latte”, con il quale stabilisce un rapporto strettissimo, e
sul quale fin dai primi giorni di vita inizia la sua azione protettiva, che conserverà, istintivamente, per
tutta la vita. Aiuta la madre a insegnare i primi passi ai neonati e si attarda con essi sino al
ricongiungimento con il gruppo, che nel frattempo, pascolando si è mosso avanti.
Al calar della sera, quando il gregge spontaneamente incomincia ad avvicinarsi allo stazzo, il cane fa del suo meglio per favorire il rientro, ma ciò non rientra nelle sue mansioni principali di guardia e difesa, per questo c'è un altro cane il pastore conduttore o cane paratore o anche detto "o cane giratore"(in Abruzzo, Molise e nell'alto casertano)poichè è quello che gira le pecore.

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Questo cane solitamente di taglia media e tipologia lupoide (pastori tedeschi , collie)mette in atto sequenze di comportamenti che si possono facilmente ricondurre alle diverse fasi della caccia, dall'accerchiamento del gregge al progressivo restringimento del perimetro, al fine di compattare il gruppo, lasciando una "via di fuga" verso la destinazione voluta (il lupo incaricato di abbattere la preda - nel caso della caccia - o l'ovile dove rinchiudere il gregge per il pastore). Allo stesso modo,la procedura che consente al cane di separare (su richiesta del conduttore) alcuni soggetti dal resto del gregge, richiama le tecniche di isolamento della "preda prescelta" nel lupo. L'incredibile frutto del millenario lavoro di selezione operato dall'uomo è il fatto che questi "rituali" di caccia vengano arrestati prima del momento finale dell'abbattimento della "preda". Le razze selezionate per il lavoro con bovini e suini arrivano a mordere i capi da gestire (solitamente al muso o ai garretti, punti non vitali), mentre nelle razze che lavorano con gli ovini si è ottenuta l'inibizione al morso. Gli straordinari pastori scozzesi riescono a gestire il gregge con una forma di "dominanza" che esercitano con lo sguardo (eye), accompagnato da una postura a testa e coda abbassate, ed una camminata furtiva: in altre parole un vero e proprio comportamento predatorio!
Se abituati riscono a condurre il gregge all'ovile senza l'ausilio dell'allevatore che se ne sta a casa al calduccio del focolare.
La conduzione del gregge da parte di questi cani, comporta anche la sottomissione del pastore maremmano che continuera' a seguire le pecore durante il tragitto verso la stalla, mischiandosi con esse, mentre i conduttori sono all'esterno del gregge stesso .

 
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