Le stronzate di Pulcinella

Napoli che se n'è andata

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arecata
view post Posted on 8/10/2013, 23:25 by: arecata
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Uppiamo questo 3d, un momento che levo la polvere accomunatasi da maggio..

C'era una volta il tram, si lo so, in alcune parti della città c'è ancora, ma io parlerò dei tram dagli anni 50' in avanti, fino agli anni 70-80'.

Credo (ma potrei esser in errore) che la linea del tram 1 fosse la più lunga in Italia (e non solo), perchè, partendo dal tondo di Poggioreale (cimitero), attraversava tutta la città per giungere al Dazio di Bagnoli che è il confine del comune di Napoli, da li in poi, il lungomare, fa già parte del comune di Pozzuoli.

Negli anni 50 e 60' il prezzo del biglietto, da fare esclusivamente in vettura dal fattorino, variava a seconda della percorrenza dichiarata, da un minimo di 20 lire fino alle 50 lire per l'intera corsa. Prima delle ore 8 del mattino, il prezzo della corsa minimo, si riduceva a 15 lire (corsa operaia). Comunque, come avviene per la dichiarazione dei redditi, almeno il 50% dei passeggeri dichiarava una percorrenza inferiore a quella reale.
La prima tratta era Poggioreale - piazza Municipio, la seconda da piazza Municipio a Mergellina, la terza ed ultima da Mergellina a Bagnoli, ma qua nasceva l'inghippo perchè se salivi alla Torretta, dovevi pagare 2 tratte..
C'erano solo due 'macchine', molto lunghe, composte da due vetture collegate e snodate, quella con la parte anteriore squadrata veniva chiamata lo "sposo" e quella con la parte anteriore rotondetta la "sposa", quindi già prima della guerra erano in funzione tali tram predecessori degli attuali jumbo.

I tram a Napoli arrivavano da per tutto e la nostra città, orograficamente, non è piatta e salire in collina, senza cremagliera, era abbastanza difficile.

Oltre alle vetture grandi, c'erano tanti tram più piccoli, assai manegevoli che avevano il posto del manovratore sia davanti che di dietro, di modo che era sufficiente, al capolinea, girare il trolley e riprendere la marcia, senza dover creare un binario a giro per riportare il 'muso' in avanti nel viaggio di ritorno.

C'erano i tram di servizio, avevano le stesse dimensioni di quelli 'piccoli', ma avevano una grossa cisterna al posto della vettura passegieri, che serviva ad 'innaffiare' le strade e per rinfrescare, d'estate, e per pulire le stesse, visto che c'erano ancora carri e carrozzelle a cavalli che defecavano per le strade. Ce ne erano altri, di servizio, per il trasporto di merci. Erano sempre di taglia 'piccola' con le due cabine di guida ed un vano atto a caricare merce. Erano di colore grigio e, specialmente d'estate, lavoravano molto perchè caricavano le barre di ghiaccio dalla fabbrica a Miano e le portavano presso i distributori in città.

A Mergellina, all'altezza di piazza Sannazaro si fermava a lungo per scaricare queste barre, nella stradina che conduceva all'ospedale militare della marina (poi arriva alla basilica di S.Antonio, è conosciuta come la strade delle 13 svolte) c'era un deposito di birra Peroni, di altre bibite e vendita di ghiaccio per tutti gli ambulanti della zona che vendevano, sul lungomare, e non solo, bibite fresce, acqua 'e mummera e grttachecca.

Questo deposito era uno dei pochi che disponeva di 'Peroni esportazione' antesignana di quella che sarebbe stata, poi, la birra 'nastro azzurro' ed aveva anche i 'Peroncino', da 25cc. introvabili altrove.


E per stanotte basta.....
 
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