Le stronzate di Pulcinella

... e oggi?..., dedicato a Sefora

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Lucio Musto
view post Posted on 23/6/2013, 09:46 by: Lucio Musto
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La botta di caldo, dopo tanta acqua ha mandato in escandescenze l’orto familiare del vicino.

Io non so se abbia piantato troppe piante di zucchine, se stia in uno sfennesiamiento di generosità, se crede che noi due in casa siamo ventiquattro... io queste zucchine che continuo a ricevere in dono non so più dove metterle... Non fate illazioni volgari!... ho tutta l’intenzione di onorare al massimo i doni ricevuti!

O almeno avevo!... mentre scrivevo sono arrivati in dono i fiori di zucca... sempre per ventiquattro!... non so se soprevviverò!

Oggi mi sono messo a lavorare con due fuochi, e mentre nella padella saltapasta andavo ad aglio ed olio, nella pentola inventavo la “minestra fredda di zucchine secche” che fra un attimo vi racconterò.

Nella padella a saltare ci ho messo le zucchine piccole, quelle meno belle, quelle di razza sperimentale (negli orti familiari accade così, l’uniformità ve la scordate!) tutte tagliate a tocchetti piccoli in modo che pesi meno la diversità di consistenza ed un pizzico di sale. Le faccio “saltare” ogni due minuti, senza mai toccarle con la spatola di legno che sennò si ammaccano. Olio poco o molto non conta, perché sono destinate a finire in frittata (quella di zucchine saltate è fra le più buone che ci siano!), ma la menta la aggiungerò al momento, spezzettata a mano nelle uova.
La rosolatura che piace a me è media, ma alcuni preferiscono portarla fino a completa coloritura dei cubetti di zucchina. Questione di preferenze e non discuto.

Per la minestra da inventare ho sfruttato invece delle rondelle messe ad asciugare in previsione di una scapece (ne abbiamo già parlato?... non mancherà occasione, per come è partito il vicino!) che faremo un altro giorno e che il sole ed il vento di oggi hanno asciugato decisamente troppo.
Ma come sapete, io non butto via nulla: per principio, anche se sono sommerso da verdeggianti cucurbitacee.

Robot elettrico, quello che trita e sminuzza tutto e dentro una costa di sedano, due agli, una grossa carota tagliata a pezzidue mezze cipolle pescate in frigo (una era di Tropea, pazienza!), i gambi di un ciuffetto di prezzemolo.
Tritato tutto finemente e messo a stufare in un poco d’olio (mio).
Le ultime due patate rimaste in un sacchetto le ho sbucciate ed affettate a velo con l’apposito attrezzino affetta cipolle.
Ho tagliato a mezzo o in quattro le fette di zucchine, (per la consistenza quasi cuoiosa ho preferito usare le forbici), ed una volta che il soffritto m’è sembrato ben appassito le ho aggiunte nella pentola insieme alle sfoglie di patate ed acqua a coprire il tutto. Un dado vegetale per salare, una scorza di parmigiano perché ci sta sempre bene.

M’è sembrato che ci abbia messo una vita a cuocere, sobollendo appena per più di mezz’ora, ma non mi sono fatto vincere dalla fretta. Nella mia capoccia c’era la visione di pezzi di zucchine integri e callosetti in una vellutata naturale di patate completamente sciolte.

E’ stata dura, ma ce l’ho fatta. A fuoco spento ho aggiunto le foglioline di quel ciuffetto di prezzemolo e mescolato bene.
Ho scodellato e lasciato i piatti a riposare fino a cena, quand’erano ormai a temperatura ambiente.

Ro, vedendomi smanettare in cucina si aspettava forse qualcosa di più stravagante, ma la nuova “minestra fredda di zucchine secche” è risultata piacevole ed originale, proprio grazie alla inusuale consistenza conservata dai pezzi di verdura. Le zucchine cotte nell’acqua si ammollano sempre!

Non ne è avanzata di questa minestra; domani niente riciclaggio.

Ma sarà ancora giorno di zucchine, anzi di zucchette; quelle tonde verdi chiaro che penso farò imbottite... già, ed i fiorilli?.... domani si vedrà!



Lucio Musto 22 giugno 2013
 
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