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| . . Cosa scrivi? Scrivevo la storia di un ricordo lontano, cullandomi, ma senza astio con me stesso, di quanto diventi diversa una storia quando te la racconti, rispetto a come lo fu veramente. Ma non lagnavo. Romanzare i nostri ricordi è un elaborarli, un riviverne le sensazioni, penetrarne nuovi significati, conoscere meglio il "noi stessi" di ieri... null'altro che il germe del "noi stessi" di oggi.
Nei ricordi ci sono grossi rimpianti. Le cose che avremmo potuto fare e non facemmo. Non rammarichiamocene. Non le facemmo perché non eravamo pronti a farle. Se allora fossimo stati come siamo oggi, le avremmo fatte, forse, ma le cose sarebbero state diverse, perché noi, saremmo stati diversi.
Ed oggi, facciamo o non facciamo delle cose di cui domani misureremo l'inutilità, o forse la stupidità. Non angosciamocene!... domani saremo ancora diversi, forse più saggi, più maturi, o "più" qualche altra cosa. Ma saremo anche più vecchi, e nulla riempie più della gioventù
Perché la nostra vita è oggi, non trascuriamolo mai! Qualunque oggi ci sia capitato in sorte per oggi!
Stavo pensando che domani è un altro giorno... semplicemente un altro oggi che comincerà solo fra un'ora e quarantotto!Lucio Musto 19 gennaio 2012
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