Le stronzate di Pulcinella

Una isola per il maestro Eduardo

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view post Posted on 25/1/2021, 21:40
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Isca è un’isola vicina a Punta Campanella che si affaccia sulla zona costiera di Massa Lubrense, nel lato amalfitano della penisola sorrentina. Poco distante dalla costa e lunga solo duecentosettanta metri, l’isola è nota come “scoglio Isca“, quasi a volerne enfatizzare le ridotte dimensioni e l’estrema accessibilità.
Le sue strane caratteristiche, l’essere cioè un po’ isola e un po’ terraferma, attrassero l’interesse dell’illustre drammaturgo Eduardo De Filippo. L’isola apparteneva però al banchiere Vittorio Astarita, che non era intenzionato a venderla. Eduardo riuscì poi ad acquistarla nel 1949, attraverso la mediazione di alcuni amici che convinsero Astarita.
De Filippo utilizzò l’isola per riposarsi tra le tante tournée che la sua attività teatrale imponeva. Fu proprio a Isca che Eduardo incontrò Isabella Quarantotti, sua futura compagna. Isabella faceva infatti parte di un gruppo di bagnanti che riconobbe Eduardo sull’isolotto da un’imbarcazione diretta a Positano. Avrebbero poi trascorso molte estati insieme sull’isola. Isca sarebbe rimasta particolarmente nel cuore di Isabella, tanto che le dedicò l’opera “In mezzo al mare un’isola c’è...”.Lo scoglio Isca divenne così il piccolo rifugio di Eduardo dal mondo. Un luogo che però gli permetteva comunque di contemplare il mondo da vicino, di non dimenticarlo del tutto. La terraferma se ne stava lì maestosa sullo sfondo, come un affresco da cui trarre continua ispirazione. Forse era quello il luogo in cui il drammaturgo poteva essere ogni tanto spettatore, ammirando i ripidi pendii della costiera amalfitana e il vicino arcipelago de Li Galli, oltre al dinamico via vai dei pescatori tra le onde tirreniche.Il riposo per l’autore di Natale in casa Cupiello si concretizzava a dire il vero nel trovare la quiete per il suo lavoro, quello di scrittore. A Isca furono infatti composte molte delle sue opere. L’isolotto era un nitido punto di osservazione di quella realtà che Eduardo rappresentava magistralmente. Dallo scoglio i profili delle coste sono ancora ben chiari, i colori della macchia mediterranea affiorano con forza e non è raro incontrare gitanti in barca che passano di lì.
“Il contratto” e la traduzione de “La tempesta”

Eduardo ambientò nella dirimpettaia Massa Lubrense l’opera “Il contratto“, composta nel 1967.Fu però un altro il testo che si legò profondamente allo scoglio Isca. L’editore Giulio Einaudi aveva proposto a Eduardo di tradurre un testo di Shakespeare in napoletano, per la collana “Scrittori tradotti da scrittori”. L’opera scelta fu “La tempesta“, la cui storia è ambientata proprio su un’isola deserta. Eduardo ne partorì così il suo adattamento e i colori dell’isola shakespeariana divennero un po’ quelli di Isca e della vicina Capri. La scrittura fu completata nel 1984, a pochi mesi dalla sua morte.
Può darsi che”La tempesta” contenesse già alcuni germi del teatro di Eduardo, tanto da essere stata intrecciata con “L’arte della commedia“, altro spettacolo eduardiano, dal regista Gianfranco Cabiddu nella pellicola “La stoffa dei sogni” del 2016. Nelle varie opere emerge l’isola disabitata come un luogo distante dalla realtà conosciuta. Un posto dove poter capovolgere il proprio ruolo, dove la realtà e la finzione si fondono, un po’ come nel teatro insomma. Forse solo sullo scoglio Isca Eduardo poteva svestirsi del suo ruolo terreno di scrittore, o meglio riuscire a scrivere senza sentirsi tale.


Fonte storie e Napoli da vivere
 
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view post Posted on 11/11/2021, 11:33
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Questa stupenda isola é stata venduta ai proprietari dell’Antica Sartoria di Positano
Questo splendido isolotto che fu il ritiro di Eduardo De Filippo lontano dalle tournée teatrali


Lo Scoglio Isca è stato per molti anni il luogo in cui Eduardo De Filippo trascorreva il tempo tra una tournée e l’altra, tra passeggiate sulla spiaggia e ispirazioni per nuove opere.

Acquistato dal drammaturgo napoletano nel 1949, l’Isolotto Isca è stato oggi nel mese corrente di novembre 2021 venduto dagli eredi di Eduardo ai titolari del gruppo Antica Sartoria, già proprietario del Palazzo Doria D’Angri a Napoli.

Appena al largo di Nerano, in prossimità del Fiordo di Crapolla, a Napoli, il piccolo isolotto Isca – chiamato comunemente “scoglio” a volerne sottolineare le misure molto contenute – è stato acquistato da Eduardo De Filippo nel 1949 dal banchiere Vittorio Astarita.

Si dice che il banchiere fosse così restio a cedere l’isolotto a De Filippo che soltanto l’intercessione di amici comuni permise all’attore e regista di realizzare il desiderio di acquistare quello scoglio che sarebbe presto diventato il suo rifugio.

Delle vicende dell’isolotto, prima che diventasse la “villa d’otium” di Eduardo, si sa molto poco: pare che fosse utilizzato per esclusive battute di caccia, e che sia sempre stato di proprietà di privati.

Negli anni Cinquanta De Filippo costruì qui la villa che diventò il suo rifugio tra una tournée e l’altra, tracciando un segno preciso nella storia del l’Isolotto

Fu sull’isolotto di Isca che Eduardo tradusse (come già citato da me sul post precedente) in napoletano “La Tempesta” di Shakespeare, mentre l’opera “Il Contratto”, del 1967, è ambientata a Massa Lubrense, il piccolo comune entro cui ricade l’isolotto che accompagnò per anni i momenti di quiete ed ispirazione del drammaturgo napoletano.

La nuova vita di Isca

Gli eredi di Eduardo De Filippo hanno venduto la proprietà dello Scoglio Isca a Giacomo Cinque e Riccardo Ruggiti, imprenditori già proprietari della società Antica Sartoria di Positano.

Dopo aver acquisito il Palazzo Doria D’Angri a Napoli – oggi residenza di lusso con sei esclusive camere affrescate, una sala cinema ed un terrazzo panoramico di 300 metri quadrati – il gruppo imprenditoriale di Antica Sartoria diventa quindi proprietario anche dell’Isolotto di Eduardo.

Il prezzo della trattativa è top secret ma come riportato da ‘La Repubblica’ la cifra dovrebbe aggirarsi intorno ai 10 milioni di euro.

L’idea degli imprenditori di Positano sarebbe quella di trasformare la villa di De Filippo in un grande resort di lusso, presumibilmente sullo stile di quanto già fatto al palazzo del Vanvitelli da cui Garibaldi annunciò l’annessione del Regno delle Due Sicilie all’Italia.

Il valore storico-culturale dello Scoglio Isca non si nutre soltanto della felice eredità di Eduardo,

ma conserva anche diversi resti d’epoca romana tra cui una grande cisterna e due ninfei.

Ad appena 500 metri dal Fiordo di Crapolla, Isca presenta delle affascinanti grotte marine con coralli e stalattiti, ed è ancora oggi raggiungibile percorrendo il sentiero CAI 344 da Sorrento al Fiordo.




Grande Eduardo che hai potuto comprare il tuo isolotto, io della mia meravigliosa isola Palmaria ne godo non la proprietà perché non sarei all altezza ma ne godo il valore inestimabile della mia pace trovandomi a vivere nelle vicinanze
Per fortuna posso scegliere di restarci per sempre

 
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view post Posted on 11/11/2021, 11:56
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Pulcinella291 Forum

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Ci sono passato tante volte quando andavo a pescare nei paraggi e una volta, da una delle finestre della villa, si affaccio' Eduardo e quando noi dalla barca gridammo "buongiorno maestro", ci saluto' con un segno della mano e chiuse la finestra !
 
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view post Posted on 24/3/2024, 19:40
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L’Isola di Isca, dimora di Eduardo De Filippo, apre al pubblico
La splendida isola d'Isca in Costiera Amalfitana torna fruibile al pubblico: previste visite guidate e restauri sarà presto accessibile al pubblico grazie a un accordo storico tra i nuovi proprietari privati e diversi enti pubblici. Situata nella meravigliosa Costiera Amalfitana, l’isola ha svolto un ruolo significativo nella storia culturale della regione

I dettagli dell’apertura sono ancora da definire, con una data ancora non stabilita. Tuttavia, all’ orizzonte si prospetta una visione incredibilmente suggestiva per questo luogo rilevante dal punto di vista paesaggistico, storico e simbolico per la regione.
La notizia è di pochi giorni fa
 
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view post Posted on 24/3/2024, 19:55
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granatiere granitico

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La prima capitale d'Italia

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