| Che meraviglia Fedra queste immagini che ci regali, che sogni, e brividi alla schiena!
Forse sarà il freddo che sta aumentando nelle ossa e la vecchiaia che incalza, o forse l'emozione di ricordi antichi
che impressi a fuoco nell'animo e nel cuore non sbiadiscono di certo!
La mia prima visita a Cortina nel 1960, magica per i miei vent'anni ed il mio straccetto di vacanza il solitaria (solo tre giorni, che poi arrivarono gli altri), in un paese affatto diverso da come lo avrei rivisto anni dopo nelle mie visite successive, ormai divenuto preda del turismo di massa vociante e festaiolo dell'esuberante "miracolo italiano", ma allora ancora in bilico fra mito e lusso inarrivabile.
Tre giorni all'Hotel Cristallo, per un giovane entusiasta spensieratamente affamato di vita e di esperienze diverse!
Più tardi quel mattino stupendo, quando portai la sposetta che mai aveva visto le dolomiti in quell'alberghetto di San Vito. Erano i nostri peimi "viaggi di nozze", ne facemmo uno all'anno per molti anni, e tutto era magico. Lei aprì gli occhi e vide la punta del Pelmo squillare limpidissima ne cielo al di sopra della bruma, che dalla piccola finestra le era sembrata il cielo di un'alba uggiosa.
Urlò di stupore e di gioia, ed il sole sorgendo fra le cime ci trovò già in mezzo al minuscolo lago, in una barchetta presa a prestito dal deserto imbarcadero del piccolo chalet ancora chiuso.
O in altra occasione quella mitica arrampicata sui ghiaioni dell'Antelao con gli scarponi avuti in prestito dall'occasionale amico scalatore, gli occhi sopraffatti dagli scenari mozzafiato intorno ed i giovani polmoni squassati dall'inusuale sforzo per la terribile salita. Dolore e felicità insieme come in un inebriante cocktail di giovanili emozioni.
O la matura lunga vacanza a San Martino, il bagno nei gelidi laghetti del Colbricon di passo Rolle, la crisi di timor panico di Claudia ancora bambina sul ghiacciaio della Marmolada... Essere abbracciati da una figlia è esperienza abbastanza comune, ma se la giovinetta è terrorizzata e si rifugia in te... beh è un modo speciale per sentirsi grande e buono!...
Le gite in Malga, la ferrata del Lagazuoi su al Falzarego con le cicatrici della grande Guerra, il lago di Carezza ancora tondo con tutto l'universo che vi si specchia dentro, la superficie acciaiosa del lago di Braies, l'infinito su e giù alla conquista dei passi con la potente macchina nuova... quasi che tutti quei cavalli li avessi tu nelle gambe per esibirli ostentatamente...
Momenti di pura gioia, vissuti un giorno e gustarli per sempre, magari con la complicità di un'amica buona che ti suggerisce gli input giusti con le sue immagini, accuratamente scelte per amore dei luoghi, donate per disponibilità affettuosa verso chi potrà goderne.
Grazie, Fedra@ della bella rimpatriata!
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