Le stronzate di Pulcinella

Codevigo:una strage per vendetta mai punita

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view post Posted on 29/1/2014, 09:11
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Pulcinella291 Forum

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Codevigo è un piccolo paese in provincia di Padova che tra il 28 aprile 1945 e la metà di giugno fu teatro di un eccidio fatto di esecuzioni sommarie di un numero compreso tra 114 e 136 tra militi fascisti della Guardia Nazionale Repubblicana (GNR), delle Brigate Nere (BN) e soprattutto civili. Alcune delle vittime furono anche seviziate.

Alcune fonti sostengono che all'eccidio avvenuto in varie località in prossimità di Codevigo, parteciparono elementi provenienti dalle formazioni partigiane locali, elementi provenienti dalla 28ª Brigata Garibaldi "Mario Gordini", militari inquadrati nel gruppo di combattimento "Cremona" unità dell'esercito italiano alle dipendenze dell'VIII armata Britannica, sotto il cui comando era anche la 28ª Brigata Garibaldi "Mario Gordini", comandata da Arrigo Boldrini. Nell'atto della Prefettura di Padova del 25 maggio 1945 oltre all'attribuzione certa di alcune esecuzioni a militari del "Cremona" (Corinna Doardo, Bubola Mario o Ludovico).si comunicò che la Polizia Alleata aveva deciso di disarmare i militari del "Cremona" presenti a Codevigo. Il territorio era stato occupato dalla 28ª Garibaldi, da varie formazioni partigiane venete e dai reparti del "Cremona" e l'azione di polizia e d'ordine pubblico era svolta dal CLN locale.

La ricerca dei corpi negli anni ’60

Negli anni ’60 alcuni parenti delle possibili vittime, iniziarono la ricerca dei corpi, in genere abbandonati alle acque o sepolti in fosse comuni, nei cimiteri o nei campi. Furono trovati 114 corpi, ma non fu possibile l’identificazione per tutti.
Molti scomparsi non furono ritrovati.
77 salme furono recuperate nel cimitero di Codevigo. 17 salme furono recuperate nel cimitero di S.Margherita. 12 salme furono recuperate nel cimitero di Brenta d’Adda.

L'elenco delle vittime di Codevigo


ALBONI Almo
ALESSANDRONI Goffredo di Alessandro, anni 30 (classe 1915, residente in Ravenna, impiegato) GNR Candiana
ALLEGRI Alessandro fratello di Alvaro, 29 o 20? (res. Bagnocavallo, agricoltore) GNR Pescantina
ALLEGRI Teodoro (detto Dorino?) di Giuseppe, 51 (res. Bagnocavallo, impiegato) GNR Bussolengo
ALLEGRI Teodoro di Matteo
ALLEGRI Teodosio di Innocente, 48 (camionista) GNR Bussolengo
BADESSI Jader, 38 (res. Ravenna, tipografo) GNR Bussolengo
BAGNOLI Armando di Domenico, 41 (nato a Forlì, 1904; res. Ravenna). GNR Candiana
BARALDI Osvaldo, 40 (res. Concordia sul Secchia *MO) Capitano, ufficiale d'amministrazione GNR Bussolengo
BARUZZI Carlo, 42 (res. Cotignola, muratore) Già aderente Fascio di Combattimento.
BARUZZI Giambattista
BARUZZI Giuseppe di Luigi, 30 (nato a Cotignola, 1905; res. Faenza) GNR Candiana
BELLENGHI? GNR Bussolengo. Già aderente?
BELLONZI Ippolito di Ugo, 35 (nato a Ravenna, 1910; inabile al lavoro) GNR Candiana
BERTUZZI Cesare
BEZZI Giuseppe di Romeo, 41 (nato a Castiglione di Ravenna, 1904; res. Ravenna) GNR Candiana
BIANCOLI Gioacchino, 47 (res. Ravenna). GNR Bussolengo. Già aderente Fascio di Combattimento.
BISULLI?
BORESI Raffaele di Giuseppe, 50 (nato e res. a Ravenna, 1905; agricoltore). GNR Candiana
BROCCADELLO Edoardo detto Fiore, 32 (res. Codevigo, guardiano idraulico) Presidio in Codevigo (Brigata Nera)
BUBOLA Mario (o Ludovico?), 31 (res. Codevigo, agricoltore) Brigata Nera rastrellato nella zona di Codevigo
CACCHI Icilio, 46. Già aderente Fascio di Combattimento.
CACCHI Sergio di Icilio, 25 (nato e res. a Ravenna, 1913) GNR Candiana
CALDERONI Luigi, 50 (res. Ravenna)
CANUTI Ugo, 40 (res. Faenza; capomastro)
CAPPELLATO Antonietta sorella di Giovanni, 41 (res. Codevigo, impiegata, sospetta spia ai danni di prigionieri inglesi)
CAPPELLATO Giovanni, 35 (res. Codevigo, esercente) Brigata Nera rastrellato nella zona di Codevigo
CASADIO in SOLAROLI Maria (ravennate) Ausiliaria GNR
CASADIO Oberdan
CASADIO Raimondo
CASADIO Walter di Nino, 32 (nato e res. a Ravenna, 1913) GNR Candiana (N.B. il comandante del distaccamento era il cap. CASADIO Achille. Parentela?)
CAVASSI Pietro di Mezzano, 35 (res. Bagnocavallo; bracciante) GNR Bussolengo
CAVINA Domenica ch. Pierina, 31 (res. S.Stefano di Ravenna) Ausiliaria GNR (sorella di Guerrina, anch'essa ausiliaria GNR, sopravvissuta)
CAVINI Otello
CAVINI Salvatore
CIVENNI Ugo, 39 (res. Ravenna; agricoltore)
CONTI Sante, 20 o 21 (res. Terni) Sottotenente della GNR Candiana
CONTRI Silvio, 32 (res. Codevigo) Brigata Nera rastrellato nella zona di Codevigo
CORBELLI Mario (Fratello di Guido) Brigadiere GNR Candiana. Già aderente Fascio di Combattimento.
COSTA? Già aderente?
COTTIGNOLI Luigi Carlo di Enrico, 36 (nato a Parma e res. Ravenna, 1909) GNR Candiana
CRIVELLARO Ernesto, 32 (res. Correzzola)
D'ANZI (o DANZI?) Giorgio di Michele, 19 (nato e res. a Ravenna, 1926) GNR Candiana
D'ANZI Od(d)one di Michele, 22 (nato e res. a Ravenna, 1923) GNR Candiana
DEL GRECO Umberto, 43 (res. Firenze) Ufficiale d'amministrazione GNR
DILETTI Giuseppe (res. S.Leo-Pesaro) Tenente GNR Pescantina, addetto all'autoparco
DOARDO Corinna, 39 (Originaria di Tognana di Piove di Sacco) Fascista, maestra del paese (figlia del Podestà? Stesso dicasi per BUBOLA)
FABBRI Terzo di Agostino, 40 (1905; res. a Ravenna, bracciante) GNR Candiana
FARNE' Enrico, 32 (res. Bologna; operaio). GNR Bussolengo
FENATI Domenico di Policarpo, 44 (nato a S.Alberto e res. Ravenna, 1901) GNR Candiana
FERRANTI Mario, 32 (res. Bussolengo) GNR Bussolengo
FIUMANA Ernesta, 19 (res. a Ravenna, operaia) Ausiliaria GNR
FOCACCIA Leonida (res. Ravenna) *Già aderente Fascio di Combattimento.
FOCACCIA Vincenzo di Paolo, 42 (res. Ravenna; 1903) GNR Candiana
FONTANA Farinacci, 18 (res. Codevigo, studente; figlio di Silvio FONTANA, vicecomandante della Brigata Nera) Brigata Nera rastrellato nella zona di Codevigo
FORTI Massimo, 47 (res. Carpi) Capitano GNR Bussolengo
FRANCIA Gino
GASPARE Pio
GAVELLI Vincenzo, 35 (res. Faenza; lattoniere) GNR Pescantina
GIUNCHI Elviro di Francesco, 53 (res. a Ravenna, 1902) GNR Candiana
GOLFARELLI Guerrino, 27 (res. a Villa d'Albero)
GRAZIANI Giovanni *Già aderente Fascio di Combattimento.
GRECO Giuseppe, 54 di Porto Corsini (res. a Ravenna), vice-brigadiere (o impiegato civile "addetto ai profughi"?) a Pescantina
GRECO Rinaldo congiunto di Giuseppe, di Marina di Ravenna (res. a Ravenna), 50 (1895) GNR (Pescantina?)
GUIDETTI Eugenio, 57 (res. Porto Corsini)
LAMI Giuseppe
LANZONI Federico di Sebastiano, 53 (res. a Ravenna; 1892) GNR Candiana
LOMBARDI Samuele, 22 (res. Cireggio d'Omegna-Novara)
LORENZONI Giulio
LUNARDI Giacomo, 32 (res. Piove di Sacco) Brigata Nera rastrellato nella zona di Codevigo
MANEO Angelo, 27 (res. Piove di Sacco)
MANFRIN Primo, 30 (res. Codevigo, sarto). Presidio in Codevigo (Brigata Nera)
MANOLI Gerardo, 55 (res. Codevigo, agricoltore) Presidio in Codevigo (GNR)
MARCHETTI Giuseppe
MARESCOTTI Agostino, 42 (res. Alfonsine di Ravenna)
MARONCELLI Marino, 46 (res. a Ravenna; operaio)
MARTINI Antonio
MASETTI Loris Pasqualino, 29 (res. a Mesola-Ferrara) Tenente GNR Candiana
MAZZETTI Agostino, 42 (res. a Ravenna) Ufficiale GNR Candiana. Già aderente Fascio di Combattimento.
MERENDI?
MERENDI Francesco, 45 (res. a Ravenna)
MERENDI Giovanni, 40 (res. a Ravenna)
MILANDRI Sergio, 28 (res. a Ravenna)
MINORELLO Gino di Antonio, 23 (res. a Codevigo, organista) Presidio in Codevigo (Brigata Nera)
MONTANARI Piera (n. a S.Alberto di Ravenna) Ausiliaria GNR
ORSINI Nello, 43 (res. a Ravenna). Maresciallo GNR Pescantina. Già aderente Fascio di Combattimento.
PARLANTI? GNR Bussolengo. Già aderente?
PASI Cesare
PASI Francesco, 45 (res. a Ravenna). Già aderente Fascio di Combattimento.
PICELLO Giuseppe -
POLATO Torcisio (o Tarcisio), 31 (res. Piove di Sacco; agricoltore)
POZZI Amleto fu Giulio, 35 (res. a Ravenna, impiegato; 1910). GNR Candiana
PRETOLANI Antonio, 38 (res. a Ravenna)
RANZATO Giuseppe (res. Pontelongo PD)
RICEPUTI?
RIGHI Crescentino, 36 (res. res. Urbania-PS) GNR (Candiana?)
ROSSI Augusto di Giuseppe, 45 (res. Ravenna, facchino) GNR Candiana. Già aderente Fascio di Combattimento.
RICCI Antonio, 35 (res. a Ravenna, tipografo) già aderente?
SAVIOTTI Amedeo, 31 (res. a Ravenna, muratore)
SCARABELLO Anacleto
SCARABELLO Ernesto
SPAZZOLI Ferdinando, 43 (res. a Ravenna)
TAMPELLINI Alfredo, 52 (res. a Ravenna, bracciante) GNR Bussolengo, già aderente Fascio di Combattimento.
TARTAUL Danilo
TEDALDI Primo
TEDIOLI Saturno, 42 (res. a Brisighella *RA) Già aderente Fascio di Combattimento.
TONI Attilio, 42 (res. a Ravenna, fratello di Emilio, bracciante) GNR Bussolengo
TONI Emilio, 53 (res. a Ravenna, bracciante) GNR Bussolengo
TURA?
TURCI?
VALENTI Aldo, 23 (res. a Ravenna, operaio)
VALENTI Sesto (res. a Ravenna)
VALZANIA?
VESTRI Valeriano, 31(res. a Ravenna, bracciante)
VILLA Alfredo, 30 (res. a Ravenna)
VILLA Nazario, 20 (res. a Ravenna)
VILLA Vincenzo, 22 (res. a Ravenna)
VIRGILI Carlo Emilio di Cosimo e fratello di Giulio, 36 (res. a Ravenna, insegnante; 1905) Capitano GNR Pescantina (ex-funzionario della Prov. di Ravenna) già aderente Fascio di Combattimento
ZAMPIGHI Luigi di Attilio, 46 (nato a Filetto, res. a Ravenna, 1899) GNR Candiana
ZARA Claudio, 27 (res. a Ravenna, 1918) GNR Candiana


Le sevizie

Di ciò che avvenne a Codevigo tra la fine di aprile e il 13 maggio 1945 vi è conferma nel diario del parroco del paese, don Umberto Zavattiero.Previo giudizio sommario fu uccisa la maestra Corinna Doardo. Poi furono uccisi con la stessa procedura dai partigiani inquadrati nella divisione “Cremona” altri quattro di Codevigo, tre della brigata nera e uno della milizia: Gino Minorello, Primo Manfrin, Fiore Broccadello, Gerardo Manoli. Nei giorni susseguenti furono uccisi Silvio Contri, Ludovico Bubola, Angelo Maneo, Farinacci Fontana, Giovanni Cappellato e Antonietta Cappellato (questa perché dicevano avesse fatto la spia a prigionieri inglesi). Nella prima quindicina di maggio vi fu nelle ore notturne una strage di fascisti importati da fuori, particolarmente da Ravenna. Vi furono circa 130 morti. Venivano seppelliti dagli stessi partigiani di qua e di là per i campi, come le zucche. Altri cadaveri provenienti da altri paesi furono visti passare per il fiume e andare al mare. Furono uccisi diversi anche a Castelcaro e vennero seppelliti a Brenta d’Abbà. Meritano un elogio gli uomini che con tanto sacrificio si prestarono per dissotterrare i morti e portarli al cimitero per ivi tumularli».
È rimasto confermato che molte vittime furono inchiodate vive su delle tavole di legno, e dei chiodi vennero anche ritrovati fra le membra dilaniate.
L'orrenda morte di Mario Bubola
Mario Bubola, figlio del podestà fascista del paese, fu prelevato a casa e portato nella casa di proprietà di Santina Capuzzo detta “la Campanara” . Fu torturato, si tentò di tagliarli il collo con del filo spinato, gli fu tagliata la lingua, infilatagli poi nel taschino della giacca, gli furono tagliati i testicoli che gli furono messi in bocca. Fu poi sepolto in un campo di Erba Medica.

La morte di Corinna Doardo maestra elementare
Anche Corinna Doardo viene raggiunta in quei giorni di fine aprile dalla “giustizia partigiana”. Originaria di Tognana di Piove di Sacco, la donna insegnava alle elementari di Codevigo. Energica e coraggiosa, la Doardo era fascista né più né meno di tante donne del suo tempo. E, quasi certamente, il suo destino maturò all'ombra di una vendetta personale più che venir dettato da risentimenti di natura politica.

Nei giorni precedenti il suo assassinio, il vicecomandante la “Brigata Nera”, Silvio Fontana, aveva arrestato nelle vicinanze di Codevigo un delinquente comune che da tempo molestava la popolazione con frequenti rapine e tentativi di estorsione. Mentre lo stesso comandante accompagnava l'uomo nella sede della brigata per interrogarlo, i due s'erano casualmente imbattuti nella Doardo che, riconosciuto il fermato, aveva esclamato rivolta al Fontana: «Meno male che una volta tanto fate qualcosa di buono». Una volta interrogato il bandito, il Fontana, com'era solito fare in ossequio alle sue doti di generosità, lo aveva rilasciato, limitandosi a dirgli di non farsi più vedere nei paraggi.

Tanta magnanimità verrà mal ripagata: al comandante della “Brigata Nera”, i resistenti uccideranno negli ultimi giorni d'aprile il figlio diciottenne Farinacci dopo che questi era appena stato interrogato dagli inglesi e rilasciato. E anche la frase uscita dalla bocca della maestra in quell'occasione concorrerà in maniera determinante a segnare il destino della donna. Attivo partigiano nei giorni della “caccia al fascista”, il bandito sarà infatti tra coloro che andranno a prelevare il 30 aprile Corinna Doardo, che abitava in una casa vicina al municipio
L’hanno fucilata per strada. Poi l’hanno spogliata e hanno mollato il cadavere nudo in mezzo al cimitero. Sono andati a chiamare il parroco perché le desse la benedizione. Ma don Umberto disse che l’avrebbe benedetta solo se l’avessero vestita e composto la salma». Le sevizie cui la donna venne sottoposta prima di venire uccisa saranno confermate dallo stato in cui venne ritrovato il corpo. Il medico del paese, dottor Vidale, riferirà che solo un orecchio del viso della poveretta era rimasto integro. Della maestra elementare, Corinna Doardo, 39 anni, vedova di un sarto, che aveva insegnato a leggere e a scrivere a uno stuolo di bambini, ha scritto Giampaolo Pansa ne Il sangue dei vinti: «Andarono a prenderla a casa, la portarono dentro il municipio e la raparono a zero. La punizione sembrava finita lì e invece il peggio doveva ancora venire. Le misero dei fiori in mano e una coroncina di fiori sulla testa ormai pelata e la costrinsero a camminare per la via centrale di Codevigo, fra un mare di gente che la scherniva e la insultava. Alla fine di questo tormento, la spinsero in un viottolo fra i campi. E la uccisero, qualcuno dice con una raffica di mitra, altri pestandola a morte sulla testa con i calci dei fucili».


Le vicende giudiziarie
La Magistratura di Padova trattò la vicenda in numerosi procedimenti dal 1945 al 1950 e poi dal 1961-62 sulla base d'indagini condotte fin dall'inizio dalla polizia Alleata e dai Carabinieri. Furono giudicati anche quattro partigiani della 28ª Brigata Garibaldi, tutti e quattro furono assolti.
I Comandi della 28ª e del "Cremona" non furono mai soggetti a procedimenti penali poiché i fatti si svolsero al di fuori e contro gli ordini da loro emanati e a loro insaputa
 
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Odette
view post Posted on 29/1/2014, 09:18




La rabbia di un ventennio di soprusi, di torture e vendette "nere" non poteva che essere madre di tali stragi efferate.
Fai bene a ricordare come un popolo di pecore gregario, sotto pressione, diventa feroce come i lupi e più dei lupi
 
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view post Posted on 29/1/2014, 11:17
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Di queste 'storie', interessantissime, conosco molto poco, come del resto molti nostri concittadini, considerato che già nel mese di ottobre del 43'il nazifascismo era solo un ricordo per i napoletani e la fratricida guerra partigiana non l'abbiamo vissuta nelle nostre terre.

Tuttavia, queste storie, mi aiutano a comprendere meglio il significato delle parole di mio padre : #entry526994759
 
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Odette
view post Posted on 29/1/2014, 11:35




Caro Arecata, tuo padre ha trovato di fronte una persona intelligente che è andata oltre la storia e poi, sicuramente non c'era nessun dossier segreto su eventuali turpitudini fasciste degenerative del concetto di fascismo ^_^ :D .
Anche mio nonno aveva la tessera fascista ma era una persona perbene
 
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3 replies since 29/1/2014, 09:11   1490 views
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