Le stronzate di Pulcinella

60 anni di Repubblica:tutte le risse in Parlamento

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view post Posted on 1/2/2014, 09:55
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Pulcinella291 Forum

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Chi pensa che la rissa scatenata dai grillini in Parlamento sia un fatto nuovo, si sbaglia di grosso.
Parolacce ed insulti, calci e spintoni, bagarre tra i banchi della politica in 60 anni di repubblica ce ne sono stati molti . Una lunga serie di episodi dello stesso genere hanno contraddistinto la vita politica del nostro parlamento. Nel nostro paese, insomma, c'è una ricca bibliografia. Da anni il vento della bagarre soffia sullo Stivale: i nostri rappresentanti vantano un record di parapiglia senza eguali.
Cominciamo nel 1949 quando fu votata l'adesione alla Nato, presiedeva la Camera Giovanni Gronchi, futuro inquilino del Quirinale.
era Venerdì 18 marzo. Da tre giorni, ininterrottamente, si discute, a Montecitorio, il testo del trattato di adesione dell’Italia al Patto Atlantico. Sono tutti sfiniti. Per due giorni e due notti i rappresentanti al Parlamento di 46 milioni di italiani si sono nutriti di panini e bibite.


Ad un tratto I comunisti si gettarono in massa nell’emiciclo, mentre i democristiani tentavano di arginare l’attacco. Semeraro, nella furibonda rissa, trova i compagni al suo fianco, mentre Giancarlo Pajetta inveisce, ormai afono, contro il centro. Ad un tratto, l’altro Pajetta, Giuliano, con un salto acrobatico piomba disteso sulla massa. Pugni gli piovono addosso. Rimettendosi in piedi, Giuliano Pajetta attacca a sua volta. Ma non basta. Da sinistra, uno dei cassetti degli scanni lanciato da un comunista va a cadere sulla massa umana che si aggroviglia sempre.
più fra urla e grida altissime, invano trattenuta dagli atletici commessi e questori, travolti essi stessi dalla spinta che incalza da tutte le parti.

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1 aprile 1952 - Il deputato Dc Albino Stella, coltivatore diretto, si getta contro il monarchico popolare Ettore Viola, agricoltore, colpendolo con un pugno.


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29 marzo 1953 - La "legge truffa" viene approvata dal Senato ma in aula succede di tutto. In una rissa senza precedenti volano cassetti e banchi, il ministro Randolfo Pacciardi rimane ferito e l'opposizione abbandona compatta l'aula.


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4 dicembre 1981 - Durante la discussione sullo scioglimento delle associazioni segrete (P2) il radicale Tessari attacca un questore del Pci e scoppia una rissa tra parlamentari dei due gruppi. Vola qualche calcio e i commessi intervengono per separare i contendenti. Il radicale Cicciomessere spicca un salto sul banco del governo ma cade a terra e i commessi riescono a respingere alcuni deputati del Pci, che volevano aggredirlo.



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20 novembre 1991 - Mentre la Camera discute i provvedimenti di attuazione del pacchetto per l' Alto Adige, il missino Giuseppe Tatarella si alza e si avvicina all'esponente della Svp Johann Benedikter, che sta parlando, strappandogli di mano i fogli del suo intervento e gettandoli in aria.



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16 marzo 1993 - Durante il dibattito sulla questione morale, il leghista Luca Leoni Orsenigo espone in aula un cappio da forca, agitandolo verso i banchi del governo. Alcuni deputati cercano di raggiungere i banchi della Lega Nord e solo un fitto cordone di commessi impedisce il contatto fisico.



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19 maggio 1993 - Durante la discussione della riforma Rai, il deputato missino Teodoro Buontempo cerca di parlare in aula con un megafono e, all'ordine di consegnarlo, scappa per le scale dell'emiciclo rincorso dai commessi. Il vicepresidente lo richiama e poi lo espelle insieme al collega di partito Marenco che ha urlato "ladri-ladri" e altro.



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21 settembre 1994 - Il progressista Mauro Paissan, relatore del decreto "salva-Rai", è interrotto da un boato di proteste provenienti soprattutto dai banchi di Alleanza Nazionale. Un gruppo di deputati di An travolge il muro di commessi piazzati nell'emiciclo e ad avere la peggio è Francesco Voccoli, Prc, messo ko da un pugno mentre faceva scudo a Paissan. Anche un commesso deve ricorrere alle cure dell'infermeria.



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2 agosto 1996 - Scambi di insulti e strattoni tra deputati di Polo e Lega nella discussione sul finanziamento dei partiti. Il leghista Cavaliere salta un banco e cerca di raggiungere il deputato Giovine e altri esponenti di Forza Italia. Rotti gli occhiali a Vittorio Sgarbi.



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17 novembre 1997 - Rissa alla Camera con fascicoli bruciati, portaceneri rotti, insulti, urla e scontro fisico evitato per pochissimo. Gli incidenti avvengono in Transatlantico tra Enrico Cavaliere, Mario Borghezio e Luciano Dussin della Lega da un lato e Famiano Crucianelli (Comunisti Unitari), Ugo Boghetta e Ramon Mantovani di Prc dall'altro.

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29 aprile 1998 - Uno scontro verbale su Juventus-Inter tra il deputato di An Gramazio e l'ex calciatore e deputato Ds Massimo Mauro si trasforma in scontro fisico. Gramazio scatta verso i banchi della maggioranza, Mauro cerca di allontanare con un calcio l'avversario, che intanto lo strattona e cerca di colpirlo. Gran lavoro dei commessi per sedare la rissa.


9 luglio 2003 - Durante la seduta della Camera, alcuni leghisti mostrano t-shirt con la scritta "io non sto con Abele" e "Caino sconti la pena". Il presidente Casini richiama due volte il capogruppo Alessandro Cè, Dario Galli, Luciano Dussin, Andrea Gibelli, Sergio Rossi e Luciano Polledri e poi li espelle. Un esponente del Carroccio si strattona da solo fingendo una sorta di colluttazione con uno dei commessi: "Sì, sto facendo anch'io resistenza. Da qui non mi sposto...".


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31 luglio 2004 - Dopo un alterco per alcune battute su Tangentopoli e "nani e ballerine" con alcuni socialisti dei due schieramenti, Davide Caparini (Lega) tenta di sfondare il cordone dei commessi e di avvicinarsi a Roberto Giachetti (Margherita). Per Caparini scatta l'espulsione. Renzo Lusetti (Margherita) finisce in infermeria.



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14 giugno 2007 - I deputati leghisti si siedono nei banchi del governo sventolando il titolo della Padania: "Governo fuori dalle balle". Seduta sospesa, poi l'occupazione, per circa un'ora, con i leghisti che urlano slogan e insulti alla maggioranza e quindi la rissa con i deputati del centrosinistra. L'ufficio di presidenza sospende 14 deputati della Lega per dieci sedute. Un record per Montecitorio.Venti minuti di anarchia pura, l'aula in balia di se stessa, il governo cacciato dai suoi banchi, quindici deputati leghisti in piedi su quegli stessi banchi. Insulti, spinte, seggiole alzate in aria. "Volevamo solo fare un po' del nostro solito cinema" dirà un'ora dopo Federico Bricolo. Era cinema anche qualche anno fa quando qualche padano fabbricò un finto carrarmato e attaccò il campanile di San Marco a Venezia. Peccato che non sia previsto in alcun modo fare "del cinema" a Montecitorio, nell'aula della Camera.
La maggioranza resta attonita. Qualcuno grida di smetterla, qualcun altro si avvicina, urla, spinte, lancio di giornali. Tra i leghisti spicca, per determinazione, Carolina Lussanna con tubino stile chanel di lino bianco e sandalino in tinta. Non sono da meno i colleghi Federico Bricolo e Matteo Brigandì, abito blu e camicia azzurra. La situazione scappa di mano. Accade tutto in pochi minuti. Giorgia Meloni, vicepresidente della Camera, An, 28 anni, ha il turno di presidenza dell'aula. Sospende la seduta - nella confusione la sua voce si perde in un filo leggero - scampanella e lascia l'aula.


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26 ottobre 2011 - La seduta è stata sospesa dal Presidente di turno, On.Bindi, a seguito di scontri “fisici” tra parlamentari leghisti e parlamentari di Futuro e liberà, il tutto di fronte alle scolaresche in visita a Montecitorio che dalle balconate hanno assistito incredule all’accaduto




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.15 Dicembre 2011 - Seduta sospesa alla Camera per le proteste della Lega che hanno esposto alcuni cartelli contro la manovra. Il presidente della Camera Gianfranco Fini ha espulso Gianluca Bonanno e Fabio Rainieri, che li hanno alzati davanti al banco del Governo
 
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