Le stronzate di Pulcinella

attori non protagonisti e semplici comparse della II guerra mondiale

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Pulcinella291
view post Posted on 9/4/2014, 09:36 by: Pulcinella291
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STATI UNITI

John Basilone un italo americano l'unico Marine che ricevette sia la Medal of Honor sia la Navy Cross


Fra i combattenti della feroce battaglia di Guadalcanal contro i Giapponesi c'era anche John Basilone un figlio della nostra terra.
John era nato a Buffalo, nel New Jersey, il 4 novembre 1916. Il padre Salvatore era emigrato con i suoi genitori da Colle Sannita, suo paese natìo, appena diciassettenne in cerca di fortuna. La madre, Dora Bencivenga, proveniva da una famiglia italoamericana originaria di Napoli e diede alla luce dieci figli, fra cui, appunto, John.
A 17 anni John si arruolò nel corpo dei Marines e partì per un periodo di 3 anni alla volta delle
Filippine. Qui si distinse come ottimo boxeur, diventando campione della categoria ultraleggera, ed
i suoi commilitoni gli affibbiarono il soprannome di “Manila” John.
Tornato a casa si dedicò a diversi lavori ma fu richiamato alle armi dopo l’attacco giapponese a Pearl Harbour del 7 dicembre 1940. Divenuto sergente, è nel 1942 a Guadalcanal, che John“Manila” Basilone entra nella storia e nelle leggenda.
La notte tra il 24 e il 25 ottobre 1942 la sua unità fu sotto attacco da parte di un reggimento giapponese di circa 3000 soldati. I giapponesi iniziarono un attacco frontale con mitragliatrici, granate e mortai contro l'artiglieria americana. Basilone comandò due sezioni di mitragliatrici che combatterono per 48 ore, fino a che solo lui e altri due uomini furono in grado di continuare a combattere. Basilone spostò una mitragliatrice in un'altra posizione al fine di mantenere un "fuoco continuo" contro i giapponesi che avanzavano. Riparò e equipaggiò anche un'altra mitragliatrice, mantenendo così la linea difensiva fino all'arrivo dei rinforzi. Con la battaglia che continuava, le loro munizioni divennero criticamente basse, e le linee di approvvigionamento erano tagliate. Basilone, allora, passò tra le linee nemiche e tornò con le munizioni per i suoi mitraglieri. Alla fine della battaglia, il reggimento giapponese era stato praticamente sconfitto. Per le sue azioni durante questa battaglia, John Basilone, ha ottenuto la più alta onorificenza militare degli Stati Uniti per il coraggio, la Medal of Honor.
Dopo che la sua richiesta di tornare a combattere fu approvata (perché dopo la Guadalcanal fu rimandato negli Stati Uniti per vendere buoni di guerra), fu assegnato al 1º battaglione, 27º reggimento Marine, 5ª divisione Marine durante l'invasione di Iwo Jima. Il 19 febbraio 1945 era in servizio come capo sezione mitragliatrici in azione contro le forze nemiche giapponesi .
Durante la battaglia i giapponesi concentrarono tutto il loro fuoco contro gli americani in arrivo, mentre loro erano attestati all'interno di postazioni fortificate sparse per tutta l'isola. Con la sua unità bloccata, Basilone ha agito in modo da aggirare il fianco delle postazioni giapponesi finché non fosse proprio sopra il fortino, per poi distruggerlo con granate. Poi si è fatto strada fino al campo di aviazione nº 1 per liberare un carro armato americano che era intrappolato in un campo minato sotto fuoco intenso di mortai giapponesi e sotto pesante artiglieria. Ha guidato il mezzo sul terreno mettendo a rischio la propria sicurezza, nonostante il pesante fuoco a cui era sottoposto. Mentre si muoveva sul bordo del campo di aviazione morì a causa dell'esplosione di una granata da mortaio giapponese. Le sue azioni hanno permesso ai Marines di penetrare nelle difese giapponesi e di scendere alla spiaggia di atterraggio durante le fasi iniziali dell'invasione. Per il valore delle azioni compiute durante l'invasione di Iwo Jima a John Basilone è stata data la seconda più alta onorificenza del Corpo dei Marines per il coraggio: la Navy Cross. Il suo corpo fu sepolto nel cimitero nazionale di Arlington in Virginia .Tra le tante onorificenze, gli furono dedicate strade e basi militari.

Varian FryVarian Mackey Fry (New York, 15 ottobre 1907 – Redding, 13 settembre 1967) è stato un giornalista e intellettuale statunitense.




Durante la seconda guerra mondiale, in Francia, a Vichy, salvò più di 2000 persone fra professori, letterati, ed artisti, dalla deportazione nazista, organizzandone la fuga verso gli Stati Uniti tramite Spagna e Portogallo. Nel 1940 agevolò l'espatrio anche di André Breton e Jacqueline Lamba Breton.
Nel 1941 venne espulso dalla Francia con l'accusa di collaborazionismo e difesa di criminali dediti all'anti-nazismo e tornò negli Stati Uniti.
Nonostante la pubblicazione di un libro e di vari articoli di accusa sull'olocausto, la sua vicenda e la sua biografia hanno acquisito notorietà soltanto dopo la sua morte.
È stato insignito della legion d'onore francese. Nel 1995 è stato il primo cittadino americano inserito nella lista dei giusti tra le nazioni. Nel 1998 ha avuto la cittadinanza ad onore dello stato di Israele.

William Friedman


William Frederick Friedman (24 settembre 1891 – 12 novembre 1969) è stato un crittografo statunitense. Fu crittologo dell'esercito americano. Negli anni trenta ha diretto la divisione ricerca del SIS (Army's Signals Intelligence Service) (SIS). Nel settembre del 1940 il lavoro della divisione portò alla decifrazione del codice giapponese denominato PURPLE, usato dal Ministero degli Esteri giapponese per interloquire con le ambasciate giapponesi nel mondo, consentendo così alle autorità americane l'accesso ai messaggi segreti trasmessi o ricevuti dai diplomatici giapponesi durante la seconda guerra mondiale. Un attore non protagonista che la storia ha dimenticato.

Quelli di Pearl Harbur

L'attacco di Pearl Harbor (nome in codice "operazione Z",[7] ma conosciuto anche come "operazione Hawaii" o "operazione AI")[8] fu un'operazione che ebbe luogo il 7 dicembre 1941 nella quale forze aeronavali giapponesi attaccarono la flotta e le installazioni militari statunitensi stanziate nella base navale di Pearl Harbor, nelle isole Hawaii. L'operazione fu attuata in assenza della dichiarazione di guerra da parte giapponese, che fu formalizzata soltanto ad attacco iniziato, e provocò l'ingresso nella seconda guerra mondiale degli Stati Uniti .
I risultati dell'attacco diventarono, dunque, materia prima per i sussidiari scolastici: tre navi distrutte, sei affondate, sette gravemente danneggiate, due parzialmente danneggiate, quattro lievemente danneggiate, 188 aerei distrutti e 159 danneggiati, 2.403 morti. Al confronto le perdite giapponesi – 64 uomini e qualche aereo – furono un'inezia.
Qualcuno parla ancora oggi di una disfatta programmata e di una notevole opera di disinformazione e che gli Usa conoscevano bene le intenzioni giapponesi , un fatto è certo ci furono 2.403 martiri.
Tra questi I tenenti statunitensi George Whiteman, Samuel Bishop e Hans Christiansen tentarono finalmente di decollare ma vennero subito attaccati dai caccia nipponici. Bishop e Whiteman furono abbattuti, mentre iniziavano a salire in quota

Whiteman rimase ucciso mentre Bishop cadde nell'oceano con il suo velivolo e venne recuperato seriamente ferito; Christiansen invece non riuscì neppure a decollare e venne ucciso dal fuoco degli aerei giapponesi mentre cercava di salire a bordo del suo P-40.
Un ricordo particolare vanno anche al capitano [color=red]Colin Kelly
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che perse la vita il 10 Dicembre 1941 durante una missione di bombardamento vicino all’Isola di Luzon.
Un eroe che sacrificò la propria vita per salvare il suo equipaggio ,il suo aereo fuil primo americano B-17 per essere abbattuto in combattimento.

continua
 
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23 replies since 19/3/2014, 09:24   8074 views
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