| La seconda guerra mondiale è terminata e con l'avvento dei vincitori alleati che, negli ultimi mesi della 'nostra' guerra, da acerrimi nemici, in base ad un comunicato radiofonico, tra l'altro imposto, erano divenuti anche i nostri alleati, ai quali ci accomunammo nel combattere quelli che, fino al giorno prima, combattevano al nostro fianco, ma questo è tipico dell'Italia e degli italiani : salire a festeggiare sul carro del vincitore, dicevo che con il loro avvento, i nostri costumi, le nostre usanze vennero stravolte radicalmente.
Per la prima volta il voto divenne a suffragio universale, per cui ne ebbero diritto tutti i cittadini, di ogni sesso, condizione sociale, anche se analfabeti, purchè senza condanne penali. La guerra ci aveva procurato sofferenze e privazioni, ai lutti si era aggiunta la sscarsità delle materie prime, sopratutto alimentari, condizionate da razionamento mediante tessere annonarie, per cui, in numero considerevolissimo, si era ricorso alla 'borsa nera'. Lo ha spiegato benissimo Pulcinella in altro thread, qui posso aggiungere, in breve, che alcune persone andavano nelle campagne, nei piccoli paesi decentrati per rifornirsi di generi di prima necessità che poi rivendevano ai cittadini a prezzi notevolmente maggiorati, assai diversi e superiori a quelli imposti dal regime. Con l'avvento dei vincitori, tale mercato non solo non terminò, anzi ebbe un nuovo maggior impulso, alimentato da cose che non ci si sognava di poter comprare e che adesso erano divenute disponibili quali sigarette, cioccolato, caffè, calze di nylon ed anche il primo antibiorico : la pennicillina.
Fondamentalmente furono gli statunitensi, con la loro opulenza, contrapposta alla nostra miseria a determinare l'aspirazione a cose che non si erano mai neppure immaginate. Nella nostra città, la prima che accolse da trionfatori i vincitori, che avrebbero dovuto combattere altri due anni per sconfiggere i tedeschi, gli scugnizzi, per ragranellare qualche soldo, facevano i lustrascarpe, oppure, se un pò più grandicelli, si offrivano come guide a bar-tabarin, a prostitute, per poi, magari, da ubriachi, derubarli degli abiti, scarpe etc. Era uno dei modi di 'arrangiarsi'. Le ragazze, spesso cedevano alle avances di questi giovanotti americani, magari con la speranza che le portassero, in moglie in America che per loro era l'Eldorado, nei loro sogni. Quelle poche e rare che raggiunsero questa loro aspirazione, nella maggioranza dei casi, restò profondamente delusa e molti film ce ne hanno raccontato le storie. Molte altre, meno sognatrici, si concessero, anche per fame e la canzone "Tammorriata nera" ne esprime l'essenza.
Accadendo ciò sotto gliocchi di tutti, di certo trovarano molti emuli ed imitatori di ambo i sessi ed il principio del capo famiglia, padrone assoluto, cominciò a vacillare, specialmente nelle città, molto meno nei paesi dove lo scempio non era visibile, ma ormai i valori morali erano cambiati inesorabilmente.
Dopo che gli 'alleati' ridussero al minimo la loro presenza (non hanno MAI abbandonato la nostra città, il nostro paese ed ancora oggi sono ben presenti sul territori) e resa più discreta, riprese la nostra vita, alla ricerca di un'occupazione che consentisse di vivere dignitosamente. Alle adunate fasciste del sabato, si contrapposero i pomeriggi danzanti e sorsero improvvisati dancing con orchestrine che richiamavano i giovani ed i meno giovani. Nei giorni di festa, chi poteva, andava in gita a mangiare nelle trattorie paesane, ma in molti si portavano il vino da casa, per risparmiare, cosi i trattori esponevano il cartello che vietava, nominalmente, tale abitudine.
Nel tempo libero, oltre i dancing, c'erano le passeggiate ed il cinema. Grande successo di pubblico avevano i film americani, sopratutto i musicali e le commedie, ma è proprio in quegli anni che la nostra cinematografia espresse il meglio di se con il neorealismo, a proposito del quale desidero ricordare un film, documento dell'epoca "Roma ore 11" di Giuseppe deSantis. Questo film è basato su un fatto di cronaca realmente accaduto nella capitale, dove un rappresentante di commercio aveva fatto pubblicare un'inserzione posta alla ricerca di una segretaria dattilografa e si presentarono circa 200 ragazze, magari accompagnate, le quali, assiepate sulle scale del palazzo ove si trovava l'ufficio della loro aspirazione, ne causarono il crollo, a causa di un violento litigio sulla precedenza, e ci furono molte persone ferite ed anche una ragazza morta. Pur senza crolli o incidenti, questa situazione era assai comune dovunque. La ricerca del posto fisso o non fisso, di un lavoro, comunque, era la base dell'esistenza, un pò come oggi......
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