Le stronzate di Pulcinella

Michele Navarra, i contrasti con Liggio e l'assassinio.

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view post Posted on 24/4/2014, 08:55
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Pulcinella291 Forum

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Michele Navarra era il primo di otto figli di una famiglia appartenente al ceto medio; il padre Giuseppe, piccolo proprietario terriero e membro del Circolo dei nobili del paese, esercitava le professioni di geometra e maestro nella locale scuola agraria.
Nonostante avesse un carattere ribelle incline alla spavalderia, Navarra si applicò con profitto negli studi tanto che, terminate le scuole ordinarie, si iscrisse all'Università di Palermo, prima alla facoltà di ingegneria e poi a quella di medicina. Si laureò nel 1929 in medicina e chirurgia e successivamente si trasferì a Trieste per prestare servizio militare come medico ausiliario. Nel 1942 ottenne il congedo definitivo con il grado di capitano e tornò a Corleone per esercitare la sua professione.
Nel paese era intanto tornato Angelo Di Carlo, un suo cugino mafioso, emigrato negli Usa per sfuggire alla repressione del prefetto Cesare Mori, il quale scelse Navarra per guidare la locale cosca mafiosa, sostituendo don Calogero Lo Bue, considerato ormai "non adeguato ai nuovi tempi"; Di Carlo e Navarra riuscirono a precedere il mafioso corleonese Vincenzo Collura, detto "mister Vincent", il quale era rimpatriato dagli Stati Uniti per prendere le redini della cosca ma dovette rinunciare, venendo però nominato vicecapo di Navarra. Dopo aver ottenuto il comando della cosca di Corleone, Navarra fece assassinare Liborio Ansalone,

comandante dei vigili urbani locali che nel 1926 aveva collaborato con gli uomini del prefetto Cesare Mori per fare arrestare numerosi mafiosi a Corleone.
Nell'immediato dopoguerra Navarra era medico condotto di Corleone, medico fiduciario dell'INAM e caporeparto di medicina interna dell'ospedale di Corleone. Nel 1946, dopo l'omicidio del direttore dell'ospedale Carmelo Nicolosi per mano ignota, Navarra occupò anche quella carica, prima come reggente e poi, dal 1948, come titolare.
Navarra in quel tempo controllava anche il settore politico-economico tramite i voti: inizialmente li fece confluire al Movimento Indipendentista Siciliano, poi verso la Democrazia Cristiana, diventando capo-elettore dei deputati Calogero Volpe, Bernardo Mattarella e Salvatore Aldisio.

Tra i suoi scagnozzi c'era anche Luciano Leggio (Liggio), cuo campiere,gia' affiliato nella locale cosca mafiosa dallo zio paterno Leoluca Leggio, detto u ziu' Luca.

Il 10 marzo 1948 scomparve Placido Rizzotto, segretario della Camera del Lavoro di Corleone. Rizzotto venne attirato in trappola da Pasquale Criscione, suo compagno del sindacato, che faceva parte della cosca di Navarra. Rizzotto aveva umiliato in pubblico Luciano Liggio: durante una rissa scoppiata nella piazza centrale di Corleone tra sindacalisti e uomini di Navarra, il sindacalista aveva infatti osato sollevare Liggio e appenderlo all'inferriata della villa comunale.
La notte in cui avvenne il delitto Rizzotto, il pastorello Giuseppe Letizia, che aveva tredici anni, era nelle campagne del feudo Malvello di Corleone ad accudire il proprio gregge. Il giorno seguente fu trovato delirante dal padre, che lo condusse all'ospedale di Corleone diretto proprio da Michele Navarra. Lì, il ragazzo, in preda di una febbre alta, raccontò di un contadino che era stato assassinato nella notte. Curato con un'iniezione, morì ufficialmente per tossicosi, sebbene si ritenga che al ragazzo possa essere stato somministrato del veleno: il piccolo Giuseppe Letizia era stato "curato" dal dott. Ignazio Aira che poco dopo la morte del giovane partì senza alcun motivo per l'Australia.
Ben presto, pero', Lucianeddu Liggio, comincio' a pensare alla grande .
Aveva in mente di prendere parte alla costruzione della diga che avrebbe irrigato oltre centomila ettari di terra.
Era un grande progetto , ma Navarra era contrario alla costruzione della diga che avrebbe portato l'acqua oltre i monti, in quanto avrebbe perso il controllo dei pozzi.
Oltre questo ci fu un altro motivo di rottura con Liggio.
Angelo Vintaloro aveva comprato dei terreni dopo aver chiesto il permesso al capozona, Michele Navarra, come si usava a quei tempi. Nonostante avesse ricevuto la protezione di Navarra, una notte di maggio vennero fatte a pezzi le botti nella cantina di Vintaloro ad opera di Liggio e il vino andò perduto. Quando a giugno il grano maturò, nessun contadino volle mietere il raccolto; così una notte venne mietuto clandestinamente e caricato sui camion di Liggio.
L'autorità di Michele Navarra era stata messa definitivamente in discussione e il boss fu costretto a dare un segnale forte. Chiese ad alcuni picciotti fidati di aspettare Liggio nella tenuta di Vintaloro e di ucciderlo. Al primo rumore, il commando uscì e iniziò a sparare ma Liggio lievemente ferito riuscì a scappare.
Il piano di Navarra fallì. Fu così che Liggio decise di eliminare Michele Navarra.


Era il 2 agosto 1958, primo pomeriggio - in contrada Portella Imbraca, agro di Palazzo Adriano, sulla provinciale Prizzi-Corleone: Navarra , che sta tornando a Corleone da Lercara Friddi, viene massacrato, la sua 1100 nera viene ridotta ad un colabrodo. Insieme a lui fu ucciso anche un suo giovane collega, il dottor Giovanni Russo. A terra vengono trovati 124 bossoli, nel corpo di Navarra 92 proiettili. I 7 killer, arrivati con 2 auto, spararono con un fucile mitragliatore Thompson, un mitra Breva e tre pistole automatiche. Non doveva essere soltanto un omicidio, doveva servire a scatenare il terrore, doveva essere una manifestazione di grande potenza militare. Muore Navarra e si scatena la caccia ai navarriani. La guerra durera' fino al 1963. Ma non fu una guerra, fu uno sterminio; mai a Corleone si era vista tanta furia omicida...i navIn 4 anni furono ammazzate piu' di 100 persone .
I Navarriani furono inseguiti nelle strade, nelle case, nelle chiese...dovevano sparire dalla faccia della terra.
I boss siculoamericani di Cosa Nostra definiranno Corleone "Tombstone", pietra tombale.
Per l'omicidio di Navarra, Luciano Liggio fu condannato all'ergastolo.
 
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