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| Dagli schermi di casa un signore raffinato e una rossa decisa con il gomito appoggiato ti danno il buongiorno sorridendo e commentando con interviste e filmati ti raccontano a turno a che punto sta il mondo.
Una vecchia canzone di Giorgio Gaber rispecchia in pieno il modo di fare il giornalismo oggi, un giornalismo ipocrita che si sforza di evitare altri termini scrivendo ad esempio "diversamente abile" in luogo di "disabile," aggettivo quest’ultimo che costituiva già una versione edulcorata dell’altra, pure riveduta e corretta, di "handicappato", ma poi va rincorrendo la madre alla quale hanno ucciso una figlia per chiedere "cosa si prova in questi momenti" Vi prego di ascoltare questa canzone:
Edited by Pulcinella291 - 15/4/2014, 19:40
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