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| . Naturalmente il mio primo pensiero va al Saggio Maestro: colui che mi ispirò le prime meditazioni epitaffiali (neologismo) sulla splendida nera spiaggia di Cirella, di fronte alla misteriosa isola di Diamante, quella stessa sulla quale, come sapete, conobbi la Sirena, ed incassai quell'epica figura di merda che solo un aspirante vater poteva fare. Tempi passati.
Ma lo scritto resta, e le parole del Saggio Maestro sono fra quelle, prodromiche di quella grafomania che avrebbe colmato le rughe della mia vecchiaia, ammantandola di evanescenti tratti giovanili.
Ve ne fornirò a tratti, a stille, singhiozzando, così come Musa m'ispira e m'arricordo, attingendo da quell'inesauribile pozzo di stronzate che passa sotto il titolo collettivo de "Le mie nuove"
Se vi ci divertite... buon divertimento!
§ § § * § § § «Perché, o saggio Maestro, mi hai condotto su questa riva di piccole tonde pietre colorate, tutte uguali, tutte diverse, come le ore dell'uomo?»
«Perché tu possa scegliervi le più grigie, e le più nere».
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