Le stronzate di Pulcinella

Il Fantastico di Celentano tra polemiche e denunce

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view post Posted on 3/1/2015, 13:35
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Pulcinella291 Forum

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Era il 1987 quando per "Fantastico"uno dei piu' seguiti programmi della Rai fu chiamato a condurre Adriano Celentano.
Diciamo pure che gia' le precedenti edizioni avevano suscitato polemiche, scalpori e colpi di scena come quando Beppe Grillo che, ospite della puntata del 15 novembre 1986, fece un monologo satirico sul viaggio ufficiale dell'allora presidente del consiglio Bettino Craxi in Cina che di fatto prendeva di mira la poca onestà dei dirigenti del PSI con la famosa frase Ma se in Cina sono tutti socialisti, a chi rubano? tale monologo costò al comico l'esilio dalla RAI per molti anni, tanto che Grillo, forse presagendo le conseguenze del suo sketch, salutò il pubblico con la frase Bene, ci rivediamo a Fantastico 18 sempre con Pippo. Appena una settimana dopo lo sketch di Grillo, il Trio comico Lopez-Marchesini-Solenghi in uno sketch prende di mira l'Ayatollah Khomeini (interpretato da Solenghi, mentre la Marchesini e Lopez sono, rispettivamente, la madre dell'Ayatollah, la Sora Khomeines, ed il presidente degli Stati Uniti, Ronald Reagan), con uno sketch incentrato sull'allora scottante caso Irangate (la vendita di armi all'Iran da parte del governo USA tramite il colonnello dei marines Oliver North). Lo sketch era palesemente assurdo e scanzonato, con Khomeini e signora che si lamentavano presso Reagan della cattiva qualità delle armi ricevute, arrivando a sostenere che i missili una volta montati erano in tutto simili a caffettiere.
Tuttavia la reazione di Teheran allo spettacolo fu particolarmente veemente. Per ritorsione l'Iran Air sospende i voli con l'Italia, mentre il governo iraniano richiama l'ambasciatore a Roma e chiude l'Istituto italiano di cultura di Teheran. Nei giorni successivi intorno all'ambasciata italiana a Teheran si registrano disordini, e tre diplomatici sono espulsi. La partecipazione del Trio al programma viene sospesa per qualche tempo e, dopo due mesi di tensione, solo l'intervento della diplomazia italiana (retta da Giulio Andreotti) riesce a far rientrare l'incidente. La RAI si è impegnata, anche per il futuro, a non replicare in alcun modo lo sketch.

E veniamo al Fantastico del molleggiato che condusse una edizione che suscitò numerose polemiche e aspre critiche degli addetti ai lavori, con particolare riferimento alle lunghe pause di silenzio di Celentano durante i suoi monologhi, giudicate fuori luogo per un varietà televisivo. In questa edizione, il gioco legato alla Lotteria prevedeva l'intervento di due spettatori che manifestavano un loro desiderio al fine di poterlo realizzare in concreto. Votati nel ballottaggio settimanale, arrivarono via via alla serata finale, che decretò il sogno vincitore, che la stessa Rai si impegnò a realizzare economicamente.

Tra gli interventi che fecero scalpore, Celentano, alla vigilia di un referendum, invitò a scrivere sulla scheda La caccia e contro l'amore, dopo aver mostrato un filmato di Greenpeace che documentava l'uccisione di cuccioli di foca da parte dei cacciatori per il mercato delle pellicce
Celentano, dimentico del fatto che scrivere frasi sulla scheda avrebbe comportato l'annullamento del voto, fu processato. La frase fece scalpore anche per l'errore commesso da Celentano di non accentare la è. Questo errore fu uno dei suoi pretesti per definirsi re degli ignoranti.

In un'altra puntata il molleggiato invitò gli spettatori a spegnere il televisore per cinque minuti e la sua richiesta fu accolta da otto milioni di persone. Un ulteriore episodio si ebbe quando Celentano, come provocazione alle battaglie degli ascolti di quel periodo, chiese ai telespettatori di sintonizzarsi su Canale 5 (dove in quel momento stava andando in onda il film Anche gli angeli mangiano fagioli.
Il pubblico si diverti' e si indignò nel contempo per le sue insolite performance, invecchia d’un colpo l’intero genere di varietà televisivo e solleva un tale polverone da restare sulle prime pagine di tutti i quotidiani fino all’ultima puntata. Adriano fa di testa sua e fino a dieci minuti prima di andare in onda nessuno sa cosa dirà. Celentano si spazientisce e nella puntata del 17 ottobre comincia a sparare basso… la Tv è un cannone dal quale ciascuno spara i
propri proiettili e i bersagli siete sempre voi. Se volete cambiare canale fatelo pure, ma quali cazzate troverete che non siano migliori di quelle che sto dicendo?
Anche la politica sparo' a zero su Celentano o almeno una parte di essa.
La colpa non è la cosmica ignoranza di Celentano – dirà il liberale Paolo Battistuzzi riferendosi al mancato accento sulla ‘e’ – ma di chi gli ha affidato l’arma della diretta. Ancora più duro Walter Veltroni responsabile della cultura del PCI… il qualunquismo del predicatore elettronico Celentano è tanto rozzo quanto pericoloso, la responsabilità è del gruppo dirigente della prima rete RAI.
Celentano non se la caverà così a buon mercato. La RAI gli appioppiò 200 milioni di multa e la Magistratura spiccò un ordine di comparizione per violazione delle leggi elettorali e attentato contro i diritti politici dei cittadini… ormai Fantastico come varietà rilassante del sabato sera non esiste più – scriveva la Gazzetta – ormai la gente non si chiede più cosa vedrà il sabato sera ma soltanto cosa combinerà Celentano predicatore, comiziante e castigatore di costumi. Il bello è che il trucco funzionò perché l’Auditel salì alle stelle.






Edited by Pulcinella291 - 14/11/2019, 12:20
 
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