Le stronzate di Pulcinella

anoressia e bulimia parliamone un po'

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aummaaumma
view post Posted on 10/6/2014, 10:33




Ed eccomi di nuovo ad approfittare della sua gentilezza. Ho letto che l’anoressia è la malattia psichiatrica col più alto tasso di mortalità - colpisce circa l’1% delle ragazze mentre la bulimia è una patologia che può essere improvvisa quanto imprevista. E' vero? Possono essere causate da un disagio ambientale, famigliare o sociale?
Grazie .
 
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view post Posted on 10/6/2014, 21:26

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Nessun approfittare, sono qui a rispondere alle vostre domande; immeritatamente, ma per questo prendetevela con Pulcinella.
L'anoressia e la bulimia non sono due malattie separate, ma due manifestazioni dello stesso spettro di disturbi, quelli del comportamento alimentare. Se è vero che esistono persone che si ammalano di sola anoressia o sola bulimia è altrettanto vero che ci sono persone che conoscono nella loro vita tutte e due le fasi, che possono presentartsi più volte. Le stesse entità di cui stiamo parlando possono manifestarsi con modalità diverse: da semplici restringimenti alimentari, che non compromettono affatto la figura corporea ( prevalentemente femminile, ma non solo; i maschi sono in aumento, per ora viaggiano intorno al 5% ), fino a radicali diete che non solo modificano il corpo, privandolo di grasso ( completamente ) e muscoli (quasi ), mettendo i pazienti a rischio di morte. Ho visto persone alte 1,70 metri arrivare a pesare 28 chili!
Le cause sono molteplici e spesso concomitanti. Familiari senz'altro, tanto è vero che una buona psicoterapia non può prescindere da un approccio familiare. Anche l'ambiente sociale, con le sue richieste standardizzate e prepotenti di immagine agisce sulle persone predisposte. Basta guardarsi in giro per constatare che moltissimi giovani non sopportano nemmeno un filo di pancia oppure ricercano un corpo scolpito dal lavoro in palestra. Gli esempi potrebbero continuare, la massificazione del pensiero e delle mode oramai impera.
A volte si tratta di importanti disturbi di personalità che scatenano un comportamento alimentare alterato.
L'anoressia nella sua forma estrema e conclamata è una malattia grave, come detto, e va affrontata con la massima serietà, con un approccio sia psichiatrico-psicologico che medico- internistico. E' malattia da équipe, insomma, piuttosto che da singolo specialista. Nelle forme gravi il ricovero si impone, in ambiente psichiatrico o medico.
Spero di avere risposto, almeno in parte. fatemi sapere.
Nell'attesa affettuosi saluti a tutti,
Winilio.
 
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view post Posted on 18/6/2014, 07:47
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Winilio hai ragione in classe di mia figlia al liceo una ragazzina si e' ammalata dal primo anno che ha iniziato le superiori e non sono bastate cure e sostegno psicologico perché da questo tipo di malattie e ' veramente difficile uscire...tt la classe professori hanno cercato di aiutarla ...una volta e' venuta anche a casa mia invitata da mia figlia a pranzo e chissa' come ha accettato perché lei non e' mai andata da nessuno e ti diro' che lei ha detto che nn voleva farsi vedere da noi mentre mangiava
Allora ho preferito cambiare stanza e lasciarla in cucina sia io che mia figlia ...ma la ragazzina diceva che in cucina nn riusciva a stare e se ne e' andata in bagno con il suo piatto ...io come mamma devo dirti la verita' quel giorno mi son messa nei panni della ragazza per capire cosa la spingeva a tanta paura e in quelli di sua madre che chissa' che angoscia poverina deve patire per vedere una ragazzina di 16 anni cosi' e nn riuscire ad aiutarla!!!
 
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aummaaumma
view post Posted on 18/6/2014, 09:38




Grazie, come al solito prezioso . Grazie anche ad Aurora che ci ha informati sulla sua esperienza.
 
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view post Posted on 20/6/2014, 21:19

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la ragazza citata da aurora 663 sembra essere un caso piuttosto grave. Considerate questo paradosso dell'anoressia: i pazienti anoressici ritengono, inconsciamente, di curarsi attraverso le pratiche di digiuno anche molto spinte. Hanno un'immagine così deformata del loro corpo da sentirsi comunque grassi, gonfi, enormi. Non c' è, quindi, dieta abbastanza rigida che li possa soddisfare. E, come detto, si curano attraverso la rinuncia al cibo. Immaginate, così, come possano capire e accettare l'intervento dei familiari o dei medici! I medici e i familiari, dal punto di vista del paziente, cercano di procurare un danno irreparabile a loro! Ecco perché la prima cosa da fare,nel tentativo di avvicinare i pazienti anoressici, non è certo quello di imporgli una dieta ingrassante, ma quello di contrattare un regime dietetico che, quanto meno, non comprometta la loro vita. E su questo, e solo su questo, essere inflessibili.
Il 10% dei pazienti anoressici muore, vi sembra poco? A me no.
Saluti affettuosi,
Winilio.
 
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4 replies since 10/6/2014, 10:33   142 views
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