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| Dalla finestra guardo la natura mutare , il mutare dei colori .Vivo di questo oramai, anche se avevo immaginato la mia anzianita' in maniera diversa. La malattia e le altre vicissitudini hanno stravolto il percorso. Sono qui tra compagni riluttanti e attori di una vita malinconica ed improduttiva, in un luogo dove si raccolgono i destini, la chiamano "la casa dei saggi". Non ho la forza di un tempo, ma riesco ancora a pensare e a ricordare, anche se non sempre è bello ricordare. Starai bene qui, mi dissero, qui potrai riposarti per un po' e ci sono persone che si occuperanno di te. Per un po', dissero, e sono oramai passati 5 anni e continuiamo a dipendere da una pletora di persone indifferenti ed umorali che devono occuparsi di noi solo per lavoro ; noi che qui riposiamo restando in attesa del riposo definitivo. Intanto guardo dalla finestra la natura che cambia , una finestra sempre chiusa non solo per gli spifferi che potrebbero minare ancor di piu' la nostra salute, ma anche per evitare cattivi pensieri, non si sa mai , la tristezza, la collera, la malinconia potrebbero fare brutti scherzi. C'è anche un medico qui, un giovane dottore che vediamo due o tre volte a settimana, gentile ed affabile ma che chiede all'infermiere e non a noi del nostro stato di salute. Starai qui per un po', mi dissero, forse pensavano che la mia vita fosse oramai agli sgoccioli. Forse sarebbe stato meglio il silenzio che una bugia pietosa.
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