Le stronzate di Pulcinella

Sanremo 1967

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Il merovingio
view post Posted on 17/7/2014, 09:53 by: Il merovingio




Mi è capitato recentemente di riascoltare una mia vecchia registrazione di Tenco: Ciao amore ciao e fare più attenzione alle parole di questa canzone che vi allego. Uno spunto sociale molto profondo.

La solita strada, bianca come il sale
il grano da crescere, i campi da arare.
Guardare ogni giorno
se piove o c'e' il sole,
per saper se domani
si vive o si muore
e un bel giorno dire basta e andare via.
Ciao amore,
ciao amore, ciao amore ciao.
Ciao amore,
ciao amore, ciao amore ciao.
Andare via lontano
cercare un altro mondo
dire addio al cortile,
andarsene sognando.
E poi mille strade grigie come il fumo
in un mondo di luci sentirsi nessuno.
Saltare cent'anni in un giorno solo,
dai carri dei campi
agli aerei nel cielo.
E non capirci niente e aver voglia di tornare da te.
Ciao amore,
ciao amore, ciao amore ciao.
Ciao amore,
ciao amore, ciao amore ciao.
Non saper fare niente in un mondo che sa tutto
e non avere un soldo nemmeno per tornare.
Ciao amore,
ciao amore, ciao amore ciao.
Ciao amore,
ciao amore, ciao amore ciao.

Dopo il suo insuccesso si suicidò. Cantava in coppia con Dalidà che, ovviamente, ebbe molta evidenza da quella faccenda.
Lo ricordo bene quel festival, avevo 20 anni e seguivo quelle manifestazioni.
Se ne discusse per mesi di quella storia.
Ora io, con tutto il mio grande rispetto per Tenco e la sua composizione (molte belle ne fece) non mi sembra ragionevole suicidarsi perchè la giuria aveva premiato una canzone, a mio avviso, senza alcun contenuto, della Berti: Io tu e le rose...(molto più bella Io, mammeta e tu). Molti affermarono che i motivi erano altri e non la sua esclusione. Io confesso, ho capito davvero poco di quella storia proprio perchè mi pare una scelta, quella di Tenco, esagerata, inopportuna e persino assurda. Mi dite la vostra?
 
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