Le stronzate di Pulcinella

Scelta, - Domenica XVII del T.O.

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view post Posted on 28/7/2014, 07:53
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Scelta - Domenica XVII del T.O.



Tutta la Parola che la liturgia pone oggi alla nostra attenzione parla di scelta.
Scelta non fra bene e male, questa volta, ma più raffinata; fra cose buone e cose migliori, fra cose amabili, e l'essenziale.
Ed ovviamente la sollecitazione ovviamente è mirare ai traguardi più alti, ma non solo per la vita eterna, bensì fin da adesso, nelle cose quotidiane di quaggiù.

Solo Paolo, nella lettera ai romani, pone l'accento sulle scelte di Dio, sulle sue preferenze, che ad una lettura superficiale potrebbe sembrare una forma di clientelismo da accettare passivamente come una predestinazione, ed invece è solo l'onniscienza di Dio. Per il Signore tutti gli uomini valgono allo stesso modo, tutti sono ugualmente figli, e la gerarchia nelle "preferenze" di Dio è frutto esclusivo delle nostre libere scelte.

Il primo esempio, il più facile e discorsivo lo troviamo nella prima lettura, dal libro dei Re.
Il Signore Iddio, in prima persona, esplicitamente si rivolge a Salomone:
"Sei il re del mio popolo eletto; voglio farti un dono: cosa chiedi?".
E Salomone, il più saggio degli uomini, ragiona e decide: poiché devo fare il re, la cosa che più mi serve è farlo bene. E quindi chiede la sapienza nel governare. Piace la richiesta a Dio e viene esaudito.
Attenzione!... osserviamo che non banalmente (e ce lo sottolinea anche il testo biblico) chiede salute, ricchezza, lunga vita o gloria militare… ma non chiede nemmeno speciali favori celesti, non come faremmo in tanti una assicurazione per il Paradiso… ma di fare bene il suo compito adesso, nel suo ruolo attuale di uomo, chiede di poter fare al meglio il suo lavoro.
La gratificazione divina verrà come conseguenza e premio del superamento al meglio della prova della vita terrena.

Più raffinate e simboliche le tre similitudini sparate a raffica nel Vangelo di Matteo, ed a me piace pensare che siano così dirette, così scheletriche, affinché noi si sia costretti a meditarci su e chiederci: "cosa vogliono significare esattamente?... e perché tre?... non ne bastava una sola?..."
«Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo. Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra. Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi… » [Mt 13:44…]

Nelle prime due similitudini il messaggio esplicito di scelta è simile. Fra le cose buone rappresentate dai propri averi e la cosa superlativa (il tesoro, la perla straordinaria) l'uomo intelligente e saggio sceglie il meglio, anche se questo comporta la rinuncia (vendita) di tutto il resto, che pure è buono; e ci vengono alla mente quelle altre parole " E chiunque ha lasciato casa, fratelli, sorelle, padre, madre, moglie, figli o campi per amore del mio nome, ne riceverà il centuplo ed erediterà la vita eterna. "[Mt 19:29].
Ma le due similitudini dicono anche altro. Si parla di trovare nel proprio campo e di andare in cerca. Il Regno di Dio può rivelarsi in molti modi. Germogliare in sé stessi come vocazione o come illuminazione, oppure essere scoperto con una lunga e lenta marcia di avvicinamento, una conquista quasi, o una aspirazione dell'intelligenza.
L'importante, è non farsi scappare l'occasione. Ed in questo le due similitudini si ricongiungono.
Trovato il bene supremo, il contadino ed il mercante hanno lo stesso atteggiamento solerte e deciso: vanno, vendono e tornano per far proprio quell'ideale intravisto. A tanta pronta determinazione fanno eco quelle altre parole dell'Evangelista: «Nessuno che ha messo la mano all'aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio».[Lc 9:62]

Non rimane che l'ultima similitudine, che è anche una precisazione e chiude il cerchio.
La Parola stessa spiega che come per le reti tirate in secco, alla fine ci sarà la cernita fra i buoni ed i cattivi, quelli che avranno saputo far bene la propria scelta e quelli destinati al profondo rammarico dell'inferno.
Queste ultime parole mettono il sigillo alla scelta di Salomone. C'è un termine alla scelta, e questo è nella nostra vita, quando a fare la scelta tocca a noi, ed alla nostra libertà di uomini.


Lucio Musto 28 luglio 2014
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view post Posted on 28/7/2014, 11:11

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Grazie Lucio,ho fatto una bella lettura
 
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view post Posted on 28/7/2014, 14:16
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grazie prof!

io mi stupisco spesso, quando rileggendo pezzi della Bibbia che credo di conoscere a memoria trovo nuovi spunti di meditazioni, sfumature che prima mi erano sfuggite, nuovi interrogativi a cui cercare risposta...

Ultimamente ho fatto una spesa, ben25 € per comprare un libro interessante che credo abbiano solo i preti... quelli volenterosi.
E' la "lectio divina" carmelitana per il Vangelo feriale del tempo ordinario. E giorno per giorno ti offre qualche spunto di interesse sul vangelo del giorno in modo breve, veloce, semplice e concreto. Una paginetta ed a volte meno... che mi spiegano un sacco di cusarelle che non avevo capito!
 
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view post Posted on 29/7/2014, 06:09

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Grande Lucio,che ti appassioni ancora alla ricerca,al meditare,al riflettere,non è da tutti.
 
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view post Posted on 29/7/2014, 07:22
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grazie a te Lucio e Sefora quando ci sono letture cosi ben spiegate che forse riesco a comprenderne il significato
 
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4 replies since 28/7/2014, 07:53   32 views
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