Le stronzate di Pulcinella

innovazione militare:il lanciafiamme

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 27/8/2014, 17:06
Avatar

Pulcinella291 Forum

Group:
AMMINISTRAZIONE
Posts:
42,119

Status:




Il lanciafiamme fu un'importante innovazione militare che fece la sua comparsa durante la Grande Guerra.
Si trattava di un'arma che sfruttava le recenti novità nel campo della chimica in quanto il suo principio attivo era il biossido di carbonio e lo zolfo. Queste due sostanze, compresse in una bombola, venivano poi rilasciate grazie all'alimentazione ad aria. Questo provocava una grande fiammata che, nei modelli tedeschi, poteva raggiungere i 35 metri di distanza. Fu perciò uno strumento molto utile quando, durante un assalto, venivano raggiunte le trincee nemiche: i lanciafiamme costringevano coloro che le occupavano ad uscire allo scoperto.

[CENTER]

[/CENTER]
Come molte altre invenzioni del genere, anche questa fu di origine tedesca (la Germania era il paese all'avanguardia per quanto riguardava l'industria chimica). Inventato nel 1901 dallo scienziato Richard Fiedler, il lanciafiamme venne adottato dall'esercito dieci anni più tardi con la creazione di appositi battaglioni. Fu utilizzato per la prima volta nel 1915 durante uno scontro con delle truppe inglesi che, terrorizzate, persero migliaia di uomini in soli due giorni. In seguito, anche gli altri eserciti distribuirono i lanciafiamme alle loro truppe.
Nonostante gli effetti devastanti e gli indubbi vantaggi che questo portava, il lanciafiamme non fu così determinante come altre novità (ad esempio i gas). Il suo utilizzo infatti presupponeva la partecipazione all'assalto che esponeva sempre qualsiasi soldato a grandissimi rischi. Inoltre, per farlo funzionare, era necessario rimanere in piedi e questo trasformava l'addetto al suo uso in un eccellente bersaglio per i difensori. Infine non era rara la possibilità che la bombola contenente il liquido infiammabile esplodesse, infliggendo agli attaccanti numerose perdite.
Anche gli italiani si dotarono di lanciafiamme. Ne crearono di due tipi: uno per la difesa, più grande e statico, che veniva lasciato nelle cavernette ed azionato all'occorrenza; l'altro invece, mobile e più leggero, sfruttò le innovazioni della tecnologia tedesca e venne distribuito agli Arditi, le truppe dell'esercito destinate all'attacco nell'ultimo anno di guerra. Venne anche utilizzato dagli statunitensi durante la Guerra del Pacifico, per incendiare la vegetazione dove il nemico nascondendosi diventava pressoché invisibile. Anche reparti dell'esercito italiano, come ad esempio i guastatori possedevano in dotazione il lanciafiamme, come arma di squadra. Sempre nella II guerra mondiale, il lanciafiamme venne anche impiegato per scacciare i nemici dalle trincee, stando però al riparo della corazza dello scafo di alcuni carri armati, come il Churchill Crocodile inglese, il Matilda Frog australiano e il CV 33 italiano.

Dopo le due guerre mondiali, il lanciafiamme venne ancora utilizzato nella guerra di Corea e nella guerra del Vietnam, per lo più dai Marines statunitensi.

La prima traccia storica di una macchina sputa-fiamme, (salvo incerte incisioni assire) usata però non come arma, ma come una gigantesca torcia per bruciare le palizzate della città assediata, si trova in Tucidide che descrive l'assedio della fortezza di Delio in Beozia (da non confondere con Delo, isola delle Cicladi e sede del culto di Apollo) avvenuto nel 424 a.C.

I Beoti e loro alleati "segarono per il lungo un grande tronco e lo svuotarono completamente; quindi ricomposero le due metà, come si fa per costruire un flauto; ad una estremità fissarono con catene un braciere collegato con un tubo di ferro che entrava nel tronco; per mezzo di carri l'accostarono al muro, la dove era principalmente costruito con graticci di vite e pali; quando fu vicino soffiarono con grandi mantici nel tronco. L'aria così spinta che, attraverso il tubo di legno giungeva sul braciere pieno di carboni accesi, di zolfo e di pece, sviluppava grandi fiammate con le quali venne incendiato il muro, tanto che nessuno vi poté rimanere".
 
Web  Top
0 replies since 27/8/2014, 17:06   302 views
  Share