Le stronzate di Pulcinella

Calabria:ecco tutti gli omicidi della nuova faida dei boschi

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view post Posted on 8/3/2015, 19:12
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Pulcinella291 Forum

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La “Nuova Faida dei boschi” è una guerra di ‘ndrangheta scoppiata all’indomani dell’omicidio di Damiano Vallelunga, il boss dei viperari, trucidato a Riace il 27 settembre 2009.

I prodromi della guerra risalgono alla scissione all’interno del potente locale di Guardavalle, che vide contrapporsi i Gallace e i Novella fino ad allora alleati e che aveva favorito il sorgere di un nuovo locale di ‘ndrangheta nel soveratese, sorto sotto la benedizione del boss Carmelo Novella e in aperto contrasto con i Gallace.


il 26 marzo 2008 viene ucciso a colpi di fucile l'imprenditore soveratese Antonio Longo, incensurato, sulla strada dei Due Mari, tra Catanzaro e Lamezia Terme.


Il 15 luglio 2008 a San Vittore Olona (MI) viene ucciso Carmelo Novella, uscito di prigione da solo un anno.

Il 12 agosto 2008 viene ucciso a Badolato Cosimo Ierinò.

Il 31 dicembre 2008 viene ucciso il presunto boss di Vallefiorita Vito Tolone


Il 27 aprile 2009 vengono uccisi a Chiaravalle Centrale Giuliano Cortese e la sua compagna Inna Abramovia.


Il 3 luglio 2009 viene ucciso sul lungomare di Isca sullo Ionio Vincenzo Varano con sei colpi di pistola. Anni prima era già scampato a un agguato.


Il 24 luglio 2009 viene ucciso Luciano Bonelli, nipote di Vincenzo Varano, a colpi di fucile mentre rientrava nella sua abitazione a Sant'Andrea Apostolo dello Ionio.


Il 27 settembre 2009 viene ucciso a Riace, davanti alla chiesa di San Cosimo e San Damiano, da due persone, Damiano Vallelunga, presunto boss.

Il 3 novembre 2009 vengono arrestati i cugini di Damiano Vallelunga, Salvatore e Cosimo Vallelunga, quest'ultimo giudicato colpevole di estorsione ed omicidio.

Il 23 dicembre 2009 sparisce da Soverato superiore il ventinovenne Giuseppe Todaro, vittima della lupara bianca, il cui corpo è stato ritrovato grazie alla collaborazione del pentito Bruno Procopio che confessa fu seppellito nei pressi del Parco eolico di San Sostene e poi riesumato e portato in un altro sito.



Il 16 gennaio 2010 viene ucciso a Davoli Pietro Chiefari, davanti al suo negozio di frutta.



L'11 marzo 2010 viene ucciso nelle campagne di Guardavalle Domenico Chiefari.



Il 16 marzo 2010 viene ucciso a Isca sullo Ionio Francesco Muccari.


Il 2 aprile 2010 cade a Monasterace Angelo Ronzello, 26 anni, commerciante di mangimi, affiliato alla cosca Ruga.


Il 21 aprile 2010 viene ucciso in zona Ferdinandea a Stilo, Giovanni Vallelonga, presunto esponente di spicco dei Metastasio di Stilo (località caldarella) residente a Campoli (frazione di Caulonia).



Il 22 aprile 2010 viene ucciso, con sessanta colpi di kalashnikov, Vittorio Sia, mentre si trovava su uno scooter. Era già sfuggito un mese prima ad un attentato



Il 16 maggio 2010 l'agguato a Giovanni Bruno (42 anni) Boss di Vallefiorita, ucciso a colpi di pistola (a distanza ravvicinata) e morto durante il trasporto in ospedale


Il 26 maggio 2010 viene ucciso in una campagna tra Caulonia e Nardodipace il boscaiolo Mario Petrolo, parente di Giovanni Vallelonga.


L'11 giugno 2010 vengono uccisi dal pentito Bruno Procopio i gemelli Nicola e Vito Grattà a Gagliato in risposta all'omicidio di Vittorio Sia


Il 15 giugno 2010 il boscaiolo venticinquenne, originario di Isca sullo Ionio, Santo Procopio subisce un attentato nei boschi di Brognaturo, che ne aveva già subito uno a gennaio di quest'anno. Sempre lo stesso giorno, in una zona boschiva tra Brognaturo e Guardavalle, viene ucciso Salvatore Vallelunga, fratello del boss Damiano.

Il 19 giugno 2010 viene gambizzato a Monasterace Enzo Cavallaro.



Il 23 giugno 2010 viene arrestato Maurizio Tripodi, reggente della cosca dopo l'omicidio del capobastone Vittorio Sia


Il 2 luglio 2010, viene arrestato Alberto Sia, figlio del boss Vittorio Sia, con l'accusa di essere il mandante dell'assassinio dei gemelli Grattà




Il 23 luglio 2010 viene ucciso a San Sostene Agostino Procopio, figlio del presunto boss Fiorito Procopio.



Il 23 agosto 2010 viene ucciso in spiaggia a Soverato, davanti a una folla di bagnanti, Ferdinando Rombolà, pregiudicato. La crudeltà del delitto ha attirato l'attenzione dei media nazionali e ha destato scalpore nell'opinione pubblica.


Il 28 agosto 2010 viene ucciso a Palermiti Rocco Catroppa (38 anni) durante la festa patronale con due colpi di pistola sparati al capo. L'omicidio è avvenuto davanti al figlio di dieci anni.


Il 31 ottobre 2010 scompare da Davoli, luogo in cui era domiciliato, il boscaiolo Antonio Amato, residente nel campo rom di Scordovillo a Lamezia Terme, ritenuto vicino alla cosca Gallace. Il fatto che ancora oggi di esso non si abbia alcuna traccia, avvalora la tesi iniziale degli inquirenti, ovvero che possa essere stato vittima della lupara bianca.

Il 13 gennaio 2011 viene trovato morto Andrea Ruga. In un primo momento si pensa ad un infarto, successivamente, in seguito ad un esame autoptico, si è appurato che la morte è sopraggiunta in seguito ad un'aggressione effettuata da più persone.


Il 5 febbraio 2011 il presunto boss di Davoli, Fiorito Procopio, viene ferito ad un braccio dopo un agguato di stampo mafioso



Il 27 marzo 2011 viene ferito gravemente a Riace l'imprenditore Nicola Ienco. Morirà qualche giorno dopo. Nel 1994 fu destinatario di un provvedimento restrittivo " poi non seguito da alcuna condanna " nell’ambito della vasta operazione antimafia denominata “Stilaro”, il blitz delle forze dell’ordine che colpì la potente cosca mafiosa della Vallata dello Stilaro dei Ruga-Metastasio-Gallace-Novella.

Il 15 dicembre 2011 Operazione di polizia Showdown contro le 'ndrine Sia-Procopio-Tripodi che fa luce sulla faida in atto dal 2008



Il 4 settembre 2011 viene ucciso a Camini il barista Ercole Muriale



Il 16 luglio 2012 in un agguato avvenuto in una zona di montagna a confine tra le province di Reggio Calabria, Vibo Valentia e Catanzaro, nei pressi di Bivongi vengono colpiti Giuseppe Gerace, che muore sul colpo, e Giuseppe Geracitano, che se la scampa con alcune ferite, considerati vicini alla cosca Ruga.



Il 19 luglio 2012 viene arrestato a Montepaone Pannia Salvatore, imprenditore, ritenuto responsabile del reato di tentata estorsione aggravata dalle modalità mafiose, e presumibilmente affiliato alla cosca Sia-Procopio-Tripodi, i proventi delle estorsioni sarebbero serviti al sostentamento dei maggiori esponenti del locale di 'Ndrangheta di Soverato, già detenuti in carcere a seguito delle operazioni Showdown e Showdown 2. All'interno dell'abitazione del Pannia, oltre ad una statua replica di quella del Santuario della Madonna di Polsi, vi era un quadro raffigurante i volti di Vittorio Sia, Damiano e Salvatore Vallelunga e Agostino Procopio, tutti deceduti nella Nuova Faida dei boschi

L'8 agosto 2012 vengono arrestate dai Carabinieri 16 persone del sodalizio Leuzzi-Ruga-Vallelonga di Monasterace, Stilo, Riace e Stignano e della Locale di Caulonia accusati di associazione mafiosa, di cui alcuni accusati di omicidio nei confronti di Damiano Vallelunga e tentato omicidio ai danni di Enzo Cavallaro, azioni intraprese nella cosiddetta Nuova Faida dei boschi.



Il 18 febbraio 2013 a Vallefiorita vengono barbaramente trucidati Giuseppe Bruno (capo dell'omonimo clan, fratello del boss Giovanni ucciso nel 2010), e sua moglie Caterina Raimondi, completamente sfigurata dai colpi di Kalašnikov.



Il 21 febbraio 2013 l'imprenditore Francesco Chiodo rimane vittima di un agguato nei pressi di una cava di sua proprietà a Montauro. Era stato coinvolto nell'operazione Showdown con l'accusa di una sua vicinanza alla cosca Sia-Procopio-Tripodi

tratto da wikipedia.
 
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