Le stronzate di Pulcinella

Poesia dei Morti Viventi, La piccola bara di Horus ed i I 10 comandamenti della rinascita.

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sp3ranza
view post Posted on 5/9/2014, 00:45 by: sp3ranza
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Danni Acquei _ Qua Incendia

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Semi ermetica/misteriosa
semi ignorantona/dialettale
semi mia/tua e de tu' nonno/sui/nostri/vostri/loro..

Semi trini piantati nella capa di Adamo e chissa' se crescera' l'albero della conoscenza superiore...

==========

La piccola bara di Horus ed i I 10 comandamenti della rinascita.

1)Pe' corpa della luna pazzerella
2)Me so trovato sopra na' barella
3)che me portava in cielo su 'na stella.
4)Lasciandome cade' in quella stalla
5)Er bue e l'asinello la CAPA m'ha scallato;
6)tra l'INCUDINE e MARTELLO er fato s'e' schiacciato
7)E come 'na creatura, dopo er pianto so' rinato
8)se ciai lei le chiavi girale per capi' er significato
9)quella de S. Pietro e' un fungo trifolato
10)usata pe fa er tempio dell'eroe pietrificato..

...

Allor vedrai fuggir la nocte obscura
et ritornar lo sol lucente et bello
Con molti fiori ornato in sua figura

Questa e' la preta, questo e' quello,
Delli finisci l'antica scrittura
che 'n sulla 'ncudin batte lo martello.

Si como ferro tira calamita
cosi' ciascuna vegitabil pianta
tira l'umore proprio a sua vita.

..omni creata cosa
ha sua virtue sopra qualitate:
occultamente in lei nascendo posa.

...ora credi che per arte
si possa dare ali metalli forma,
se li elementi alcun gunge e desparte?

Dico che l'arte la natura segue;
quanto al potere, mai non confomra
che possa conseguir mai le sue triegue.

Devi saper che sette metalli
son generati dalli sette celi,
io dico, in monti in piano et in valli.
Quello pianeto regna per sua vista:
colli suoi raggi aguzzi come teli,
froma il metallo dellla terra mista:
Saturno il piombo, lo ferro Marte,
Venus il rame, fa Giove lo stagno,
lo Sole fa l'oro che mal lo comparte,
la Luna fa l'argento, dico morto;
Mercurio fa il vivo, senza squame.
O, quanti n'ha gia' condotti al mal porto!

Deve ciascun odire piu' che parlare:
tristo e' chi parla se non vede como,
et chi non sa soa lengua refrenare.

Onni intelletto voglio che tu senti:
iusto e' 'l tacere, iusto e' 'l parlare.
O, quanto col tacer qui me contenti!

(Acerba, Lib. IV, cap. XI)
 
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