Le stronzate di Pulcinella

Morire a 17 anni

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 8/9/2014, 10:41
Avatar

Gold member

Group:
Member
Posts:
15,090

Status:


Mi hanno particolarmente colpito le dichiarazioni di questo Giudice, ma non posso fare a meno di condividerle.

"L'ATTACCO DEL GIUDICE - ''L'identikit del bravo ragazzo una volta era ben diversa da quella che oggi qualche sprovveduto vorrebbe appiccicare al morto dell'altra notte''. Parole durissime quelle di Luigi Bobbio, giudice al Tribunale civile di Nocera Inferiore (Salerno), contro il ragazzo ucciso.

CARABINIERE UNICA VITTIMA - A suo giudizio il carabiniere che ha sparato "è l'unica vittima di quanto è accaduto". Una ''vittima del suo senso del dovere - ha proseguito Bobbio - e del fatto di essere chiamato a operare in una realtà schifosa la cui mentalità delinquenziale e la inclinazione a vivere violando ogni regola possibile è la normalità''. Il magistrato dice di conoscere bene quel territorio, di ''conoscere a fondo la sua delinquenza camorrista e quanto radicata e profonda sia l'arroganza del suo potere''.

A suo giudizio ''giustificazionismo, buonismo, perdonismo e pietà non solo non servono a niente ma aggravano il male. A 17 anni si è uomini fatti e gli uomini sono responsabili delle loro scelte, delle loro azioni, dei loro stili di vita''. Per il giudice ''quello che a me interessa è che un bravo ragazzo in divisa stia bene e non abbia riportato danni nel fare il suo dovere inseguendo con i colleghi, di notte, tre teppisti su un ciclomotore, senza caschi, uno dei quali era evaso dagli arresti domiciliari e che avevano forzato un posto di blocco e comunque non si erano fermati all'alt facendosi inseguire a folle velocita'''. Bobbio sostiene che ''il fatto che sbandati come loro, parenti e non del morto, vogliano giustificarli mostrando di ritenere normale la loro condotta che evidentemente ritengono normale mi fa solo disgusto''. E ancor di più ''i disordini di piazza, le sommosse di teppisti e familiari che bruciano auto della polizia per vendicare uno di loro sono folli e inammissibili e vanno represse con durezza''. Secondo Bobbio ''il problema non è nella vicenda in sè ma piuttosto in quella ignobile gazzarra che sta percorrendo le strade del rione Traiano. E' quella gente, la sua insofferenza alle regole, la sua cultura del disordine la causa e l'origine di episodi come quello in questione''.

origine del pezzo:
www.quotidiano.net/napoli-ragazzo-ucciso-1.188127#2
 
Top
view post Posted on 8/9/2014, 11:20
Avatar

Pulcinella291 Forum

Group:
AMMINISTRAZIONE
Posts:
42,036

Status:


Conosco il dr. Bobbio , è stato anche sindaco di C/mare di Stabia oltre ad essere stato per anni un magistrato anticamorra e sono d'accordo sulla dura realta' in cui sono costretti ad operare le forze dell'ordine. Nel caso specifico , se le indagini non verranno, in qualche modo, ad essere inquinate, potrebbe anche risultare anche un abuso da parte del carabiniere che ha sparato e non è la prima volta . Per ora io ci andrei molto cauto nell'esprimere giudizi affrettati anche se ammantati da spunti sociologi.
 
Web  Top
view post Posted on 8/9/2014, 11:46
Avatar

Gold member

Group:
Member
Posts:
15,090

Status:


Come genitore non posso che condividere lo strazio di un tale dolore, indipendentemente dagli eventi che lo hanno generato.
Come cittadino rimango sconcertato da certe affermazione e certi comportamenti ingiustificati.
La legalità non è un opzione, se si decidere di non rispettarla si deve anche essere pronti a pagarne le conseguenza.
E' una lotta di strada, ove le scelte di vita si pagano a caro prezzo.
Poco importa se il colpo è stato accidentale o meno, questo servirà solo a far riempire faldoni processuali.
Di sicuro se si fossero ferlati all'ALT, il corso della storia sarebbe stato diverso...
Non è questione di giudizi, ma di una realtà alla luce del sole.
 
Top
view post Posted on 8/9/2014, 12:16
Avatar

Gold member

Group:
AMMINISTRATORE
Posts:
12,818

Status:


Mi dispiace per i napoletani che ne escono sempre perdenti.
Credo che vada rispettato il dolore della Madre, del Padre e dei fratelli. non credo siano loro a strumentalizzare questa faccenda per il fatto che si e' detto che vogliono ricavare guadagno da tt cio mettendo le foto del corpo del figlio
Ogni genitore reagisce in modo diverso per carita' ...oggi applicare la legge e' lo stesso tragico quando tutti pensano che carabinieri e polizia abbiano il grilletto facile...nessuno ha piacere di togliere la vita ad un altro come in questo caso il carabiniere....poi dai dovuti accertamenti si vedra' se deve pagare il carabiniere e ' giusto che venga punito ,,,ma parto sempre dal presupposto che non tutto quando riguarda napoli succede perche' la si voglia far accadere...
Ci rimette un ragazzo di 17 anni che nn doveva morire e ci rimette l afamiglia e ci rimettono i napoletani e tutto cio che traspare dalle interviste...mandano sempre in onda gente che nn sa esprimersi in corretto italiano....gente che fa sceneggiate ecc ecc.....
 
Top
view post Posted on 9/9/2014, 23:05
Avatar


Group:
AMMINISTRATORE
Posts:
45,018
Location:
ARMIA - Be-Be[17]

Status:


mi era sfuggito che anche sul nostro forum si parlasse di questo accadimento. Perché qui ne vorrò parlare diffusamente.
Purtroppo stasera sono stanco e per qualche giorno temo parecchio impegnato. Ma tenetemi il posto caldo, e consideratemi presente!
 
Top
view post Posted on 28/9/2014, 19:24

Newbie

Group:
Member
Posts:
25
Location:
Vomero

Status:


Avevo aperto un separata discussione sulla disparità di informazione quando si tratta di fatti accaduti a Milano o a Monza quando si intervistano signore ben vestite e preparate e quando invece si intervistano e si fanno passare messaggi come " o' stato me fa o' ...." non lo ripeto.

Comunque dobbiamo ammettere che in certi ambienti (ripeto e sottolineo, CERTI AMBIENTI) la sfida perenne allo Sto ed alle Autorità in genere è fattore costante e comune a Napoli e nei Napoletani.

In effetti è proprio nella caratteriale del Napoletano il "so' meglio e te". In talune circostanze è più velate in altre è più sfacciato, ma sempre presente.

Non si può non concordare che la ribellione al casco e alle elementari regole di guida, sono parte della realtà napoletana e la noncuranza degli organi preposti non aiuta. D'altra parte bisogna anche considerare che vigili e poliziotti non sanno mai chi hanno di fronte. Il ragazzo aveva 17 anni, è vero. Ma quante volte abbiamo letto di ragazzi suoi coetanei che hanno estratto armi da fuoco ed hanno ucciso?

Tornando a quanto dicevo prima, penso che la mentalità della furbizia e del primeggiare ad ogni costo e contro ogni decenza deve essere sconfitta. Bisognerebbe tornare ad un buon sano e misurato "pare brutto" e "cosa direbbe la gente" per tornare ad avere un minimo di decenza.

Se la generalità dei comportamenti sono fuori del buon vivere comune, quanto più si è fuori e al di sopra tanto più si , è considerati dritti, furbi e "o meglio".

La stragrande maggioranza della popolazione Napoletana che è onesta e rispettosa delle leggi e delle regole non ha abbastanza forza per contrastare un relativamente piccolo numero di maleducati e gaglioffi che si sono fatti il loro mondo e vivono fuori da ogni regola. Dovrebbero essere isolati, invece creano aggregazioni e comunità anche estese che sono difficili da estirpare. Una volta le zone erano i Quartieri, Forcella. Ora quei bassi sono stati svuotati e ci troviamo Scampia, il rione Traiano eccetera.

Ad un posto di blocco ci si ferma. Non si va in tre. Si indossa il casco.
 
Top
view post Posted on 28/9/2014, 23:08
Avatar


Group:
AMMINISTRATORE
Posts:
45,018
Location:
ARMIA - Be-Be[17]

Status:


CITAZIONE (barbamoto @ 28/9/2014, 20:24) 
Avevo aperto un separata discussione sulla disparità di informazione quando si tratta di fatti accaduti a Milano o a Monza quando si intervistano signore ben vestite e preparate e quando invece si intervistano e si fanno passare messaggi come " o' stato me fa o' ...." non lo ripeto.

Comunque dobbiamo ammettere che in certi ambienti (ripeto e sottolineo, CERTI AMBIENTI) la sfida perenne allo Sto ed alle Autorità in genere è fattore costante e comune a Napoli e nei Napoletani.

In effetti è proprio nella caratteriale del Napoletano il "so' meglio e te". In talune circostanze è più velate in altre è più sfacciato, ma sempre presente.

Non si può non concordare che la ribellione al casco e alle elementari regole di guida, sono parte della realtà napoletana e la noncuranza degli organi preposti non aiuta. D'altra parte bisogna anche considerare che vigili e poliziotti non sanno mai chi hanno di fronte. Il ragazzo aveva 17 anni, è vero. Ma quante volte abbiamo letto di ragazzi suoi coetanei che hanno estratto armi da fuoco ed hanno ucciso?

Tornando a quanto dicevo prima, penso che la mentalità della furbizia e del primeggiare ad ogni costo e contro ogni decenza deve essere sconfitta. Bisognerebbe tornare ad un buon sano e misurato "pare brutto" e "cosa direbbe la gente" per tornare ad avere un minimo di decenza.

Se la generalità dei comportamenti sono fuori del buon vivere comune, quanto più si è fuori e al di sopra tanto più si , è considerati dritti, furbi e "o meglio".

La stragrande maggioranza della popolazione Napoletana che è onesta e rispettosa delle leggi e delle regole non ha abbastanza forza per contrastare un relativamente piccolo numero di maleducati e gaglioffi che si sono fatti il loro mondo e vivono fuori da ogni regola. Dovrebbero essere isolati, invece creano aggregazioni e comunità anche estese che sono difficili da estirpare. Una volta le zone erano i Quartieri, Forcella. Ora quei bassi sono stati svuotati e ci troviamo Scampia, il rione Traiano eccetera.

Ad un posto di blocco ci si ferma. Non si va in tre. Si indossa il casco.

.

Mi ero dimenticato di aver promesso di dire la mia, ma bravo, possiamo cominciare proprio da qui:

""" Ad un posto di blocco ci si ferma. Non si va in tre. Si indossa il casco. """

Per dire queste cose basilari non occorre nessun prerequisito.
Eppure, a Napoli, fra persone adulte, perbene, sane, di buon senso, di ottima cultura, socialmente al top, storicamente maestri di civiltà,
non si parte da questi presupposti per argomentare del caso, ma da altri:

i diciassette anni, se fosse pregiudicato o meno, da dove provenisse, dove stava andando, a che genere di famiglia appartenesse...

Ed allora io, che non sono proprio uno sprovveduto, mi fermo e mi pongo altre domande, che prescindono dall'umana pietà per un giovane morto nel fiore degli anni.
- o sono io un marziano
- o Napoli è un mondo a parte ed è sbagliato ragionare sui suoi fatti come faremmo per un'altra città
- o quccosa è ggiuta acito, e no int' a capa d' 'e guagliune d'o rione Traiano sulamente...
 
Top
6 replies since 8/9/2014, 10:41   158 views
  Share