Le stronzate di Pulcinella

OMEOPATIA E DINTORNI

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aurora663
view post Posted on 8/9/2014, 11:43 by: aurora663
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CHE COS E'




L'omeopatia (dal greco ὅμοιος, simile, e πάθος, sofferenza) è una controversa pratica della medicina alternativa basata sui principi formulati dal medico tedesco Samuel Hahnemann verso la fine del XVIII secolo.

La validità dell'omeopatia non è mai stata dimostrata mediante esperimenti o ricerche. Gli studi condotti in base ai principi della scienza medica ne hanno viceversa dimostrato l'inefficacia. Il ricorso a prodotti omeopatici è potenzialmente pericoloso per la salute nella misura in cui può spingere i malati ad abbandonare o ritardare terapie mediche di comprovata efficacia[1][2][3].

Alla base vi è l'indimostrato "principio di similitudine del farmaco" (similia similibus curantur), concetto privo di fondamento scientifico enunciato dallo stesso Hahnemann, secondo il quale il rimedio appropriato per una determinata malattia sarebbe dato da quella sostanza che, in una persona sana, induce sintomi simili a quelli osservati nella persona malata. Tale sostanza, detta anche "principio omeopatico", una volta individuata viene somministrata al malato in una quantità fortemente diluita; la misura della diluizione è definita dagli omeopati potenza

Allo stato attuale, nessuno studio scientifico pubblicato su riviste mediche di valore riconosciuto ha potuto dimostrare che l'omeopatia presenti, per una qualsiasi malattia, un'efficacia clinica che sia superiore all'effetto placebo. Inoltre, l'omeopatia viene rifiutata dagli scienziati per la sua debolezza teorica (cioè l'incompatibilità dei suoi postulati con le odierne conoscenze chimiche)[4] e per la mancanza di un meccanismo plausibile che ne possa spiegare il funzionamento. Per l'insieme di queste ragioni l'omeopatia è stata definita una pseudoscienza.


1) Cosa cambia dentro di me e nell’organismo dell’animale che vive con me, se decido di seguire una terapia omeopatica al posto del solito approccio sintomatico?


sottolineo, ”dentro di me” perché il fatto di scegliere l’omeopatia piuttosto che la medicina classica per curare il mio animale, non è un fatto che riguarda solo lui.

Percepire l’organismo animale (ma questo vale anche per l’organismo umano) come una macchina che periodicamente si guasta e che quindi devo costantemente revisionare ed alla quale, eventualmente, devo sostituire i vari pezzi che di volta in volta si guastano oppure sviluppare una visione d’insieme che tiene conto di un intelligenza superiore in grado di autoregolarsi, significa necessariamente cambiare modo di percepire l’animale che vive al mio fianco.

L’approccio sintomatico, tipico della mentalità scientifica, incentra i suoi sforzi terapeutici nell’eliminazione sistematica di tutti i sintomi.Il nocciolo della questione sembra dunque riguardare proprio il punto verso il quale noi focalizziamo i nostri intenti terapeutici, perché un conto è concentrarsi sulla pianura circostante e spendere energia per ricostruire i danni subiti, un altro è rivolgere la nostra attenzione sulla roccaforte e attaccare direttamente i predoni.

Con questo semplice esempio il dottor Bach padre dell omeopatia ) ci vuole dire: “Guardate che non esiste solo ed semplicemente la periferia; non va bene solamente ed unicamente concentrarsi su di essa, perché essa, per definizione, è periferica rispetto all’origine del problema.”

Ma cosa intendiamo per periferia? E’ dov’è il centro di cui parla Bach? E soprattutto: come posso percepire questi due punti nell’animale che vive con me?

A tutti coloro che vivono con un animale sarà capitato, prima o poi, di confrontarsi con quei sintomi, che in gergo omeopatico, vengono definiti esonerazioni.

Le esonerazioni sono una modalità che l’organismo mette in atto, spontaneamente, per ripristinare l’equilibro alterato.

Le principali esonerazioni sono: vomito, diarrea, forfora e tutti i tipi di muco.

La dermatite, la classica reazione cutanea, che la scienza medica definisce con il termine dermatite, anch’essa appartiene alla categorie delle esonerazioni.

Tutto quello che l’organismo “butta fuori” appartiene alla periferia; l’organismo utilizza la periferia per eliminare i morti e i feriti della battaglia che autonomamente sta facendo per ripristinare il suo equilibrio. In tal senso anche la febbre è considerata una reazione positiva.

In caso di necessità, per intenderci, quando il nostro animale si ammala, la periferia viene sollecitata a lavorare per permettere al centro di ritrovare il suo nuovo equilibrio.

Da sola, senza che nessuno le spieghi cosa e come dovrebbe fare, la periferia si assume l’incarico di eliminare le scorie, le “tossine”, che altrimenti sarebbero d’impaccio nel gestire la battaglia.

La periferia si attiva dunque attraverso quegli atteggiamenti che il modello scientifico chiama sintomi. La diarrea, di fatto è un sintomo, il vomito pure e come tale, seguendo l’approccio della medicina classica, dovrebbero essere eliminati al più presto possibile.
Ma è giusto concentrarsi solo sulla periferia? E’ giusto eliminare costantemente i sintomi periferici trascurando completamente il fatto che esiste un centro? Non sarebbe meglio prendere coscienza di questo centro e operare terapeuticamente proprio partendo da esso?

La differenza tra la medicina classica e l’omeopatia consiste dunque anche nella differenza di attenzione che si pone nei confronti del centro e della periferia.

La prima si occupa solo della periferia la seconda, l’omeopatia, quasi esclusivamente del centro.

La prima non riconosce l’esistenza di un centro, la seconda, invece, tenta in tutti i modi di valorizzarlo e considera la periferia esattamente per quello che è: cioè una periferia.

L’approccio scientifico ha messo così tanto l’accento sulla periferia in questi ultimi anni, che ha creato dei terapeuti in grado di percepire solo esclusivamente una parte della periferia: il dermatologo, che si occupa dei problemi di pelle, il gastroenterologo, che si occupa dell’intestino, l’otorinolaringoiatra, che si occupa delle prime vie respiratorie, ecc., ci danno la conferma che la scienza medica è molto lontana dalla percezione di un centro.



in continuo aggiornamento..........................

Edited by aurora663 - 19/9/2014, 11:11
 
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