Le stronzate di Pulcinella

OMEOPATIA E DINTORNI

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aurora663
view post Posted on 18/9/2014, 08:59 by: aurora663
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LE PREPARAZIONI OMEOPATICHE E LA LORO COMPOSIZIONE


Tutto ciò che sono le malattie della pelle è psora, un atteggiamento discretamente equilibrato, è psora.

Tutto ciò che è iperproduttivo (ipertensione, tumori proliferativi, logorrea, gonorrea etc.) è sicosi, un atteggiamento iper è sicosi.

Tutto ciò che è degenerativo (ulcere, tumori ulcerativi, ect.) è lues o sifilis, un atteggiamento distruttivo è lues, siphilys.

Tutti noi abbiamo in eredità tutti e tre i miasmi; negli ultimi anni Omeopati mondiali come George Vithoulkas (greco), e Rajan Shankaran (indiano) hanno documentato e verificato negli individui altri miasmi (frutto di malattie antiche nel tempo), come la tubercolosi, il cancro, il gonococco, la lebbra, il colera, eccetera.




Le sostanze farmacologicamente attive diventano prodotti omeopatici quando vengono impiegate secondo i principi della terapia Hahnemanniana e in applicazione della Legge di similitudine.HAHNEMAN PADRE DELL OMEOPATIA........... La legge di similitudine è un principio incontrovertibile che dirige tutte le forme e i modi di reazione dell’organismo nel suo processo di adattamento psicofisico con l’ambiente che lo circonda

Le preparazioni omeopatiche (o rimedi) si ottengono da prodotti, sostanze o composizioni, detti materiali di base omeopatici e ceppi omeopatici, con diluizioni successive di diverso tipo. La preparazione omeopatica è definita dalla denominazione latina del prodotto utilizzato e dall’indicazione del grado e del metodo di diluizione.

Le materie prime da cui si parte per la preparazione dei materiali di base o ceppi omeopatici possono essere di origine:

- vegetale – animale – minerale. Le materie prime di origine vegetale utilizzate in omeopatia rappresentano il 60-65% del totale.

Ceppi di origine vegetale

La materia prima è costituita generalmente da piante intere (o parti di esse) fresche e selvatiche; il prodotto di base o ceppo omeopatico è rappresentato dalla Tintura Madre (TM).

Il ricorso a piante fresche e selvatiche costituisce la migliore garanzia per la conservazione in toto delle loro proprietà e delle caratteristiche quali-quantitative dei principi attivi in esse contenuti (fitostimoline, ormoni vegetali ecc.).



Modalità di raccolta delle piante Ogni pianta (o parte di essa) viene raccolta nel proprio habitat naturale, nel momento considerato ottimale e secondo regole ben definite dalla Farmacopea Francese, Tedesca, Americana. Si evita, ad esempio, la loro raccolta quando le condizioni climatiche o ambientali, non favorevoli, potrebbero costituire motivo di deterioramento delle piante stesse.

Le piante così raccolte vengono inviate tempestivamente al laboratorio, che provvede alla loro lavorazione entro le 48 ore successive. L’impiego di piante secche o coltivate ha carattere di eccezione ed è per lo più contemplato nei seguenti casi:

- quando la raccolta della pianta allo stato selvatico può minacciare l’esistenza della specie spontanea;

- quando la specie utilizzata non è reperibile nel suo habitat naturale; – quando si tratta di piante esotiche per le quali diventa impossibile il trasferimento in tempi brevi allo stato fresco.

Ovviamente tutte le piante utilizzate nei nostri laboratori escludono la presenza di erbicidi, insetticidi, ecc… e, qualora si adoperi per la loro coltivazione un concime, questo sarà esclusivamente di origine naturale.



Le Tinture Madri

Le tecniche di preparazione delle Tinture Madri (TM) cui ci riferiamo sono descritte nella Farmacopea Tedesca e Francese e codificate nella “Pharmacotechnìe” (‘s`).

Le Tinture Madri sono preparazioni liquide che si ottengono dall’estrazione con alcol di materie prime di origine vegetale (esistono come vedremo anche TM di origine animale).

L’estrazione alcolica si effettua lasciando macerare le piante fresche o loro parti in alcol a titolo appropriato, per un periodo non inferiore a tre settimane. Per determinare la quantità di pianta fresca necessaria alla macerazione bisogna fare riferimento al suo residuo secco.

In pratica si procede come segue: si seleziona, si pulisce e si taglia la droga allo stato fresco mentre su un campione medio se ne determina la perdita di peso all’essiccamento.

La droga da introdurre allo stato fresco in alcol sarà tale da determinare un rapporto di 1:10 tra la quantità equivalente della droga essiccata e la Tintura Madre finale.

Ad es., se 50 g di pianta fresca danno luogo ad un residuo secco pari a 4 g, la quantità in pianta fresca di 50 g sarà in grado di fornirci 40 g di Tintura Madre finale secondo il rapporto di 1:10.

Parti utilizzate per preparare le Tinture Madri

- Piante intere – Radici

- Fogli – Frutti

-Gambi o steli – Semi

- Cortecce – Gemme

- Legno – Germogli

Per ognuna di queste parti sono definiti il periodo vegetativo nel quale si procede alla raccolta, le condizioni climatiche, l’altitudine e così di seguito.

Dopo il periodo prescritto di 21 giorni e previa decantazione del macerato, il surnatante viene filtrato normalmente, mentre il residuo depositato viene spremuto ad una pressione pari a 100 kg/cm² ed il liquido di spremitura filtrato. I due liquidi così raccolti vengono mescolati, lasciati riposare per ulteriori 48 ore e quindi rifiltrati.

L’eventuale aggiustamento del titolo in principio delle TM (previsto nelle singole monografie) viene attuato impiegando alcol con titolo uguale a quello delle preparazioni.

Il titolo alcolico delle TM vegetali è di norma 65°; in alcuni casi può essere inferiore o superiore a tale valore.

Esso è comunque prefissato e varia a seconda delle differenti solubilità in alcol e acqua dei principi attivi.

Esistono altri metodi di preparazione delle Tinture Madri. Non è comunque possibile stabilire alcuna corrispondenza fra le quantità di principi attivi ottenibili con i differenti metodi di preparazione.

- Le Tinture Madri vanno conservate in recipienti chiusi, al fresco ed al riparo dalla luce. Non sono ammessi per la loro conservazione recipienti in plastica.

- La validità delle Tinture Madri non può eccedere i cinque anni dal momento della loro data di preparazione.

- La Tintura Madre può essere considerata come una sostanza “viva” e per questo possono crearsi dei sedimenti che normalmente scompaiono mediante agitazione.

Ceppi di origine animale

La materia prima è costituita da animali interi, parti o organi di animali e da alcune secrezioni. Il prodotto base o ceppo omeopatico è rappresentato dalla Tintura Madre nei primi due casi o dal liofilizzato



CONTINUO AGGIORNAMENTO.................
 
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21 replies since 8/9/2014, 11:43   3702 views
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