Le stronzate di Pulcinella

OMEOPATIA E DINTORNI

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view post Posted on 9/10/2014, 22:14
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Tinture Madri

La Tintura Madre (TM) è una preparazione liquida ottenuta mediante l’azione estrattiva dell’alcool dalla pianta intera o da sue parti (foglie, fiori, radici, corteccia, ecc.). Si definisce “madre” perché nasce prevalentemente quale base per altre preparazioni (“figlie”), come i medicinali omeopatici, ma essa stessa può rappresentare una preparazione.

La TM è, quindi, un composto ottenuto per macerazione. La macerazione è un processo estrattivo in cui la sostanza vegetale (“droga”) viene posta per un determinato periodo di tempo in un solvente, tenuto in continuo movimento per velocizzare l’estrazione.

Nel caso delle TM il solvente è costituito da una soluzione idroalcolica (acqua distillata o depurata + alcool etilico), la cui gradazione dipende dal tipo di pianta, in quanto tutti i principi attivi non si estraggono con lo stesso grado alcolico essendo alcuni di essi più o meno idrosolubili. In ogni modo la maggioranza delle piante richiede una gradazione alcolica che oscilla tra i 25° ed i 65°. La “droga”, cioè la parte di pianta da cui estrarre il principio attivo, può essere fresca (preferibile) o secca e comunque triturata prima di essere messa a macerare.

Tintura Madre di ACHILLEA MILLEFOLIUM

ACHILLEAAchillea millefolium è una pianta erbacea perenne con rizoma gracile strisciante, alta 50 – 80 cm. Cresce lungo le siepi, ai margini dei fossi, nei prati, in tutto il territorio italiano.
Proprietà

SUDORIFERE, ANTIPIRETICHE, ANTIEMORRAGICHE, ANTISPASTICHE, ASTRINGENTI, ANTIBATTERICHE, CICATRIZZANTI, ANTINFIAMMATORIE, IPOTENSIVE.

Utilizzo

E’ usata per problemi legati al ciclo mestruale (dolori mestruali, ciclo emorragico, ecc.), varici, emorroidi, ferite (poiché agisce beneficamente sulla circolazione del sangue), eruzioni cutanee anche con pus (si è dimostrata efficace non solo perché ha riassorbito il pus, ma anche perché ha ridotto la comparsa di nuove eruzioni).

E’ spesso associata a Sambuco e Menta Piperita nella febbre, al Tiglio nell’ipertensione, a Ortica negli altri problemi della circolazione.


Tintura Madre di ALCHEMILLA VULGARIS

Proprietà

Ha azione ASTRINGENTE (è una delle piante più astringenti della flora nostrana, quasi quanto Tormentilla e l’americana Ratania), CICATRIZZANTE e ANTIEMORRAGICA. E’ ricchissima di TANNINO.

Utilizzo

E’ usata spesso nella diarrea acuta e per i cicli mestruali emorragici, dove viene frequentemente associata a Trillium e Bidens. E’ utilizzata anche per le irrigazioni vaginali nei casi di leucorrea e di prurito vaginale, come colluttorio nelle infiammazioni della bocca (ulcere, gengiviti, stomatiti), nella gastroenterite associata a Agrimonia Eupatoria. Per uso esterno serve a cicatrizzare le ferite.

Dosi

Per uso orale è spesso consigliata alla dose di 30 gocce, 3 volte al dì, lontano dai pasti. La posologia max giornaliera è di 15 ml (circa 300 gocce).


Tintura Madre di ARNICA MONTANA

Proprietà

Azione ANTIECCHIMOTICA (favorisce il riassorbimento dei coaguli sottocutanei), ANTINFIAMMATORIA dei tessuti molli, ANTISETTICA, ANTINEVRALGICA.

Utilizzo

E’ utilizzata principalmente per uso esterno, così come la pomata, nei traumi senza ferita (distorsioni, contusioni, geloni, alopecia nevrotica).

E’ spesso associata con Amamelide e Calendula per le contusioni e distorsioni, con Ruta per le lussazioni, con Aconitum nel torcicollo, con Rhus toxicodendron negli strappi muscolari, con Achillea ed Echinacea per l’azione antiecchimotica, con Manganum gluconicum e Cobaltum gluconicum nelle mialgie, torcicollo e traumi in genere.

Dosi

Per uso esterno 2 – 3 volte al dì o secondo necessità, nel caso di traumi. Diversamente la posologia max giornaliera consigliata è di 0,3 ml.

Tintura Madre di BARDANA o LAPPA

Proprietà

Azione DEPURATVA, ANTISETTICA, DIURETICA, APERITIVA, DIAFORETICA (favorire la sudorazione), ANTIREUMATICA.

Utilizzo

E’ usata nei casi di gotta, cistite, anoressia nervosa, reumatismi. Risulta altresì efficace per le eruzioni cutanee, in particolare l’acne, con pelle grassa, sia in uso interno che in applicazioni esterne. Nelle malattie della pelle a volte è associata a Romice, Trifoglio, Ortica, Piantaggine, Timo, Ginepro e Fumaria. Molto buona è risultata l’associazione con Echinacea nei casi di foruncoli e vesciche.

Dosi

La dose spesso utilizzata è di 40 gocce, 3 volte al dì, lontano dai pasti. La posologia max giornaliera è di 12 ml


Tintura Madre di BIANCOSPINO o CRATAEGUS

Proprietà

Azione IPOTENSIVA, SEDATIVA, VASODILATATRICE, ASTRINGENTE, CARDIOTONICA, ANTISPASTICA.

Utilizzo

E’ usata nei casi di ipertensione arteriosa e nelle aritmie cardiache (tachicardie) ed anche nelle arteriosclerosi. Combatte l’ansia, l’irritabilità, l’insonnia, le vertigini e i disturbi della menopausa. Spesso è associata a Valeriana.

Dosi

30 – 40 gocce, 3 volte al dì, dopo i pasti e la sera. La dose max giornaliera consigliata è di 6 ml (circa 120


Tintura Madre di CALENDULA OFFICINALIS


Proprietà

Azione ANTINFIAMMATORIA, COLAGOGA (aiuta la secrezione della bile, stimolando la colecisti), EMMENAGOGA (regola le mestruazioni rare o scarse ed eventuali disturbi connessi), ANTISETTICA, CICATRIZZANTE.

Utilizzo

E’ usata in tutti i casi in cui c’è infiammazione e indurimento dei linfonodi. Si è rivelata utile nelle ulcere gastriche e duodenali, oltre che, associata con Achillea e Camomilla, per regolarizzare il ciclo mestruale (nei casi di amenorrea e dismenorrea). In tal caso, come azione preventiva, la cura deve iniziare una settimana prima dell’inizio del ciclo stesso. Ha dato buoni risultati anche nella cura delle epistassi (fuoriuscite di sangue dal naso) e di situazioni infiammatorie acute e croniche della pelle. La sua azione antisettica è rafforzata se associata con Idraste. Per uso esterno è adatta, oltre che per le lesioni cutanee, anche per vene varicose, congiuntiviti, piaghe, punture d’insetti, calli, funghi.

Dosi

Per uso locale secondo necessità. Per uso orale 30 – 40 gocce, 2 – 3 volte al dì. La posologia max giornaliera consigliata è di 15 ml (circa 300 gocce

Tintura madre alla cannella

Proprietà

Azione ANTISPASTICA, TONICA, ANTIDIARROICA, CARMINATIVA (elimina i gas intestinali), ANTIELMINTICA (elimina i vermi parassiti intestinali), ANTIMICROBICA, RINFRESCANTE.

Utilizzo

E’ usata nei casi di colica con flatulenza, dispepsia (digestione difficile che può causare dolore o fastidio cronico alla parte addominale superiore o retro sternale, senso di pienezza, flatulenza, pirosi gastrica, borborigmi, nausea, vomito), colica intestinale, diarrea infantile, raffreddore comune, influenza.

Nella dispepsia con flatulenza è spesso associata con Camomilla, Olmo, Altea, perché ne rafforzano l’effetto.

Nella diarrea con colica, l’associazione favorevole è con Calamo e Geranio Americano.

Dosi

La dose più frequentemente utilizzata è quella di 30 gocce, 3 volte al dì, dopo i pasti. La dose max giornaliera è di 6 ml (circa 120 gocce).

echinacea tintura madre


Proprietà

Azione ANTIMICROBICA, ANTISETTICA, ANTINFIAMMATORIA, IMMUNOSTIMOLANTE, VASODILATATRICE PERIFERICA.

Utilizzo

Si usa in tutti gli stati infettivi ed infiammatori, ove si richiede un aumento delle difese immunitarie: tonsillite, parodontite (o piorrea, infiammazione di origine batterica del parodonto che circonda le radici dei denti), catarro naso-faringeo, ascessi, pustole (piccola lesione rilevata della pelle contenente pus), foruncoli, ecc. Il suo spettro di azione è ampio quanto la penicillina. Si sono dimostrate utili le associazioni con Ribes Nigrum nella prevenzione, con Bardana per la cura dei foruncoli, con Baptisia per le tonsilliti.

Dosi

Viene prescritta, sia a scopo curativo che preventivo, in ragione di 20 – 30 gocce, 3 volte al dì, prima dei pasti.

La dose max giornaliera consigliata è di 15 ml (circa 300 gocce).



Proprietà

Azione ANTISPASTICA, TONICA, ANTIDIARROICA, CARMINATIVA (elimina i gas intestinali), ANTIELMINTICA (elimina i vermi parassiti intestinali), ANTIMICROBICA, RINFRESCANTE.

Utilizzo

E’ usata nei casi di colica con flatulenza, dispepsia (digestione difficile che può causare dolore o fastidio cronico alla parte addominale superiore o retro sternale, senso di pienezza, flatulenza, pirosi gastrica, borborigmi, nausea, vomito), colica intestinale, diarrea infantile, raffreddore comune, influenza.

Nella dispepsia con flatulenza è spesso associata con Camomilla, Olmo, Altea, perché ne rafforzano l’effetto.

Nella diarrea con colica, l’associazione favorevole è con Calamo e Geranio Americano.

Dosi

La dose più frequentemente utilizzata è quella di 30 gocce, 3 volte al dì, dopo i pasti. La dose max giornaliera è di 6 ml (circa 120 gocce).


Eleuterococco


Proprietà

Azione STIMOLANTE SUL SISTEMA NERVOSO, TONICA (le sue proprietà toniche sono superiori al Ginseng), IPOGLICEMIZZANTE.

Utilizzo

Adoperata nei casi di stanchezza, astenia, surmenage fisico ed intellettuale, nella convalescenza e per affrontare prove impegnative come esami e gare sportive. Nei casi di difficoltà di memoria, perdita di concentrazione, arteriosclerosi, diabete mellito.

Se ne sconsiglia l’uso nei casi di ipertensione.

Dosi

20 – 30 gocce al mattino.


Finocchio

Proprietà

Azione EMMENAGOGA (regola le mestruazioni rare o scarse ed eventuali disturbi connessi), CARMINATIVA (elimina i gas intestinali), DIURETICA, AROMATICA, ANTISPASMODICA, ANTINFIAMMATORIA, EPATICA, ANTIDISPEPTICA.
Utilizzo

E’ usata nella dispepsia con flatulenza e nelle coliche flatulenti dei bambini, come espettorante e diuretico, per aumentare la montata lattea.

E’ nota come oftalmico fin dai tempi di Plinio, nelle congiuntiviti e blefariti (lavaggio oculare). Efficace nelle faringiti (gargarismi).

I semi applicati sulle tempie dei bambini procurano loro il sonno.
Dosi

40 gocce, 3 volte al dì, dopo i pasti. La dose max giornaliera consigliata è di 12 ml (circa 240 gocce).

Liquirizia

Proprietà

Azione ESPETTORANTE, TONICA, EMOLLIENTE, ANTIFIAMMATORIA, DIURETICA, ANTINFIAMMATORIA, IMMUNOSTIMOLANTE, LASSATIVA blanda.

Utilizzo

E’ molto usata e raccomandata per combattere tosse, raffreddori, tracheiti, bronchiti. Inoltre è adatta per stitichezza, disturbi epatici e renali, aerofagia, ulcera gastrica, digestione difficile. La sua associazione con Orzo e Gramigna ne fortifica l’azione diuretica; quella con Lino e Peperoncino l’azione sull’apparato respiratorio; quella con Borragine, Camomilla, Altea e Peperoncino l’azione sull’apparato gastro-intestinale.; quella con Anice, Coriandolo e Menta le proprietà tonico-depurative, espettoranti, digestive.

Trova largo impiego nella fitoterapia cinese. In base alla medicina cinese stimola l’energia di milza e stomaco.

Dosi

30 gocce, 3 volte al dì. Dose max giornaliera consigliata 9 ml (circa 180 gocce).


contro l ipertensione e il diabete le seguenti piante officinali

Biancospino: (Crataegus Oxyacantha) le foglie e i fiori possiedono un’azione ipotensiva dovuta all’abbassamento delle resistenze vascolari periferiche, ma anche all’effetto sedativo e antiaritmico, utile soprattutto nei pazienti molto nervosi, nei quali riduce l'emotività, negli stati di ansia, agitazione, angoscia, e in caso d’insonnia. Inoltre possiede proprietàcardioprotettive e favorisce il potenziamento della forza contrattile cardiaca, normalizzando così le alterazioni della funzionalità del sistema cardiovascolare;
Ulivo (Olea Europaea) le sue foglie esercitano un’azione ipotensiva, per dilatazione dei vasi della circolazione periferica, e diuretica, utile per favorire l'eliminazione di scorie metaboliche e sali minerali in eccesso. La sua assunzione permette di ridurre contemporaneamente la pressione sia minima che massima. L'impiego dell'ulivo è utile sia per l’ipertensione essenziale che per quella di origine renale, menopausale o aterosclerotica. Non è da trascurare il fatto che spesso questo trattamento determina anche riduzione della glicemia, dell’uricemia e del colesterolo, senza manifestare effetti tossici o controindicazioni;
Aglio: (Allium sativum) regolarizza la pressione arteriosa, previene la trombosi e la formazione delle placche aterosclerotiche, L'attività ipotensiva è legata alla capacità di causare vasodilatazione, in particolare nei piccoli vasi sanguigni del distretto cutaneo e abbassa il rischio del verificarsi di fenomeni trombotici nei vasi sanguigni, grazie alla capacità antiaggregante piastrinica;
Vischio: (Viscum album) è una delle piante più efficaci contro l'ipertensione, utilizzato anche come regolatore del sistema cardio-circolatorio e come coadiuvante in caso di aterosclerosi, angina pectoris e per migliorare la circolazione cerebrale;
Ginkgo: (Ginkgo biloba) grazie all'azione antiossidante, e capillaroprotrettice, è utilizzato per contrastare l'ipertensione arteriosa e retinopatie; demenza senile; nella prevenzione e cura dell'aterosclerosi e delle sue manifestazioni; nelle arteriopatie obliteranti degli arti inferiori; cerebrovasculopatie; cardiopatia ischemica, microangiopatia diabetica.



in continuo aggiornamento.................
 
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view post Posted on 13/10/2014, 17:15
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Qualora vi venisse in mente .....rispondiamo ad un po di domande che in genere si pensa di voler chiedere quando si tratta di omeopatia

Come mai la confezione dei rimedi omeopatici non riporta la composizione, le indicazioni, ecc.?


Innanzitutto c'è da dire che la denominazione stessa del rimedio è la sua composizione. Mi spiego: quando leggiamo sulla confezione, per esempio, "LYCOPODIUM CLAVATUM 30CH", vuol dire che quel rimedio è stato ottenuto proprio dalla sostanza 'Lycopodium clavatum' (Licopodio), portata alla diluizione 30a Centesimale Hahnemanniana (30CH). Non c'è altro da cercare. La composizione è proprio lì in bella vista.
Secondo, le indicazioni. Come ho già accennato altrove, in omeopatia non esistono le specifiche indicazioni a cui siamo stati abituati dalla medicina convenzionale. Questo perché un rimedio viene scelto e prescritto non secondo la definizione della patologia del paziente, ma piuttosto secondo le peculiarità con cui lo stesso paziente manifesta i sintomi. Quindi non avrebbe molto senso un elenco di tutte le malattie che un certo rimedio può curare, e non risulterebbe né pratico né utile allegare ad ogni confezione i sintomi caratteristici del rimedio (che a volte possono occupare un intero volumetto)

Non è un po' assurdo dare al malato la sostanza che riproduce i suoi stessi sintomi?

Innanzitutto, non si dà la sostanza che produce 'gli stessi sintomi' ma quella che riproduce un quadro 'similare', che ricalca le caratteristiche di presentazione dei sintomi del malato. Inoltre in dose così piccola da non produrre alcun effetto collaterale. È ovvio quindi che certamente non si somministra al malato la sostanza che lo ha fatto ammalare, come molti credono. Bisogna invece trovare quel rimedio che rispecchia in modo analogico l'insieme dei sintomi del paziente, e quello sarà capace di portare l'informazione corretta ai suoi sistemi di regolazione. In ultima analisi, come sta comprendendo pure la medicina moderna, i sintomi non sono la malattia ma rappresentano lo sforzo dell'organismo per adattarsi o difendersi in situazioni di stress, tossicità o infezione. Non sempre questi sforzi hanno successo, e per questo è necessario aiutare i sistemi biocibernetici di difesa e regolazione dell'organismo con sostanze che in un certo senso ne 'imitino' i sintomi, che ne ricalchino le modalità e le caratteristiche peculiari. In questo senso si comprende la funzione del rimedio omeopatico di veicolare l'informazione mancante o alterata, quell'informazione necessaria al corretto 'schema informativo' per il recupero della salute. Quindi, ripeto, non si va nella direzione della malattia ma nella direzione delle difese dell'organismo, che attendono solo di essere regolate e aiutate e non contrastate o bloccate da farmaci 'contro' o 'anti

Ho visto che in omeopatia non esistono solo i granuli; quante modalità di preparazione esistono?

Elenchiamo le forme che più frequentemente può assumere un rimedio omeopatico:

Granuli
Sferette di saccarosio del diametro di 3,5 mm, sono contenuti nei tubetti multidose (6CH, 30CH, ecc.). Vanno prelevati con il tappo dosatore.
Globuli
Più piccoli (1,5 mm), riempiono i tubetti monodose (le cosiddette dosi uniche), quali le 200K, MK, XMK, ecc.
Sono contenuti anche nelle capsule delle cure mensili (6K-MK, 6-30LM).
Tintura Madre
È una soluzione alcolica concentrata della sostanza di partenza. Si può utilizzare sciolta in acqua (10-20-30 gocce in mezzo bicchiere), oppure così com'è (per applicazioni locali, per esempio).
Gocce
Compresse
Fiale iniettabili
Sciroppo
Pomata
Gel
Spray
Polvere
Ovuli
Candelette vaginali
Supposte
Collirio
Ampolle

Come mai i granuli sono tutti uguali?

Apparentemente i rimedi omeopatici sembrano in effetti tutti uguali: la palline sono tutte bianche, hanno tutte lo stesso sapore, nulla le distingue se non il nome sulla confezione. La risposta sta nel fatto che le sferette di lattosio (una varietà di zucchero) altro non sono che il veicolo del rimedio omeopatico vero e proprio. Il processo di preparazione del farmaco omeopatico avviene in fase liquida, cioé attraverso diluizioni successive di una soluzione base, e soltanto della soluzione finale vengono impregnati i granuli e i globuli, che fungono quindi soltanto da vettore. C'è da aggiungere che il granulo di lattosio è solo una, sebbene la più comune, delle tante forme farmaceutiche attraverso cui può essere il medicinale omeopatico può essere veicolato (gocce, fiale, pomata, spray, collirio, sciroppo, ecc.).

Se inavvertitamente assumo qualche granulo in più di quelli prescritti, devo preoccuparmi?
L’omeopatia non funziona secondo un principio di quantità, per cui non ha alcuna importanza se vengano assunti tutti i globuli o meno. Specie con i bambini questo può accadere frequentemente, ma non è un problema.
In questo caso la quantità non è essenziale. Non è possibile il sovradosaggio in omeopatia, poiché il meccanismo d’azione non è chimico: il rimedio è solo veicolo di informazione.

Ma a cosa devo rinunciare durante la cura?


Molto spesso si sente dire che la terapia omeopatica comporti rinuncie e privazioni: niente di più falso. Di per sé l'omeopatia non consiste nella rinuncia a questo o a quello; può accadere invece che il medico individui nel paziente come causa o concausa della malattia un'abitudine errata, un qualcosa che il paziente fa o non fa e che lo danneggia. A questo punto sta al paziente scegliere se prendersi o no responsabilità della sua salute, e sostituire l'abitudine dannosa con una positiva. A volte si potrà rilevare la presenza di un'intolleranza alimentare: la temporanea sospensione dell'alimento non ha niente a che fare con l'omeopatia in se, ma senza dubbio facilita i meccanismi di guarigione.
Si trova spesso scritto di astenersi durante la cura da cose come aglio, cipolla, basilico, ecc. Molto è in realtà 'mitologia omeopatica' senza fondamento: l'importante è che nel momento di assunzione del rimedio non vi siano interferenze con odori, sapori e aromi. Molto più importante invece è l'evitare il contatto con sostanze chimiche di sintesi, che inevitabilmente bloccano o attenuano l'azione del rimedio.
Chi fuma non per questo deve rinunciare a curarsi con l'omeopatia: basta che almeno in prossimità dell'assunzione dei rimedi eviti di fumare (se poi smette del tutto, tanto meglio).

Posso prendere altri farmaci durante la cura omeopatica?

Durante il periodo di cura è bene evitare l'assunzione di qualunque prodotto farmaceutico convenzionale (salvo diversa indicazione del medico), poichè questi possono inibire almeno in parte l'azione del rimedio omeopatico.
Per lo stesso motivo sospendere anche l’uso di prodotti cosmetici medicati, pomate, unguenti, lozioni, inalanti, ecc., in attesa del parere del medico.
Si tenga ben presente che i farmaci convenzionali possono inficiare l'efficacia della cura omeopatica.
Invece i medicinali omeopatici non interferiscono con i farmaci convenzionali: quindi chi si cura con l'omeopatia può decidere in qualsiasi momento di sospendere la terapia omeopatica per ricorrere alle terapie convenzionali. La cura omeopatica in questo caso perderebbe però gran parte della sua efficacia.
In alcuni casi di emergenza potrà rendersi necessario il ricorso a farmaci salvavita (cortisone, antibiotico, ecc.), ma solo e soltanto quando la situazione comporta effettivamente pericolo immediato e non sia disponibile altra soluzione. Si tratta di casi eccezionali, mentre la stragrande maggioranza dei casi viene brillantemente risolta con l'omeopatia o altri rimedi naturali.
Il paziente dovrebbe decidere in che modo curarsi: se vuole seguire una strada naturale o chimica. Non si può stare su tutti e due i binari. Meglio lasciar perdere l'omeopatia piuttosto che seguire approcci ibridi (anche se di moda).
Vi sono però situazioni in cui non è possibile sospendere di colpo i farmaci: pazienti che da anni assumono cronicamente farmaci di mantenimento (antipertensivi, cardiotonici, antidiabetici, psicofarmaci) possono iniziare la cura e contemporaneamente continuare ad assumere i vecchi farmaci, riducendone progressivamente le dosi fino alla completa eliminazione, secondo le modalità che il medico riterrà opportune.

Se in farmacia non è disponibile la potenza prescritta, posso prendere quello che c'è?

Quando il medico sceglie per un paziente un certo rimedio, sceglie anche la sua potenza più indicata, cioé la diluizione del farmaco che maggiormente è in grado di suscitare la risposta dell’organismo. Quindi la potenza non è affidata al caso, ma è frutto di un ragionamento clinico. Il farmacista esperto non cambia di testa sua la prescrizione secondo le disponibilità di magazzino, ma invita il paziente ad attendere o a chiedere chiarimenti al medico.

I rimedi omeopatici hanno una scadenza?

Per legge la scadenza è fissata a cinque anni, anche se comunque, se ben conservato, il rimedio omeopatico ha teoricamente una scadenza indefinita. Le Tinture Madri invece, una volta aperte, scadono dopo circa sei mesi.



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view post Posted on 14/10/2014, 19:07
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Se durante la cura prendo un'influenza o soffro di qualche disturbo posso prendere qualche farmaco?

Visto che già si sta curando omeopaticamente, le conviene utilizzare anche per questi casi un rimedio omeopatico, senza necessità di ricorrere ai soliti farmaci. Questi potrebbero infatti bloccare la guarigione in corso, rendendo necessarie poi altre cure per 'sbloccarla'.
Quindi, innanzitutto, resistete alla tentazione di prendere subito farmaci (omeopatici o allopatici che siano) senza aver consultato il vostro medico. Ripeto, non assumete farmaci di vostra iniziativa; informate piuttosto il medico della vostra indisposizione.
Prima di consultare il medico, è preferibile aver già preso nota dei sintomi così come vengono avvertiti o presentati, facendo particolare attenzione alle modalità d'insorgenza del disturbo, alle sue caratteristiche, alle modalità di aggravamento e miglioramento, al grado di sete, di sudorazione, all'aspetto della lingua, alla temperatura, all'alvo, alla diuresi, allo stato emotivo, e a tutto quanto risulti nuovo ed insolito nello stato di malattia.
Mantenete a portata di mano l'elenco con i rimedi disponibili in casa, e sappiate riferire il nome e la potenza dell'ultimo rimedio assunto.

Se a mio figlio sale la febbre, come devo comportarmi?

Niente paura. La febbre non è una malattia ma solo la risposta difensiva dell'organismo nei confronti dell'agente patogeno. L'omeopatia permette di eliminare la febbre perché va alla radice del problema, allo squilibrio primario, e la temperatura quindi calerà perché non ce n'è più bisogno e non perché l'abbiamo soppressa chimicamente.
In pratica, in attesa del medico, bisogna osservare bene il bambino e raccogliere quanto c'è di nuovo nel suo attuale stato (sete, sudorazione, ecc.), così da permettere al medico di scegliere il rimedio 'su misura' del piccolo paziente e sulla condizione del momento. Il medicinale omeopatico ben scelto indurrà una rapida risposta di guarigione, che non vuol dire necessariamente brusco calo della temperatura (ricordiamo che la febbre è il primo... antibiotico naturale): il bambino si sentirà subito meglio e spesso nel giro di una nottata non avvertirà più alcun disturbo.

È vero che può esserci un 'aggravamento' iniziale dei sintomi?


Chiariamo innanzitutto che la cura omeopatica non comporta alcun 'aggravamento', né effetto collaterale di alcun genere. Piuttosto può succedere a volte che la guarigione dell'organismo comporti una iniziale eliminazione di tossine, il che può avvenire tramite una diarrea, o una minzione più frequente, o una sudorazione abbondante, o una febbre. A volte i primi giorni ci si potrà sentire più stanchi, o più nervosi, più sonnolenti o più insonni; qualche dolore può accentuarsi; qualche vecchio sintomo dimenticato può fare ricomparsa. Sono tutti fenomeni passeggeri, segno di una buona reazione dell'organismo e dell'avviata guarigione (e della buona scelta del rimedio). Tale fase di disintossicazione è estremamente benefica, e va rispettata senza ricorrere a farmaci sintomatici.

Dove posso reperire i medicinali omeopatici?

Nelle Farmacie e Parafarmacie. Tutte le farmacie possono distribuire rimedi omeopatici (non esistono infatti 'farmacie omeopatiche'), anche se non tutte sono ancora pienamente attrezzate per la distribuzione; a volte può capitare che il rimedio prescritto manchi e che occorra ordinarlo (la consegna in genere è in giornata).

Come posso somministrarli ai bambini piccoli?

Se il piccolo è in grado di trattenere per un po’ i granuli in bocca, allora basta lasciar cadere tre granuli sulla lingua, lasciando che il bambino li succhi. Se li mastica, li inghiotte o li sputa, non fa niente: l’importante è che sia avvenuto il contatto con la mucosa della bocca.
Se invece il bambino è molto piccolo (lattante, per esempio) allora conviene usare il biberon, in questo modo:
1. Riempite per tre quarti il biberon di acqua minerale non gasata, leggermente tiepida.
2. Versate 10 granuli nell’acqua, chiudete con la tettarella, e attendete che si sciolgano un po’.
3. Quindi scuotete energicamente il biberon sul tavolo per una decina di volte, e somministrate un sorso al piccolo, con la frequenza prescritta dal medico. Ricordatevi di scuotere sempre il biberon prima di ogni somministrazione.
Il biberon deve essere assolutamente pulito, meglio se sottoposto a bollitura o a vapore (evitare i disinfettanti chimici).

Ma se devo andare dal dentista come devo regolarmi

Il trattamento omeopatico non esclude affatto gli interventi odontoiatrici. Anzi, un numero sempre maggiore di colleghi odontoiatri preferisce ricorrere all’omeopatia anziché ai soliti antibiotici, antiinfiammatori, ecc., poiché si rendono conto che in tal modo le complicazioni sono molto più rare e il paziente tollera molto meglio ogni tipo di intervento. L'anestesia può essere praticata durante cure omeopatiche.
Comunque, nell'eventualità di estrazioni dentarie od altro, informate il medico omeopatico, che saprà consigliarvi la terapia di supporto del caso.

Mio figlio è in cura omeopatica; posso vaccinarlo?

Le vaccinazioni possono essere effettuate durante il trattamento omeopatico. Tenete presente però che la vaccinazione è una pratica non priva di rischi, che vanno tenuti presenti nel caso di patologie importanti che potrebbero aggravarsi.
L'omeopatia permette inoltre di curare i danni a breve e lungo termine prodotti dalle vaccinazioni, e di prevenirne almeno in parte le complicanze.

L’omeopatia esclude forse gli interventi chirurgici?


Assolutamente no. La Chirurgia, quando realmente indicata, è indispensabile e insostituibile. Quando i problemi che affliggono un paziente sono per esempio di natura meccanica o tali da non consentire alcun intervento medico, la chirurgia è lecita e doverosa. È compito piuttosto della Medicina fare in modo che il paziente non debba mai capitare sotto le mani del chirurgo!
Inoltre proprio in campo chirurgico l’omeopatia ci offre risultati indiscutibili: i pazienti trattati e preparati omeopaticamente affrontano meglio l’intervento rispetto ai pazienti trattati con i metodi convenzionali, con più brevi degenze, minor numero di complicazioni, più rapida ripresa delle normali funzioni. Il decorso post-operatorio, assistito omeopaticamente, è improntato al pieno e veloce recupero della salute.


Succede spesso che quando mio figlio decide di ammalarsi le farmacie siano chiuse o il rimedio prescritto non sia immediatamente disponibile. Può fare una lista dei rimedi più comuni da tenere in casa per ogni evenienza?
Certamente. Tenendo comunque presente che qualunque altro rimedio potrebbe rivelarsi necessario al momento, ecco una generica configurazione "minima" di farmacia domestica (valida anche in viaggio):

Aconitum Napellus 6CH
Antimonium Crudum 6CH
Antimonium Tartaricum 6CH
Apis 6CH
Arnica Montana 200K
Arsenicum Album 6CH
Belladonna 6CH
Bryonia Alba 6CH
Cantharis 6CH
Chamomilla 30CH
Colocynthis 30CH
Eupatorium Perfoliatum 6CH
Gelsemium Sempervirens 6CH
Hepar Sulphur 6CH
Ignatia Amara 30CH
Ipeca 6CH
Magnesium Phosphoricum 30CH
Mercurius Solubilis 6CH
Nux Vomica 6CH
Pulsatilla 6CH
Rhus Toxicodendron 6CH
Sulphur 6CH
Calendula Tintura Madre
Arnica Pomata
Eau de Philae

Posso procurarmi un manuale e scegliere da me la cura di volta in volta?


Il fatto che l’Omeopatia sia una medicina 'dolce' non comporta automaticamente che sia facile da praticare. Occorrono anni di preparazione per riuscire a capire che tipo di paziente si ha di fronte e di cosa realmente egli abbia bisogno per guarire, e niente di tutto questo si potrà trovare sui tanti manualetti che invitano al fai-da-te omeopatico. Anche in una situazione acuta (erroneamente ritenuta più semplice) non si può prescindere da tutta una serie di considerazioni che inevitabilmente sfuggono al profano. Nonostante quanto appena detto, può essere comunque utile leggersi un manualetto di questi, sia perché si prende confidenza con il ragionamento che sta dietro la scelta di un rimedio, e quindi con l'osservazione dei sintomi, sia perché non sempre il medico è reperibile in una situazione di urgenza: in questo caso, in attesa del medico o di soccorsi, un rimedio tempestivamente somministrato può essere di vitale importanza.


Sono allergico ai comuni farmaci. Posso assumere i medicinali omeopatici?


Senz'altro. Per almeno due motivi. Primo: i medicinali omeopatici non contengono sostanze allo stato ponderale, cioé sono diluiti a tal punto che nel prodotto finale non esiste praticamente più alcuna molecola della sostanza di partenza. Tale estrema diluizione garantisce la totale innocuità e la assoluta sicurezza, anche per gli allergici. Secondo: proprio la medicina omeopatica è ottimamente indicata per risolvere la sua allergia, sia disintossicando l'organismo dalle tossine farmacologiche, sia ripristinando la sua normale risposta immunologica
 
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view post Posted on 21/10/2014, 14:21
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ALCUNI CONSIGLI SU COME CURARE CON L OMEOPATIA DEI DISTURBI CHE SPESSO CI ACCOMPAGNANO DURANTE LE NOSTRE GIORNATE AUTUNNALI

[color=purple][size=7]CISTITE


L’omeopatia offre molte soluzioni per questo disturbo intervenendo efficacemente sulla cistite sia nella sua forma acuta che in quella cronica. Nonostante i sintomi siano sempre gli stessi anche in pazienti molto diversi, ogni rimedio presenta delle sfumature nel quadro sintomatologico che, anche se apparentemente poco significative, permettono una maggiore precisione nella scelta del rimedio costituzionale.

Come terapia di base è utile assumere giornalmente Berberis 5 CH che ha un’azione drenante e viene utilizzato per tutti i disturbi dell’apparato urinario. Il rimedio, oltre ai sintomi tipici della cistite, presenta dolori colici, a fitte, acuti e improvvisi che si irradiano alle cosce, all’uretra e migrano in altre sedi del corpo.

Arsenicum album si utilizza quando il sintomo principale con cui si manifesta la cistite è il bruciore. La minzione dolorosa e bruciante è accompagnata da ematuria. Il paziente è prostrato, molto debole, irrequieto. I sintomi peggiorano con il freddo e migliorano con il calore e le applicazioni calde.

Il bruciore associato a dolore è presente anche in Cantharis. Questo rimedio ha tenesmo costante con crampi e grande difficoltà ad urinare. Il bruciore severo che accompagna la minzione è descritto dal paziente come “acqua bollente”. Le urine sono scarse e scure ed è presente ematuria con coaguli di sangue. Lo stimolo è costante e si ripresenta subito dopo la minzione di urine scarse con gocciolamento ed emissione involontaria. I sintomi peggiorano con l’assunzione di sostanze stimolanti (tè, caffè) e con la palpazione, mentre migliorano stando seduti e con le applicazioni calde. Spesso la cistite di questo rimedio si associa ad eccitazione sessuale ed aumento del desiderio che, se soddisfatto, sembra arrecare momentaneamente sollievo al dolore.

Mercurius corrosivus è il rimedio d’elezione nei casi di cistite caratterizzata da forte desiderio di urinare che non si placa svuotando la vescica. Le urine sono scarse, torbide, albuminose, brucianti e sanguinolente. Il soggetto soffre di forte tenesmo vescicale accompagnato da bruciore come quello di Cantharis. I due rimedi, infatti, vengono spesso prescritti insieme alternandoli nella fase acuta. Tutti i sintomi peggiorano la notte e con il contatto.

Nux vomica viene prescritta ai soggetti nervosi, irritabili, agitati, iperattivi, sempre impegnati che spesso trattengono l’urina per mancanza di tempo. Il soggetto ha un costante ed impellente bisogno di minzione ma l’urina esce in piccole quantità. Questa forma di cistite è accompagnata da dolori lombari e renali e spesso insorge dopo sforzi fisici. Il rimedio è stitico, abusa di cibo, alcol, farmaci e sostanze stimolanti. I disturbi migliorano con il calore, con le bevande e le applicazioni calde.

Esiste una forma di cistite chiamata “da luna di miele” che esordisce con il primo rapporto sessuale e ricorre frequentemente dopo il coito. Anche una prolungata astinenza sessuale può scatenare il sintomo. Il rimedio d’elezione per questa forma di cistite che colpisce principalmente le giovani donne è Staphysagria. Caratteristica del rimedio è una tipica irritabilità della vescica con senso di pressione ed ipersensibilità dei genitali al contatto. Il bruciore, presente anche in questo caso, termina dopo aver urinato e si ripresenta negli intervalli tra una minzione e l’altra. Il disturbo può essere scatenato anche da esami endoscopici e dall’uso della spirale. Staphysagria tende a reprimere le emozioni e a somatizzare. I sintomi sono spesso scatenati da indignazione, mortificazioni, dispiaceri e inquietudini trattenute.


Sarsaparilla si usa quando la cistite procura un dolore intollerabile che compare alla fine della minzione e anche successivamente. Il paziente è costretto a stare in piedi per il forte dolore durante l’emissione di urina che fuoriesce in piccole quantità, è chiara e contiene sedimenti sabbiosi.

Equisetum si prescrive per le cistiti croniche recidivanti che presentano dolore durante e dopo la minzione con bruciore e sensazione di puntura; le urine sono abbondanti e chiare. Il paziente avverte un forte senso di pesantezza e pienezza che non migliora con la minzione. Il rimedio ha un’elevata sensibilità vescicale diffusa e a volte lamenta un dolore sordo nella regione renale, soprattutto nella parte destra. I sintomi peggiorano con la pressione sulla vescica e con il movimento.

Chimaphila umbellata ha un’azione elettiva sulle infezioni urinarie croniche, in particolare sulla prostata. Il bisogno di urinare è costante ma la minzione inizia con difficoltà e procura dolori brucianti e fitte all’uretra. Il soggetto riesce ad urinare solo in posizione eretta, con le gambe allargate e il corpo piegato in avanti. Le urine sono scarse, torbide, scure, maleodoranti, con tracce di muco denso e sangue. Quando il paziente si siede avverte un forte gonfiore, come se avesse una palla nel perineo (la regione muscolare situata tra l’ano e gli organi genitali). Il bisogno di urinare è costante, soprattutto di notte. I sintomi peggiorano con il freddo e sedendosi su una superficie fredda.

Sarà il medico curante a stabilire la potenza più adatta per il rimedio scelto e la posologia verrà modulata in base alla specifica tipologia dei sintomi. Le potenze più utilizzate sono quelle basse (5 CH, 7 CH, 9 CH), soprattutto nella fase acuta del disturbo.

IPERTENSIONE


In una prospettiva omeopatica, l’ ipertensione è una patologia cronica e insidiosa, che evidenzia un’alterazione profonda della forza vitale che sostiene l’uomo: per trovare il rimedio che fa per te, è quindi importante valutare la complessità del tuo modo di essere, sia sul versante fisico, sia su quello psichico.

Baryta carbonica se sei un tipo “lento”

La tua caratteristica principale è la lentezza: sei rallentato nei movimenti, e nelle cose “di testa” tendi alla riflessione e a ponderare con calma ogni aspetto di un problema. I disturbi in cui più facilmente incorri sono: palpitazioni e cefalea che peggiora col caldo, mentre tutti gli altri sintomi di cui puoi soffrire si aggravano col freddo.

Argentum nitricum se soffri di “ansia da anticipazione”

Nell’imminenza di qualsiasi evento che necessiti di un minimo di concentrazione, sei facile preda dell’ansia: prima di un viaggio, di un colloquio importante, di un incontro cui tieni. In questi casi diventi irritabile, ti sembra che il tempo non passi mai e perdi le staffe per un nonnulla. Quando poi l’evento accade, riprendi la calma, come per incanto. I sintomi di cui soffri sono gli stessi di Baryta, con la differenza che peggiorano col caldo. Altra caratteristica: il desiderio compulsivo di dolci e caramelle.

Belladonna se sei “sanguigno”

Amabile, esuberante, con la stoffa del leader, spesso tendi a strafare. Misura e sobrietà non fanno per te; anche quando ti ammali, ti succede di colpo, con sintomi forti (febbre alta, spossatezza infinita…) che, toccato il loro livello massimo, rapidamente scompaiono. Quando stai male ti metti a riposo, cercando di stare al caldo ed evitando rumori, luci, movimento, tutto ciò che ricerchi quando sei in forma.

Sulphur: se hai una fantasia inesauribile

Come il tipo Belladonna, sei impulsivo e passionale, ma non tolleri qualsiasi forma di calore. L’alta temperatura infatti, peggiora tutti i tuoi disturbi, che migliorano se stai sdraiato. Nel caso dell’ ipertensione vampate calde al viso, sudorazione profusa, capogiri, palpitazioni e nausea. Unica eccezione è il cibo: quando stai male lo desideri bollente.

Aconitum per le crisi improvvise

Aconitum è il rimedio omeopatico adatto in caso di un’e-splosione improvvisa del disturbo. I sintomi della crisi in tali situazioni si preannunciano così: cefalea con un senso di pressione esterno, vertigini se si muove il capo, polso pieno e duro, palpitazioni. Il tutto associato ad ansia, paura di morire, che portano il soggetto a muoversi senza sosta. Aconitum è particolarmente utile quando la crisi avviene dopo il tramonto o in una stanza calda. Si assume alla 5 CH, nella dose di tre granuli ogni ora, diradando gradualmente la somministrazione allo scemare della crisi.

Le dosi: tranne aconitun, questi rimedi omeopatici si prendono in granuli, un tubo monodose alla 30 CH, tre volte alla settimana.

In ogni caso è buona norma consultare sempre un medico omeopata prima di cominciare il trattamento.



RAFFREDDORE

Omeopatia per i primi sintomi
Per una fase d’esordio del raffreddore, caratterizzata da starnuti forti, lacrimazione e irritazione della faringe, è consigliabile l’assunzione di Sticta polmonaria 7 CH, oppure Aconitum napellus 30CH, più specifico per un inizio improvviso, come spesso accade dopo un raffreddamento o uno sbalzo termico significativo. Sempre per una fase iniziale dell’infiammazione anche la Nux vomica è un rimedio efficace nel primo stadio di un raffreddamento: il naso è chiuso, specialmente di notte, compare secrezione durante il giorno, si manifesta dolore frontale e la gola è irritata. Se il paziente riporta brividi improvvisi e febbre, a maggior ragione si consiglia Nux vomica 7 CH, 5 granuli per 3-4 volte al giorno.


Congestione nasale e rischio sinusite
Il naso lacrima molto? Si può assumere Allium cepa 5 CH (in caso di rinorrea acquosa), oppure 5 granuli per 3 volte al giorno di Kalium muriaticum 7 CH, soprattutto se la secrezione è vischiosa. In caso di secrezioni nasali intense e sensazione di pressione in corrispondenza dei seni paranasali, con dolori alla radice del naso, si prescrive Kalium bichromicum 30CH: rimedio efficace per evitare che questo tipo di raffreddore si evolva in sinusite



IN CONTINUO AGGIORNAMENTO.......

Edited by aurora663 - 21/10/2014, 15:39
 
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tosse

L’omeopatia ha un ruolo nella cura delle tipiche malattie da raffreddamento invernali. I rimedi sono tantissimi, vediamone alcuni dei più comuni.

Per scegliere il rimedio più appropriato bisogna prestare attenzione alle caratteristiche dell’affezione. Per esempio: c’è dolore, prurito, bruciore, sensazione di secchezza? Dove? I sintomi peggiorano con il caldo e il freddo?

Bryonia alba
Quando è presente tosse secca che provoca dolore, soprattutto al petto. La persona colpita cerca di restare immobile per non peggiorare la situazione, si tiene il petto o la testa, trattiene il respiro. Ricerca la posizione seduta. Vuole restare da solo, non ama parlare. Si prova una sensazione si secchezza e aridità delle mucose che spinge a cercare acqua fresca.
3 granuli 5CH ogni 2 ore*

Rumex crispus
Il problema inizia con ostruzione nasale e mal di gola. Spesso è presente prurito che coinvolge anche la gola. Ci sono starnuti. Il naso cola abbondantemente. Il freddo peggiora la situazione: se la persona cerca di coprirsi la bocca (magari con un lenzuolo) per evitare di sentire l’aria fresca, è probabile che il rimedio sia proprio Rumex. Rimedio indicato nei soggetti in genere molto freddolosi.
3 granuli 5CH ogni 2 ore*

Spongia tosta
Naso, lingua e gola secchi e dolenti. Tosse dolorosa, anche con emissioni di sibili. Si aggrava parlando e mangiando cibi dolci. La tosse peggiora respirando aria calda ma migliora con bevande e cibi caldi.
3 granuli 5CH ogni 2 ore*


influenza


Uno dei rimedi più utilizzati è Eupatorium perfoliatum. Si può somministrare quando compare febbre (non superiore a 38 gradi), dolori ossei, nausea, brividi (soprattutto dopo aver bevuto). Altri rimedi omeopatici per l’influenza sono Phosphorus, Dulcamara, Nux Vomica, Thus toxicodendron.
3 granuli 5CH ogni 2 ore


mal di gola


L’omeopatia propone alcuni rimedi per la faringite acuta o mal di gola. Vediamo quelli di più comune impiego (e come utilizzarli).

Questi rimedi coprono la maggior parte dei casi di faringite acuta, non tutti. Una prescrizione profonda, più centrata, richiede un consulto medico. In ogni caso ecco alcuni dei rimedi più utilizzati.

Belladonna
Quando la gola è arrossata e proviamo una sensazione di secchezza. Fa male, a volte anche al collo. Fatichiamo a deglutire. A volte c’è anche qualche linea di febbre e si suda. Se la febbre non passa rapidamente, aumenta, o subentra la tosse è sempre opportuno vedere un medico. Ricordiamo che Belladonna omeopatica è il rimedio tipico degli “sfoghi”, possono essere improvvisi mal di gola, otiti, raffreddori, congiuntiviti, ma anche le malattie esantematiche dei bambini. Le persone che rispondono bene al rimedio sono quelle che si “raffreddano” facilmente.

Phytolacca (nell'immagine)
Come Belladonna ma in più sentiamo che le tonsille sono ingrossate. Il dolore si irradia fino alle orecchie. Può esserci anche raucedine e raffreddore.

Mercurius solubilis
Anche qui la gola è arrossata e possono vedersi puntini bianchi sulle tonsille. L’alito non è propriamente profumato…questo rimedio è utile soprattutto nelle donne mercuriali, tipicamente freddolose e sensibili ai cambi di temperatura (come lo è il Mercurio). Spesso queste persone soffrono di reumatismi e di infiammazioni delle vie respiratorie.

Le dosi per ciascuno dei tre rimedi: 5 granuli 7CH ogni 2-8 ore (a seconda dell’intensità del sintomo)

Insieme alla terapia omeopatica possiamo anche fare un gargarismo.

Usiamo la tintura madre della Phytolacca, cui si può aggiungere quella di Calendula. Basta aggiungere in un bicchiere di acqua calda 20 gocce per ciascuno dei due preparati. Bere a piccoli sorsi, facendo arrivare in gola, tenendolo per qualche secondo, e poi emettere.


otite adulto e bambino

La medicina omeopatica è di grande aiuto nella cura delle otiti, in particolare nell’otite media che è la più comune.

Aconitum napellus si usa nelle otiti acute e improvvise che compaiono dopo un colpo di freddo. Il dolore è acuto, bruciante, a “spillo” e si presenta principalmente di notte e spesso quando il paziente si trova in un luogo caldo. L’orecchio infiammato diventa rosso, a volte compaiono febbre alta e sete intensa. I sintomi sono accompagnati da forte stato ansioso. La personalità Aconitum è forte, attiva, soggetta a violenti scoppi di collera. Soffre spesso di vertigini con sensazione di ondeggiamento.

Arsenicum album è il rimedio adatto per le otalgie, le otiti catarrali (infiammazione dell’orecchio medio con presenza di muco) con dolori forti e brucianti (il bruciore è il sintomo chiave del rimedio) che si aggravano di notte. I disturbi sono accompagnati da agitazione, ansia, irrequietezza motoria soprattutto nel bambino e in presenza di febbre. Tutti i disturbi peggiorano con il freddo e con lo sforzo fisico mentre migliorano con il caldo e le applicazioni calde. Arsenicum è maniaco della pulizia e dell’ordine. Ha molte paure: delle malattie, della povertà, dei ladri, di rimanere solo. È dipendente dagli altri e ha un costante bisogno di essere rassicurato.

Un altro rimedio usato per l’otite che colpisce i bambini piccoli è Chamomilla. In questo caso l’otalgia è spesso legata ai disturbi della dentizione. Il lato colpito dal dolore diventa caldo e arrossato. Il dolore è intenso e intollerabile, soprattutto nei bambini che non riescono a sopportarlo, quelli collerici e irritabili che si calmano solo quando vengono cullati. L’otalgia peggiora con il caldo e migliora con il freddo.

Quando l’otite infiamma anche la tuba di Eustachio che collega l’orecchio medio al nasofaringe è molto efficace Mercurius solubilis. Il dolore acuto e pungente si irradia a tutta la zona che corrisponde al lato dell’orecchio infiammato. I sintomi tipici dell’otite di Mercurius sono otorrea abbondante giallo-verdastra accompagnata da febbre, brividi, scialorrea (salivazione intensa con fuoriuscita involontaria). La faringe e le tonsille si infiammano, le feci sono verdastre e sanguinolente. Il paziente è debole, irritabile, soffre di vuoti di memoria. Il rimedio è adatto anche per le otiti croniche con catarro tubarico, soprattutto quelle conseguenti ad influenze, raffreddori e tonsilliti che lasciano la sensazione di orecchie chiuse anche per molti giorni. Un aspetto che viene considerato spesso, tra i criteri per la scelta del rimedio più adatto, è la lateralità, cioè una maggiore e più frequente incidenza dei sintomi su un lato del corpo



gastrite

Per le gastriti acute risultano utili due importanti rimedi:

Aconitum napellus: questo rimedio si usa nelle gastriti causate dal freddo o dall’ingestione di bevande fredde ma anche conseguenti ad un forte spavento. In questi casi il dolore gastrico è lancinante, l’addome è dolorante e sensibile al tatto. A livello mentale è presente una forte agitazione, panico e paura della morte.

Bryonia: è utile nella gastrite “da freddo” accompagnata da febbre, brividi, sete incessante. Frequente è la sensazione di pressione gastrica dopo i pasti. Il paziente è molto irritabile, vuole rimanere solo. È taciturno e adirato.Tutti i sintomi peggiorano al minimo movimento e dopo aver mangiato alcuni alimenti (piselli, cavoli, fagioli pane).

Per tutti i rimedi sono indicate le diluizioni più basse (5-9 CH) per la fase acuta e più alte (30 CH) per la fase cronica. Questa distinzione però non può essere applicata rigidamente perché in entrambe le forme possono essere presenti sintomi acuti e cronici. Non è la diluizione che stabilisce l’efficacia terapeutica bensì la scelta mirata del rimedio più adatto per quello specifico paziente.

mal di testa


Arsenicum album. In omeopatia si consiglia quandio il dolore compare in un momento di forte tensione o stress o a seguito di un litigio. La tendenza a raccogliere la rabbia "in testa" è la peculiarità di questo rimedio che interviene quando la cefalea è sempre scatenata da un fatto preciso. Dose: 3 granuli (alla 15 CH) 3 volte al dì, fino a miglioramento.

- Kalmia latifolia. Combatte quel mal di testa che parte dal collo, prosegue verso la nuca, fino al centro della testa. La sintomatologia solitamente compare di mattina e termina di sera, intensificandosi nelle ore attorno a mezzogiorno. Il disturbo peggiora con la luce, portando spesso confusione mentale e vertigini. Dose: 3 granuli (alla 15 CH), 2 volte al dì, fino a miglioramento.

- Belladonna. Se la cefalea arriva in forma forte, violenta, pulsante, di solito frontale e con ipersensibilità al cuoio capelluto (tanto che il soggetto ha difficoltà a pettinarsi), Belladonna è la soluzione ideale. I dolori sono pungenti come se ci fossero dei chiodi puntati in testa, peggiorano all'aria aperta e al rumore, ma soprattutto al contatto. Dosi. 3 granuli (7 CH), tre volte al giorno, nel periodo in cui gli attacchi si fanno sentire di più.

- Spigelia. La cefalea ci colpisce senza preavviso e si concentra in un punto per poi "scendere" e irradiarsi nella zona circostante; è la cosiddetta cefalea "a grappolo" che interessa prevalentemente la zona del viso. In questo caso (soprattutto se si accusa un dolore all'occhio destro), l' omeopatia suggerisce il rimedio Spigelia per neutralizzare la crisi. Dosi: da assumere una volta durante l'attacco, alla 200 CH.


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omeopatia e impotenza sessuale

La soddisfazione sessuale è una componente essenziale del benessere. Su questo tema le autorità sanitarie mondiali hanno proposto riflessioni da oltre un trentennio. 1974, OMS: "L'individuo possiede diritti fondamentali, fra i quali il diritto alla salute sessuale, al piacere ed al poter controllare la propria attività sessuale e riproduttiva in funzione di un'etica sociale personale". 1981, International Education Council on Male Sexual Health "Le persone con disturbi della funzione sessuale hanno diritto ad un'assistenza medica idonea".

I disturbi della sessualità maschile possono essere trattati dall'omeopata, di concerto con l'urologo, il sessuologo o lo psichiatra (terapia di coppia o personale). La sdrammatizzazione di questi disturbi passa attraverso il dialogo, la fiducia, un esame clinico completo per scoprire e trattare tutte le patologie associate. In un certo numero di casi l'omeopatia permette di riprendere un'attività sessuale soddisfacente. Polimorfi sono i disturbi sessuali maschili: disturbi dell'eiaculazione, anorgasmia, perdita del desiderio, disfunzioni erettili. La disfunzione erettile (9 casi su 10) è dunque la più frequente delle patologie, si ritiene interessi un uomo su tre dopo i 40 anni. Occorre rendere interessante la vita amorosa, stemperare conflitti a volte ineluttabili, uscire da sentieri battuti. Ricominciare ad amare attraverso i desideri dell'altro, con un piacere condiviso. Anche per l'impotenza sessuale si può indagare la possibilità di ricorrere a rimedi omeopatici, prima di ricorrere al Sildenafil (Viagra) piuttosto che al Tadalafil (Cialis). Le cause psichiche dei disturbi sono molteplici: ansia, stress, introversione, depressione, perdita di fiducia in se stessi, routine.

Le cause fisiche: diabete, ipertensione cronica, andropausa, malattie cardiovascolari, insufficienza respiratoria, malattie prostatiche, obesità, lombo sciatalgie, patologie cancerose, ipercolesterolemia, tabagismo grave, alcolismo, sedentarietà. I medicinali omeopatici possono agire in molte di queste situazioni, stimolando la vis medicatrix naturae e ristabilendo l'equilibrio globale dell'individuo, funzioni sessuali comprese. Ogni medicinale omeopatico, se attentamente prescritto seguendo la similitudine, può dare risultati inaspettati, prima di ricorrere alle molecole chimiche. Fra i principali rimedi della diminuzione della libido: Agnus castus, Baryta carbonica, Graphites, Lycopodium, Silicea. In caso di stress o ansia: Pulsatilla, Conium, Platina, Gelsemium, Argentum nitricum. Nei disturbi dell'erezione: Sepia, Sulphur, Iodum, Calcarea carbonica, Caladium, Psorinum, Medhorrinum, Nux moschata, Selenium, Phosphoricum acidum.

omeopatia contro l eiaculazione precoce


L’eiaculazione precoce non è una malattia, ma un disturbo che si colloca prevalentemente nell’area psicologica, quando ovviamente siano state escluse concause organiche. La difficoltà dell’esprimersi riguardo a questo problema sta sicuramente nella sua delicatezza: spesso l’uomo che che soffre di eiaculazione precoce prova vergogna e senso di fragilità nei confronti della partner. Il nocciolo della questione è proprio la compagna, infatti colui che soffre di questo disturbo in primis pensa ad un giudizio di valore da parte della propria partner. E’ facile cadere in un circolo vizioso dove più l’uomo cerca di controllare il processo eiaculatorio e maggiore sarà il peso che la mente attribuirà al valore della “prestazione”.

L’omeopatia invece consiglia Conium Maculatum 9Ch, la cosiddetta cicoria maggiore, da prendersi nella dose di 5 granuli mattino e sera lontano dai pasti; è indicato anche il Selenium 9Ch da prendersi nella dose di 2-3 granuli tre volte al giorno sempre lontano dai pasti per venti giorni al mese.




Le piante della libido


Ci sono piante come Muca muca, muira puama e rodiola che agiscono sul sistema nervoso, aumentando la frequenza cardiaca e la pressione del sangue, stimolando perciò la libido. In particolare la mucuna è stata usata per ritardare l'eiaculazione precoce, la manca per aumentare gli spermatozoi e la rodiola per calmare gli stati d'ansia, grazie alla sua capacità di aumentare i livelli di serotonina.
Tra i rimedi naturali molto usati negli ultimi tempi c'è il Cordyceps, un fungo cinese raccolto in Tibet, che migliora le prestazioni sessuali, ma ha un prezzo piuttosto elevato.
Tutti questi rimedi naturali vanno presi in genere la mattina e poi all'occorrenza. Di solito la cura si deve svolgere in modo ciclico per due o tre mesi consecutivi, due o tre volte l'anno. Però prima di avventurarsi in pericolose cure fai da te, bisogna chiedere consiglio al proprio medico curante.

Il ginko biloba per migliorare l'erezione


Un recente studio condotto in geriatria ha evidenziato i benefici del ginko biloba; usato durante la sperimentazione come attivatore della memoria si è rivelato un ottimo rimedio contro il calo del desiderio. Il suo principio attivo, l'ossido nitrico, stimola la dilatazione dei vasi sanguigni, migliorando l'erezione, un po' come fa, chimicamente, il Viagra.


Il ginseng


Il ginseng migliora la pulsione sessuale e la qualità di ginseng rosso è usato per contrastare l'astenia maschile. Infine c'è la damiana che, grazie all'azione antidepressiva, riequilibra il tono dell'umore e sollecita i nervi che controllano la funzione degli organi sessuali.

Rimedi omeopatici


Secondo l'omeopatia per curare una malattia bisogna somministrare in piccole dosi le stesse sostanze che la provocano. In caso di astenia sessuale, ovvero la difficoltà fisica spesso di natura psicologica ad avere un rapporto, vengono usati rimedi a base di potassio e il Sepia, l'inchiostro di seppia seccato, triturato e diluito. Sembra poi che l'astenia vada di pari passo con la depressione e che l'inchiostro di seppia serva a provocare questo stato emotivo, immunizzando la persona secondo il principio della similitudine del farmaco.

Integratore di ultima generazione
Un integratore di ultima generazione, con proprietà a sostegno del benessere sessuale maschile, è quello a base di Tibulus terrestris, alga ecklonia bicyclis e biovis, elementi che, messi insieme, hanno dato ottimi risultati nei casi di astenia sessuale e di deficit erettile lieve e moderato.



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LA MENOPAUSA E L OMEOPATIA


Curare naturalmente i disturbi della menopausa è possibile con l'omeopatia, gli omeopati trattano i sintomi della menopausa attraverso il cosiddetto “rimedio costituzionale”. Il “rimedio costituzionale” è il processo mediante il quale un medico omeopatico seleziona e somministra un rimedio personale in base alla costituzione della donna, considerando inoltre la totalità dei suoi sintomi, il suo stato fisico, mentale ed emozionale. Il rimedio rafforza le difese vitali dell'organismo, ristabilisce un sano equilibrio e un generale senso di benessere
Rimedi omeopatici per i disagi della menopausa

Bellis perennis: è indicato quando una donna si sente spesso stanca ed ha un costante mal di schiena.

Cimicifuga racemosa: è indicato quando una donna è molto loquace ed inquieta. Le sue emozioni variano dalla felicità all’essere turbata, è timorosa delle malattie in generale o della morte. Presenta spesso mal di testa e una sensazione di vuoto nello stomaco.

Sanguinaria: è un rimedio indicato quando il lato destro del corpo è più dolente di quello sinistro. La donna soffre di prurito in tutto il corpo, presenta pesanti perdite vaginali, seno dolorante e mal di testa sul lato destro del capo.

Sepia: da considerare quando la donna è spossata e debole. È incline alla tristezza e dimostra indifferenza verso il suo lavoro e verso la famiglia. Si sente fredda, nonostante soffra spesso di vampate di calore. Evita i rapporti intimi perché difficili o dolorosi.


Ecco quali rimedi possono essere veramente utili ed efficaci:

Aconitum napellus: indicato per l'irrequietezza fisica e mentale, insonnia accompagnata a tosse, girarsi continuamente nel letto ed incubi. E’ utile anche per gli effetti postumi di un grande spavento.

La donna si sente ansiosa e timorosa. Si sente meglio dopo il riposo o all’aperto, ma i sintomi peggiorano di notte o quando è sdraiata sul fianco sinistro.

Arum Metallicum: indicato per la depressione accompagnata da ricorrenti pensieri di suicidio e sentimenti di non essere amata.

Belladonna: per lenire l’eccitabilità, irrequietezza e iperattività mentale. Questi sintomi migliorano al buio, nella quiete, a riposo, ed in posizione seduta. Peggiorano in presenza di luce, di rumore e di aria fredda.

Camomilla: nei casi di ipersensibilità al dolore unita ad irritabilità; altri sintomi possono essere la sonnolenza durante il giorno ed insonnia durante la serata.

I sintomi sono alleviati dal calore e dal guidare l’auto ma peggiorano con la rabbia.

Gelsemium Sempervirens: indicato per l’esaurimento e l’apprensione. I sintomi sembrano migliorare dopo la minzione, la sudorazione, il fare degli esercizi fisici e in posizione sdraiata con la testa alta. Peggiorano dopo le forti emozioni, fumo di sigaretta, o in un ambiente umido.

Ignazia Amara: per lo stress emotivo, sospiri, nervosismo, stato di dolore acuto. I sintomi sembrano migliorare con la deglutizione, mangiando ed urinando. Peggiorano invece con le forti emozioni, col fumo da tabacco e le preoccupazioni.

Lachesis Mutus: è indicato quando la donna è loquace, sospettosa, magra e lunatica. Preferisce starsene da sola e può essere particolarmente depressa al mattino. I sintomi migliorano all'aria aperta, ma peggiorano durante e dopo il sonno, nel calore ed alla luce del sole.

Nux Vomica: indicato per irritabilità, rabbia, impazienza, per eccitabilità, sensibilità ed eccessivo senso di colpa. I sintomi migliorano dopo le reazioni emotive violente, ma peggiorano al mattino presto, quando si è esposte alle correnti d’aria, dopo l’uso di alcolici e di caffé.

Passiflora Incarnata: calmante e rilassante per il sistema nervoso.

Septa: questo rimedio è indicato per la tendenza alla depressione, disinteresse verso il sesso ed irritabilità. I sintomi sembrano migliorare dopo l'esercizio fisico faticoso, incrociando le gambe e dopo il sonno. Peggiorano con il bagnarsi, se si sta’ all’aria fredda, durante i momenti di rabbia e prima del ciclo mestruale.

Stramonium: per rabbia, irritabilità e la presenza di con molti timori. I sintomi migliorano con la luce e il calore, peggiorano invece con il buio.

Viburnum Opulus: per l’eccitabilità ed il sonno inquieto. I sintomi migliorano con il riposo, i massaggi e restando all'aperto, ma peggiorano prima dei pasti, con gli spaventi, in presenza di rumori stridenti e rimanendo in una stanza chiusa.

ANSIA IN MENOPAUSA

Con la menopausa può verificarsi l’insorgere dell’ansia anche in soggetti che non l’avevano mai sperimentata prima.

Anche in questo caso i rimedi omeopatici aiutano a risolvere i piccoli e grandi conflitti interiori in maniera naturale.
A seguito i migliori:

Arsenicum album: è indicato quando la donna è fredda, inquieta ed ha timori di gravi malattie o della morte. E' polemica ed esigente. Perfino le piccole attività la spossano. I sintomi sono peggiori quando è raffreddata, durante i giorni piovosi e a tarda notte. Mentre il calore la fa sentire meglio.

Borace: è indicato quando la donna è nervosa ed infastidita da rumori improvvisi o da impreviste attività. Può soffrire di nausea da ansia eccessiva e le vampate di calore possono tenerla sveglia di notte. Il rumore, il clima mite e il movimento verso il basso possono aumentare i suoi sintomi, mentre trova beneficio con un massaggio e con l'acqua fredda.
Emozioni

Anche la sfera emozionale può essere influenzata dalla menopausa. L’omeopatia viene in aiuto all’occorrenza con facili rimedi naturali.
Di seguito i rimedi consigliati per gestire meglio le emozioni durante la menopausa:

Camomilla: per ipersensibilità al dolore, irritabilità, inconsolabilità, sonnolenza durante il giorno e insonnia durante la serata. I sintomi migliorano col calore e alla guida di un’auto mentre peggiorano quando si è arrabbiati.

Ignatia Amara: indicata per lo stress emotivo, sospiri e nervosismo. I sintomi sembrano migliorare bevendo, mangiando e con la minzione. Peggiorano con l’emotività, il fumo e le preoccupazioni.

Pulsatilla: per sbalzi d'umore, tristezza e voglia di essere consolati. Aiuta soprattutto una donna la cui natura è generalmente mutevole, con la tendenza ad essere piagnucolosa.

Stramonium: per rabbia, irritabilità e molte paure specie di notte. I sintomi migliorano con la luce e il calore, peggiorano con il buio. E’ utile anche per le vampate di calore e sudorazioni notturne.

Sepia: utile per vampate che possono provocare anche la nausea e ci si sente deboli e depressi.

Lachesis Mutus: è un altro rimedio per le vampate di calore, soprattutto se sembrano provenire dalla parte superiore della testa. I sintomi migliorano all'aria aperta e dopo le vampate, ma peggiorano prima e dopo il sonno, col calore ed alla luce del sole.

Pulsatilla: i sintomi sono più evidenti più quando si è al chiuso, in casi di emotività e sono presenti vampate tali di lasciarvi fredde.

Belladonna: utile nel caso di vampate concentrate sul viso, ci si sente irritate, inquiete e sono presenti palpitazioni.

Valeriana: aiuta nei casi di vampate accompagnate da sudorazione profusa, che sono centrate sul viso.

Ferrum Metallicum: è conosciuto per alleviare le vampate improvvise e l’esaurimento.
 
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