Le stronzate di Pulcinella

la storia maledetta di Stefania Albertani e la sua doppia identita'

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view post Posted on 14/9/2014, 08:14
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Pulcinella291 Forum

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Si era nel 2009 quando Stefania Albertani uccise la sorella maggiore a Cirimido (Como), segregandola in casa e costringendola ad assumere pesanti dosi di psicofarmaci fino a causarne la morte.
Aveva poi dato fuoco al cadavere, e qualche mese dopo aveva tentato di uccidere anche la madre nella nuova casa di Cadorago . I giudici, con una sentenza che passera' alla storia hanno deciso di riconoscerle un vizio parziale di mente perché presenta «alterazioni» in «un'area del cervello che ha la funzione» di regolare «le azioni aggressive» e, dal punto di vista genetico, ha dei fattori «significativamente associati ad un maggior rischio di comportamento impulsivo, aggressivo e violento», condannandola a soli 20 anni.
In effetti questa sentenza è scaturita non solo sulla base di accertamenti psichiatrici, ma anche di analisi neuroscientifiche e morfologiche sul cervello e sul suo patrimonio genetico. Si è trattato del primo riconoscimento in Italia, e uno dei primi al mondo, in cui le neuroscienze vengono utilizzate per vagliare l'imputabilità.
Ma cosa avvenne e perchè?
E' il 24 giugno del 2009 Maria Rosa Albertani, 39 anni, di Cirimido in provincia di Como, operaia, nubile, riservata, scomparve di casa. Lì per lì né la madre Alma Verga, 71 anni, né il padre Luigi, 70, costruttore molto noto in zona, se ne preoccuparono più di tanto: pochi giorni prima avevano ricevuto una lettera firmata a mano da Maria Rosa, ma scritta al computer, in cui la donna confessava che due anni prima aveva rubato loro 100 mila euro e perciò, tormentata dai rimorsi, intendeva andarsene il più lontano possibile a meditare sulle sue colpe. Il 14 luglio il suo corpo, carbonizzato, irriconoscibile, nascosto sotto un telo di plastica, fu ritrovato nel cortile sul retro di un edificio in via Toti 13, dove fino a pochi mesi prima avevano abitato i suoi genitori, la sorella Stefania, e il fratello Silvano. Quell’edificio era disabitato da maggio, perché, essendo nel frattempo fallita l’impresa edile di famiglia, era stato pignorato e messo all’asta.
Per il delitto dell’Albertani subito finì indagata la sorella Stefania, 26 anni, ultimogenita, cocca del padre, diplomata, a detta dei compaesani «intelligente, lucida, fredda, spigliata», finita in ospedale, qualche settimana dopo il ritrovamento del corpo carbonizzato, perché s’era imbottita di barbiturici.
Maria Rosa e Stefania da tempo non si sopportavano e litigavano di continuo perché la prima – che sin da ragazza s’era rifiutata di lavorare nell’impresa del padre preferendo un impiego al banco taglio di un calzaturificio di Lomazzo – aveva del denaro con cui intendeva comprare lo chalet dove viveva da anni in affitto con cinque amatissimi gatti e due cani. L’altra – che il 9 luglio, dopo la sua scomparsa, l’aveva denunciata ai carabinieri per il furto dei 100 mila euro di cui si parlava nella lettera ai genitori – pretendeva invece che con quei soldi comprasse all’asta la casa di famiglia.
Maria Rosa però non ne voleva sapere e allora Stefania, prima fingendosi agente immobiliare, poi fingendosi avvocato, aveva spedito numerose mail al proprietario dello chalet con lo scopo di mandare a monte l’affare della sorella.
Cosi' scatta nella sua mente malata l'idea folle . Tiene prigioniera la sorella e la riempie di barbiturici fino a causarne la morte.
Poi ne brucia il cadavere. Una donna che abita in via Toti a Cirimido e che nel maggio scorso vide Stefania, le parlò. La giovane le avrebbe detto: “Se vedi del fumo dietro la casa non si preoccupi. Sto bruciando carta straccia. Vecchi giornali”. Così quando Maria Laferita vide il fumo pensò che stesse bruciando carta straccia e vecchi giornali. Invece, dicono gli investigatori, aveva appena messo al rogo la povera Mary. Secondo la testimone “quando mi disse quelle cose era assolutamente tranquilla”. Non avrebbe tradito il benché minimo segno di emozione, tormento, paura o angoscia. Nulla di nulla. Una frase che non sarebbe stata detta a caso, sempre secondo le ricostruzioni investigative: Stefy voleva assicurarsi che la vicina non andasse a rompere propri sul ‘più bello’ dal suo punto di vista, ovviamente), mentre si godeva l’ardere del falò che bruciava carne umana. Quella testimone, fra l’altro, è la stessa donna che il giorno prima chiese l’intervento del 118 dopo aver visto Mary “seduta e piangente, abbracciata a un cuscino nel cortile della casa, in stato confusionale”.
Mary fu portata all’ospedale Sant’Anna e raggiunta poco dopo da Stefania che le avrebbe impedito di sottoporsi a visita medica. Evidentemente, dicono gli investigatori, temeva che i medici scoprissero come Mary fosse sotto effetto di pesante trattamento farmacologico.Secondo le ricostruzioni investigative a ispirare l’istinto assassino della ragazza nei confronti della sorella sarebbero stati da un lato motivi di gelosia, dall’altra economici: Mary stava per comperare uno chalet dove da tempo viveva con i suoi gatti e Stefy si sarebbe intromessa nelle trattative con false mail nel tentativo di farle arenare. Inoltre le erano stati affidati parecchi soldi per ricomperare all’asta la casa di famiglia finita all’asta dopo il fallimento della piccola ditta del padre, poi passata proprio a Stefania e al fratello. Soldi che lei invece avrebbe speso in altri modi. Ci sono poi i due tentati omicidi nei confronti dei genitori: papà Luigi e mamma Alba si salvarono per caso quando nel parcheggio della Ticosa di Como, così sostiene l’accusa, tentò di dar fuoco alla loro auto. il sette ottobre del 2009, inoltre, fu catturata dai carabinieri pochi minuti dopo aver tentato di tirare il collo alla madre cercando anche di dar fuoco al cadavere. Fino a quel momento Stefania era indagata a piede libero ma gli investigatori avevano le orecchie ben puntate sulle cimici grazie alle quali sentirono la furiosa lite fra le due donne. Stefania probabilmente convinta di aver fatto fuori la mamma già si stava apprestando ad allontanarsi da casa quando si trovò faccia a faccia con le manette.


Edited by Pulcinella291 - 23/10/2019, 13:34
 
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