| In effetti sulla morte di questo "galantuomo" vi sono delle contraddizioni.
Oltre a quanto descritto da Seb c'è anche una rivelazione di un certo Filippo Curletti, agente segreto di Cavour che ha scritto un piccolo memoriale dei suoi servigi resi al conte.
Il suo primo incarico, una volta introdotto nel ministero di Cavour, fu il rapire una ragazza da dare in pasto al conte. Egli così descrive il fatto:
La sera stessa alle ore 8, fui al ministero; un usciere, senza livrea mi introdusse in un piccolo salotto, molto semplicemente ornato; nell'istante in cui entrai, il Conte Cavour discorreva in piedi con una persona, che io non conoscevo.
Si voltò, ed accorgendosi di me: "ecco precisamente, generale "diss'egli al suo intrlocutore, " il giovine di cui le parlavo, è romagnolo, nessuno quì lo conosce". Calcò queste ultime parole in un modo singolare e si mise a sorridere.
Compresi un momento dopo questo sorriso, allorquando il generale Saint-Frond (seppi più tardi il suo nome) dopo avermi indirizzata una quantità di domande sulla mia età, sulla mia famiglia etc...etc..., mi disse ad un tratto: "sei tu capace di rapire una ragazza e di condurla questa sera a Moncalieri? Un poco stupefatto da prima ad una tale domanda, finii per rispondere di sì. "Ebbene! Vieni che te la faccio vedere" riprese il generale, e dietro queste parole noi lasciammo il ministro.
(Pag. 37 Filippo Curletti. La verità sugli uomini e sulle cose del regno d'Italia. Ediz. Tabula Fati)
Dunque il ministro aveva il vizietto di far rapire giovani fanciulle, stando a quanto scrive Curletti dalla Svizzera dove si era rifugiato per paura di essere ammazzato, e certamente all'epoca non esisteva la profilassi sessuale e da qesti episodì nasce il sospetto che Cavour morì di sifilide...e forse anche i medici o il veleno, di cui scrive Seb, fecero il resto.
Ai tempi il veleno era ancora usato per assassinare, così come si sospetta anche della morte di Ferdinando II re di Napoli, di cui un monaco si vantò di averlo avvelenato. Chissà se un giorno si conosceranno queste verità!
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