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Diplodus Sargus Meditazione metittiologa Chissà se un sarago che nuota libero nelle acque di Trentaremi ha la consapevolezza di una felicità più alta di un qualunque altro sarago che nuoti altrettanto libero in qualsivoglia mare di una qualsiasi altra parte del mondo?...
Chissà!... Probabilmente no.
La gratitudine è qualità oggettivamente rara e poco praticata fra gli uomini, lo sarà anche fra i saraghi, suoi parenti non tanto lontani.
Questo rende il Diplodus Sargus di Trentaremi un uomo?... o forse rende me che lo osservo ciaciarsi indisturbato in questo diamante liquido un pesce pelagico?... o semplicemente ci affratella come creature parimenti ingrate verso il proprio Creatore?
E se l'uomo ha l'intelletto in più rispetto al selvaggio pesce, ampiamente è compensato questo dono dalla presunzione, pernicioso veleno che a quel nuotatore è risparmiato, e lui, di sua beltà non si fa vanto.
Questi atroci dubbi mi assillano, al risveglio, e mi sfiancano più dell'esistenziale: « Nutella o marmellata, stamane a colazione? »Lucio Musto 22 ottobre 2014 --------------------------------------
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