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Giacinto e Rosa si sposarono negli anni 70 e dalla loro unione nacquero due figli che tutti chiamavamo, per ovvie ragioni, i figli dei fiori. Fu un amore folle il loro e Rosa aiuto'molto il marito anche a percorrere una carriera di successo, poichè come si dice dietro a un grand'uomo c'è sempre una grande donna, solo che spesso, Rosetta non voleva stare dietro e ogni tanto si spostava in avanti, anche per la gioia di tutti :il suo décolleté era, almeno allora, da sballo. Poi col passare degli anni le cose cominciarono a cambiare.
Giacinto che fin ad allora, oltre alla moglie, aveva visto una sola topa , Minnie di Topolino, ebbe le prime sbandate, poichè è cosa oramai risaputa che a molto uomini la figa da' al cervello,ed è quello che successe al nostro, solo che mai e poi mai poteva immaginare che anche a Rosa il cervello potesse dare alla figa. E fu cosi' che fecero, per anni, come si dice a Napoli "chi ne leva 'o quadro e chi ne leva 'o chiuovo".
La cosa piu' sensazionale che non si è mai saputo se uno sapesse dell'altro e viceversa. Mai un litigio, mai una voce grossa , tanto che i vicini si lamentavano per il troppo silenzio.
Poi qualche anno fa, volendo stare al passo coi tempi , vollero stare anche al tempo coi passi e si iscrissero ad una scuola di latino americano. Lui, ancora belloccio anche se di mezza eta'continuando a vestire come un figurino, faceva sempre un figurone, lei senza piu' decollete' da sballo ma da ballo e con qualche chiletto in piu' preso tutto sui fianchi e sul quel sedere che una volta rappresentava il suo vanto, quando cioè la maggior parte dei maschietti, le avrebbero messo volentieri il bastone fra le rotule.
Una sera, una delle tante, dopo una partita a tennis, Giacinto ci confesso', sorridendo, che aveva perso la testa per l'insegnante del corso , una mulatta brasiliana di 28 anni, uno zuccherino (cosi' disse)tutto pepe e con poco sale nella zucca . Lui che di anni ne aveva oramai 58 di sale sembrava di averne ancora e cosi' ci rassicurammo. Ci dicemmo, e che sara' mai una sbandatina, per uno che è abituato. La prendemmo con filosofia insomma, tanto che Tonino, il suo compagno del doppio a tennis , se ne torno' a casa leggendo Schopenhauer.
Ma quando meno te l'aspetti, anche se li hanno chiusi da anni, ti trovi nei casini. La carioca rimase incinta di un cariochino e questo ' per Giacinto fu un colpo terrificante. Era oramai chiaro che il nostro si era infilato sotto le coltri della bella brasiliana e non fu l'unica cosa che infilo'. Ci riuni' una sera a cena ed esordi':"Guagliu' i casini sono come la pubblicita', arrivano sempre sul piu' bello". Attimi di silenzio dove ognuno di noi penso':"oh cazzo avra' saputo che la Rosetta gli ha messo qualche corno", poi ci disse la verita' che oramai sapete anche voi, gentili lettori. Non sapevamo che fare e che dire, ci fu un lasso di tempo composto da circa 60 secondi in cui l'unico suono che si udi' fu il silenzio e il rumore di un bicchiere che un cliente maldestro aveva fatto cadere dal tavolo. Poi Tonino, per sdrammatizzare gli disse:"Embe' ci hai convocato per questo? Vuoi una spalla per piangere? Vai dal salumiere sotto casa mia , ne vende di buonissima anche se è un po' cara". È scientificamente provato che il nostro cervello in quel minuto di silenzio cerca di fotterci facendoci scoppiare a ridere, e fu proprio cosi': tutti a ridere compreso Giacinto. Fu come una liberazione , le domande si susseguirono incalzanti "e mo' il cioccolattino come ti chiamera' nonno o papa'? Sei stato sempre un fautore del WWF e mo'??(la sigla WWF stava a significare viva viva il resto non è difficile immaginare)" "E mo'" disse lui "ho deciso mollo tutto e me ne parto per il Brasile." E fu proprio cosi', dopo una settimana se ne ando'. Ed è ancora li' . Devo dire che un po' mi manca come manca a tutti quelli dell'allegra brigata che ora tanto allegra non è piu'. Giacinto era una garanzia per tutti , una sorta di nostro fiore all'uccello.Edited by Pulcinella291 - 30/10/2014, 08:22 |
