Si segnalano, estate dopo estate, sempre più invasioni di meduse sulle coste del Mediterraneo. Gli avvistamenti nei nostri mari riguardano soprattutto
due specie, la
Rhizostoma Pulmo (che può raggiungere i 50 cm di diametro) e la più piccola
Pelagia Noctiluca. Le ustioni da sfregamento con entrambe
le specie di norma non provocano gravi conseguenze (passano facilmente col calore e la stessa acqua di mare), ma possono creare disagio. L'aumento
delle meduse è dovuto alle mutate condizioni ambientali, provocate dall'attività umana. Inquinamento e pesca hanno limitato il numero dei predatori,
come tartarughe marine e tonni; e le larve dei pesci, ridotte, competono meno per il cibo. Anche il riscaldamento globale sta mutando il ciclo
riproduttivo di questi animali.