Le stronzate di Pulcinella

il coma, la pseudo morte , il nostro cervello

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 12/11/2014, 19:21
Avatar


Group:
AMMINISTRATORE
Posts:
45,041
Location:
ARMIA - Be-Be[17]

Status:


CITAZIONE (masquerade. @ 12/11/2014, 18:27) 
Non potremmo partire dall'etimologia della parola per definirla?
Soffio...

Non per definire l'anima certo, ma solo il nome che le abbiamo dato.
Esistono molte cose che hanno un nome ben preciso, ma non una definizione che ne chiarisca la natura.

Esempi?

- infinito. I matematici con l'infinito ci fanno i calcoli, in proiettiva ci disegnamo le curve, in prospettiva ci serve per i quadri... ma cosa sia l'infinito non lo sappiamo perché noi siamo costruiti nel finito

- eternità. Ci è impossibile concepire una cosa che c'è da sempre o che ci sarà oltre il tempo, perché noi siamo "del" tempo, ed il pensare ad un "prima" del Big Bang è un'astrazione che ci da allucinazione.

- anima. Eccone un'altra. Sappiamo che c'è, come sentiamo che c'è la coscienza, ma oltre che metterci un paio di alucce e disegnarla come un angioletto (o come un grillo parlante) non possiamo fare, perché il nostro cervello è costruito di cellule materiali
 
Top
view post Posted on 12/11/2014, 23:02

Sr. member

Group:
Member
Posts:
315

Status:


Il concetto di anima fa parte del vocabolario di ognuno di noi sulla terra, e ognuno ne dà la lettura semantica che discende dalla propria cultura e dal proprio orientamento scienza-religione. Come bene dice Masquerade l'etimologia ci dice che la parola viene dal greco Anemos, che significa vento; quindi il concetto originario di anima fa riferimento al soffio vitale, quello che fa di una cosa inanimata ( appunto! ) una cosa viva. Si definisce vivo, quindi, ciò che è dotato di respiro ( mi riferisco al mondo animale, ovvio ). IL concetto di respiro associato alla vita attraversa tutte le culture e tutte le religioni, non è invenzione di quella nata duemila anni fa ( la quale, peraltro, ha richiamato e inglobato parti di molte religioni, compresa quella pagana ). La parola spirito ha lo stesso significato originario ( da spirare, soffiare ). La parola psiche, invece...pure: dal gr. psykhḗ ‘anima’, connesso con psýkhō ‘respiro, soffio’ .
Come si può dedurre anima, spirito, psiche, stanno tutte ad indicare il soffio, per l'appunto vitale. Con alcune religioni si è voluto stabilire che la vita, cioè il soffio, cioè l'anima ecc. ecc, è stata portata dal sovrannaturale, dalla divinità.
La fede, chiede Lucio Musto, è nata prima della religione o come conseguenza di essa? A mio modestissimo avviso l'uomo presenta un bisogno innato di religione ( dal latino religio= vincolo ).
Tutto ciò che l'uomo non riesce a spiegare tende ad essere convogliato nel soprannaturale, nel magico ( senza voler essere blasfemi, esiste un forte collegamento semantico tra i due concetti).
I popoli primitivi, i cavernicoli cominciarono a temere, e per questo ad adorare ( teniamo bene a mente questo legame! )gli elementi dela natura: i fulmini, i tuoni, le tempeste. Passarono poi ad adorare ( e temere.... ) il sole, che vedevano come incombente e pericolosissima presenza quotidiana, e, via di questo passo. Mano mano che il cervello cresceva, e con esso la capacità di comprendere e imparare, l'idea di sovrannaturale si strutturò in maniera più progredita, andando a formare le varie religioni che oggi conosciamo, ciascuna pretendendo di spiegare il legame tra la vita terrena e quella ultraterrena, giacché è intollerabile pensare ad una morte che annulli tutto, al nulla dopo la vita, al nulla quando il soffio vitale ( l'anima ) non ci sarà più. Ovviasmente, sempre secondo me, un costrutto così, diciamo, complesso come quello religioso ha bisogno di un collante forte, cioè della fede, senza la quale vacillerebbe.
Dove si trova l'anima, se c'è? E chi lo sa? Nessuno lo ha mai detto. Se la si colloca naturalmente in petto è proprio perché si intende respiro. La psiche la si colloca naturalmente in testa, nel cervello, perché il termine si è evoluto al punto da coincidere col pensiero e con la vita psichica, appunto. Ma noi siamo respiro in tutto il nostro organismo, siamo psiche in tutto il nostro organismo.
Felice notte,
Winilio.
 
Web  Top
view post Posted on 12/11/2014, 23:24
Avatar


Group:
AMMINISTRATORE
Posts:
45,041
Location:
ARMIA - Be-Be[17]

Status:


perfetto ed inappuntabile come sempre, il nostro strizzacervelli, ed il suo discorso non fa una grinza!

Perciò esistono moltissime persone intelligenti ed intelligentissime che riescono a giustificarsi tutto, senza bisogno di un soprannaturale.

E fin qui ci sono pure io, e faccio tanto di cappello. Ma io ho una domanda in più che i signori di prima, beati loro (o beati loro?), non sembrano porsi.

"" Cui prodest? ""

a che serve, tutto il "creato" (se volete, potete chiamarlo l' "esistente"), se non serve a niente?...
Abbiate pazienza con me, ma io non ci arrivo a capacitarmi che il Tutto sia "tutta 'na strunzata!"... e mi angoscia proprio l'idea di essere zero!
 
Top
Il Merovingio1
view post Posted on 13/11/2014, 11:04




Ehhhh caro Lucio, il discorso si fa difficile, per tutta la storia e l'evoluzioni delle religioni che ci portano alle monoteistiche di oggi che sono le tre preponterandi, anche se interessanti, esula però dalla domanda iniziale di Seb.
Bisognerebbe aprire un post solo per quello evitando di occupare lo spazio dedicato al nostro dottore, che già nel suo precedente scritto ci ha dato un'indicazione importante: il sole.
 
Top
view post Posted on 13/11/2014, 15:08
Avatar


Group:
AMMINISTRATORE
Posts:
45,041
Location:
ARMIA - Be-Be[17]

Status:


certo, questo non è un post sulle religioni!... oltre al sole ci sarebbero le montagne tonanti, l'albero sacro, la roccie in mezzo al deserto... tutte "immagini" diverse
per soddisfare lo stesso impulso interiore... indipendente dal "prete" inventore della "religione"
 
Top
view post Posted on 13/11/2014, 23:16

Sr. member

Group:
Member
Posts:
315

Status:


Cui prodest? Si chiedeva il caro Lucio. Il fatto è, secondo me, che se cominciamo con questa domanda rischiamo di andare fuori strada. Perché il discorso della nascita dell'universo e, conseguentemente della vita, deve per forza giovare a qualcuno? Perché deve per forza avere un senso? Siamo noi, con la nostra natura a cercare sempre un senso alle cose, ma non sempre è possibile. Se abbandoniamo la nostra abituale visione antropocentrica( l'universo è stato creato per l'uomo, la natura è al suo servizio e l'uomo può disporne come vuole ), allora possiamo cominciare a pensare che:
non dico la terra, ma tutto il sistema solare non è che un granellino di sabbia nella sterminata spiaggia dell'universo;
il nostro sistema solare occupa una posizione periferica nella nostra galassia,un pezzettino in uno dei bracci della galassiastessa;
con ogni probabilità ci sono nell'universo molte o moltissime forme di vita, non certo come la nostra, che è frutto di irripetibili coincidenze;
non essendo i soli ad abitare l'universo forse faremmo bene ad essere un po' più umili.
Si dice: ma cosa c'era prima che l'universo si formasse? E chi dice che doveva esserci per forza qualche cosa? I concetti di prima e dopo li abbiamo inventati noi, non esistono in natura. I concetti di tempo possono essere resi in termini di spazio e non verrebbe meno niente. Se diciamo che la vita non dura un tanto, non ha un tempo suo, ma è il divenire tra la nascita è la morte diciamo qualcosa di sbagliato o di parziale?
Intanto Rosetta è arrivata e potremo capire qualcosa di più.
Felice notte da Winilio.
 
Web  Top
view post Posted on 13/11/2014, 23:50
Avatar


Group:
AMMINISTRATORE
Posts:
45,041
Location:
ARMIA - Be-Be[17]

Status:


Senz'altro, Winilio!... se cominciamo a parlare di queste cose andiamo del tutto fuori strada, rispetto alla discussione che ci occupa.

Naturalmente va precisato che se siamo noi che stiamo a discutere, lo faremo certo con la nostra natura!... non potremmo farlo diversamente!.
E la mia personale natura continua a perseguitarmi:
"cui prodest?"
ma in modo ancora più forte!

Un "errore di sbaglio", 'na strunzata, un infinito non-significato, un "nulla" assoluto come spiegazione del Tutto...
non solo di me, di te, del nostro infinitesimo mondo di terra, di un piccolo sistema in una Galassia secondaria... ma per il Tutto!... per me è inconcepibile.

E "nulla" è un'altra di quelle paroline che segnalavo a masquerade, quelle che servono a definire qualcosa che non sappiamo concepire;
e la sua migliore definizione resta sempre:

"Nulla: un armadio vuoto senza l'armadio"
 
Top
masquerade.
view post Posted on 14/11/2014, 16:46




Davvero illuminante la risposta sull'anima e sulle religioni.
Ignoravo invece l'origine della parola religione.
Vincolo.
 
Top
view post Posted on 14/11/2014, 18:00
Avatar


Group:
AMMINISTRATORE
Posts:
45,041
Location:
ARMIA - Be-Be[17]

Status:


CITAZIONE (masquerade. @ 14/11/2014, 16:46) 
Davvero illuminante la risposta sull'anima e sulle religioni.
Ignoravo invece l'origine della parola religione.
Vincolo.

.
Tempo fa mi permisi di affrontare il tema per una gentile amica di non ricordo più quale forum
e cercai di limitarmi in cinque puntate.
Per omaggio alla tua curiosità vado a riproporle nel mio angoletto del forum "Pensieri, racconti e fattarielli di Lucio Musto"
in titolo del thread sarà "Religione, di che stiamo parlando?"
Naturalmente ogni commento sarà gradito
 
Top
masquerade.
view post Posted on 16/11/2014, 18:35




CITAZIONE (Lucio Musto @ 14/11/2014, 18:00) 
CITAZIONE (masquerade. @ 14/11/2014, 16:46) 
Davvero illuminante la risposta sull'anima e sulle religioni.
Ignoravo invece l'origine della parola religione.
Vincolo.

.
Tempo fa mi permisi di affrontare il tema per una gentile amica di non ricordo più quale forum
e cercai di limitarmi in cinque puntate.
Per omaggio alla tua curiosità vado a riproporle nel mio angoletto del forum "Pensieri, racconti e fattarielli di Lucio Musto"
in titolo del thread sarà "Religione, di che stiamo parlando?"
Naturalmente ogni commento sarà gradito

Sicuro sicuro sicuro che sia gradito? ;)
Commento postato. ^_^
 
Top
view post Posted on 16/11/2014, 19:59
Avatar


Group:
AMMINISTRATORE
Posts:
45,041
Location:
ARMIA - Be-Be[17]

Status:


ed anche molto gradito, ovviamente!
E' per me una gioia, oltre che un onore, discutere con persone intelligenti.
Soprattutto quando non mi danno ragione!... cos' posso imparare qualcosa e migliorarmi! :D
 
Top
masquerade.
view post Posted on 17/11/2014, 19:09




Il confronto dovrebbe servire proprio a qusto: a migliorarci. ;)
 
Top
Il Merovingio1
view post Posted on 22/11/2014, 06:46




Io nemmeno so rispondere, perciò ho chiesto a voi. Parliamo quindi di qualcosa che non conosciamo e che non è ben definita. Dunque, nessuno ha la verità in tasca, nè la Chiesa, nè una qualunque religione, di conseguenza sarebbe il caso che usassimo le parole con cautela, oppure ci si avvia sul loro annullamento in quanto perderebbero il loro valore. Poi, ognuno di noi, sente ciò che vuole. C'è pure chi sente le voci. Chiedi al nostro bravo e capace psicologo.
 
Top
view post Posted on 22/11/2014, 09:05
Avatar


Group:
AMMINISTRATORE
Posts:
45,041
Location:
ARMIA - Be-Be[17]

Status:


Questa è una grandissima scoperta, il Merovingio!... usare le parole con cautela!

Naturalmente lo sappiamo tutti che le parole vanno usate con cautela, e tutti vorremmo che tutti,
tutti gli altri ovviamente!, ci stessero attenti! :P :P ;)
 
Top
Il Merovingio1
view post Posted on 28/11/2014, 17:07




Vedi caro Lucio, le domande alle quali non sappiamo rispondere sono davvero tante e non perchè siamo stupidi, ma perchè non abbiamo tutta la conoscenza e questa non conoscenza serve per ergersi al di sopra di essa e di conseguenza trarne profitto a qualcuno: giusto per rispondere alla tua domanda, cui prodest.
Se davvero avessimo l'umiltà di riconoscere di non sapere, diverremmo tutti più saggi e meno egoisti o meglio, più disposti verso gli altri che si pongono le nostre stesse domande.
Ultimamente leggo poco e mi faccio meno domande e sai perchè? Perchè so di non sapere, e anche questo mi fa riflettere.
 
Top
34 replies since 4/11/2014, 07:25   891 views
  Share