Le stronzate di Pulcinella

Un viaggio virtuale nei Borghi del Messinese

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view post Posted on 18/11/2014, 09:35
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La Sicilia offre al turista che vuole visitarla numerose attrattive possono soddisfare i bisogni e gli interessi di un determinato segmento di domanda.
Se, invece, vogliamo fare un salto nella storia e nella tranquillita' dobbiamo visitare i borghi del messinese.
Siete pronti? Cominciamo.

Brolo


Brolo è un piccolo paese, composto da circa 5.900 abitanti. Circondato dalla catena montuosa dei Nebrodi, questo territorio comprende sia le meraviglie del mare che il bellissimo paesaggio dei monti. Il territorio è prevalentemente pianeggiante ed è attraversato dalla Fiumara di Sant’Angelo di Brolo, dal Torrente Lanello e dalla Fiumara di Brolo. Confina a nord con il mar Tirreno, ad est con i comuni di Sant’Angelo di Brolo e Piraino, a sud con il comune di Ficarra e ad ovest con il comune di Naso. L’agricoltura è la principale attività economica del posto, soprattutto grazie all’abbondante presenta di vigneti ed agrumeti mentre, alcuni anni prima, anche l’attività portuale era particolarmente sviluppata. In questo fanastico territorio avrete la possibilità di godere del sole e del mare, il tutto contornato da uno stupendo paesaggio di stile medievale.

COSA VEDERE

Castello di Brolo: Sorge a picco sul mare, ed in passato era utilizzato per controllare la costa sottostante. E’ caratterizzato da una torre affiancata da un torrino scalare cilindrico che si interseca direttamente sulle mura e permette di salire ai vari piani fino ad arrivare al terrazzo, che veniva usato proprio come punto strategico di controllo per arginare le incursioni nemiche. Attualmente, è in corso un progetto che prevede la creazione di un museo riguardante le fortificazioni marinare all’interno del castello.
Escursione in Contrada Arrappito: Avrete la possibilità di passeggiare in mezzo allo stupendo paesaggio mediterraneo, dove si trova anche un bellissimo lago artificiale.
Visita ai comuni limitrofi: Tra i luoghi d’interesse più importanti troviamo il Castello di Caldarera ed il paese Sant’Angelo di Brolo, che comprende delle antiche chiese davvero molto interessanti. Avrete anche la possibilità di programmare un’escursione a Gioiosa Guardia, un piccolo paesino abbandonato di origini seicentesche che comunque offre un panorama da sogno.


Castemola

è un comune italiano di 1.087 abitanti , paese, piccolo e ben conservato, si trova sulla cima di un cocuzzolo a strapiombo sul mar Ionio a circa 36 chilometri a sud da Messina, a circa 49 chilometri a nord da Catania e a pochi chilometri da Taormina. Il punto più elevato si raggiunge salendo per un sentiero, dalla piazza principale del paese, la Piazza Sant'Antonino, fino ai ruderi di un castello. Sulla piazza esiste un belvedere che offre una splendida vista sulla costa ionica e sulla città di Taormina, sul mare e sulla costa Calabra.
Balcone naturale sopra Taormina, Castelmola è la vertigine della visione: entrano nel suo campo visivo, in un tripudio di fichi d´India, il maestoso Etna con i paesi aggrappati alle sue pendici, la costa ionica, il golfo di Giardini-Naxos, il Capo di S. Alessio, lo stretto di Messina e le coste calabre.

Non si vorrebbe più scendere da questo belvedere assolato: occhio vigile sul mare, le spalle alla montagna, il cuore dentro un castello in rovina.
Oltre l´ombra antica dei mandorli, c´è l´ingresso del borgo, arroccato in cima ad infiniti tornanti. Con le sue viuzze che s´intersecano e s´incontrano nella piazza principale, rivela subito l´insediamento medievale.
Porte e finestre sono riquadrate in pietra di Taormina, i colori delle abitazioni variano dal giallo al beige e al rosa antico, i tetti a falde inclinate portano ancora i coppi "alla siciliana", l´arredo urbano è curato, toponomastica, numeri civici e insegne sono in pietra e ferro battuto.Castelmola è il paese del vino alla mandorla.

Pane casereccio, maccheroni fatti in casa, miele, cuddure (ciambelle pasquali fatte con le uova), mandorle chiazziate, ossia zuccherate, mostarda, fichi secchi con le noci, vino, olive e capperi, sono gli altri prodotti di questa terra generosa.


Montalbano Elicona,

E' un comune di di 2.485 abitanti.È caratterizzato dalla presenza, nella parte antica dell'abitato, di un antico Castello che fu residenza estiva di re Federico II di Aragona.
Circondato da boschi secolari, Montalbano Elicona è uno dei più antichi e suggestivi borghi dell’area nebroidea, ricco di storia, arte, tradizioni popolari. Sito su un vasto pianoro a 907 metri di altitudine, e coronato da un maestoso castello, offre un panorama incomparabile sul mare e le isole Eolie, l’Etna e i rigogliosi rilievi verdeggianti che lo circondano.

Il Castello

Edificato su preesistenze bizantine e arabe, è l’elemento storico-architettonico più significativo della città. Tra le dimore preferite di Federico II d’Aragona, che vi soggiornava per la cura delle acque, è l’unico esempio superstite in Sicilia di palazzo reale medievale. Costruito in pietra da taglio lavorata ad arte, cela al suo interno una straordinaria cappella bizantina perfettamente conservata.

I Megaliti

Sull’altopiano dell’Argimusco, sono state rinvenute tracce di grossi megaliti, molto simili ai più famosi Dolmen e Menhir che i popoli celtici utilizzavano per celebrare i riti religiosi. Queste imponenti e affascinanti arenarie (alcuni elementi superano i 25m. di altezza), servivano probabilmente alla compilazione di calendari astronomici, per determinare solstizi ed equinozi, con riferimenti mediante menhir.


NOVARA DI SICILIA


è un comune italiano di 1.414 abitanti .Il borgo sorge sulla pendice della montagna da cui si scorge l’antica Tindari, in un incantevole scenario naturale a valle di un imponente sperone di roccia, la Rocca Salvatesta, che raggiunge i 1340 m.

Le piccole case affastellate, la trama di vicoli e viuzze talvolta sormontati da archi, i decori delle facciate, l’eleganza dei palazzi, la sontuosità delle chiese danno fascino a un assetto urbanistico d’impronta medievale. Le strade, per lo più pavimentate in acciottolato stretto tra due file longitudinali di pietra arenaria locale, contribuiscono a valorizzare l’architettura del centro storico. L’arenaria è stata utilizzata nelle costruzioni civili e con elaborazioni di grande pregio in quelle
religiose, dove sono presenti anche molti elementi architettonici realizzati in cipollino, un’altra pietra locale,
rossa e marmorea. L’uso della pietra, che sul territorio affiora un po’ ovunque, testimonia l’importanza dell’arte dello scalpellino che si tramandava di padre in figlio, fino al deplorevole arrivo del cemento (ma oggi il nobile mestiere viene ripreso con buoni risultati.


Edited by Pulcinella291 - 18/11/2014, 10:19
 
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