Le stronzate di Pulcinella

la riforma della FIGC,ecco le nuove regole

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view post Posted on 21/11/2014, 12:54
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Pulcinella291 Forum

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Il nostro calcio sta per cambiare ecco le nuove regole:
LE ROSE, I GIOVANI E I CALCIATORI “ITALIANI O LOCALI”

25 giocatori per rosa, di cui 17 possono essere di qualunque età e qualunque nazione. Ma almeno quattro di questi devono essere cresciuti nel settore giovanile del club, mentre almeno altri quattro devono essere cresciuti in una società italiana. Sia per i giovani che per i “locali” si intendono giovani calciatori tesserati dai 15 ai 21 anni per tre stagioni anche non consecutive, o 36 mesi anche non consecutivi. “Penalizzazioni” ci saranno per le società che attualmente hanno rose composte da più di 25 elementi: per chi avrà dai 26 ai 30 giocatori in rosa, i calciatori “locali” saranno nove e così via. Fino a un massimo di 11, con sempre almeno 4 del settore giovanile. Sarà invece libero il tesseramento di giocatori Under 21, anche oltre i 25 calciatori consentiti.

cosa cambia: Le società dovranno sfoltire le rose cedendo i giocatori in eccesso. Ma non solo: per far posto ai quattro giovani e ai quattro “italiani” (che sarebbe meglio definire “locali”) ci saranno molti movimenti di mercato con scambi e prestiti in tal senso. Va detto che già da tempo disposizioni Figc spingono i club a tenere le rose sui 25 elementi, con molti club che sono già in linea con questi principi. Va ricordato che sarà possibile tesserare liberamente Under 21, anche stranieri.
rischi e vantaggi: Tanti calciatori spediti altrove, altri ancora disoccupati perché molti contratti non saranno rinnovati. Ma l’introduzione forzata di almeno quattro elementi del vivaio (un po’ come avviene con le liste Uefa di Champions ed Europa League) costringerà gli allenatori quantomeno a considerare i giovani dei settori giovanili. Penalizzati ovviamente i “non giovani”. Molti “senior”, spesso ingaggiati anche per fare numero, non avranno possibilità di lavoro e rimarranno disoccupati.
a chi non piace: Queste norme hanno visto subito il parere contrario dell’Aic (l’associazione calciatori) presieduta da Damiano Tommasi e dell’Assoallenatori (l’associazione degli allenatori) con presidente Renzo Ulivieri. Consensi invece per l’introduzione dei principi del fair play finanziario nel sistema delle licenze Nazionali. Obiettivo la sostenibilità economico-finanziaria delle società, con conseguente stimolo all’investimento nei vivai nazionali anche grazie alle nuove norme sulle rose.

GLI EXTRACOMUNITARI

Giro di vite anche sul tesseramento degli extracomunitari. L’intento è evitare l’ingaggio di giocatori “sconosciuti” per mantenere lo “slot” libero per la successiva sessione di mercato. Blocco dello “sfruttamento” di calciatori extracomunitari, quindi. La strada è quella di un irrigidimento dei criteri. Il numero di extracomunitari tesserabili resta invariato. Le società potranno ingaggiare al massimo due nuovi calciatori extracomunitari, a condizione che uno vada a sostituire un altro extracomunitario, mentre l’altro abbia un comprovato curriculum sportivo (2 presenze in lista gara ufficiale nella stagione in corso o 5 presenze in lista gara in carriera). Per quanto riguarda i giovani extracomunitari al primo tesseramento (detti “giovani di serie”), devono essere residenti in Italia ed essere entrati nel nostro paese con i genitori non per ragioni sportive e comunque aver frequentato la scuola per almeno 4 anni. Questi giovani non possono essere utilizzati per la sostituzione di un nuovo calciatore extracomunitario). La sostituzione del calciatore extracomunitario sarà possibile solo nel caso di esistenza del contratto da professionista da almeno tre anni (dal 2012).

cosa cambia: Il numero limitato di extracomunitari portava a quel meccanismo che faceva transitare da società dilettantistiche giocatori che venivano poi utilizzati solo se diventavano “importanti”, altrimenti diventavano merce di scambio col solo fine di mantenere aperta la casella per un futuro calciatore extracomunitario. Meccanismo che dovrebbe essere interrotto dalle nuove norme.

rischi e vantaggi: La pratica diffusa fra molti club della serie A, seppur non illegittima, era eticamente discutibile. Con le nuove norme i club non andranno più a pescare da un serbatoio di “ignoti”, eliminando quindi pratiche poco trasparenti. Tutto dovrebbe essere più diretto: gli ingaggi di giovani extracomunitari saranno solo funzionali.

a chi non piace: Sicuramente ai club che senza violare le regole riuscivano a mantenere posti liberi per gli extracomunitari. Ma anche con le nuove norme non si può escludere che il “fenomeno” possa ripetersi, fermo restando che questa “battaglia” è sentita più dagli organi di palazzo che da tifosi e sportivi, che spesso ignoravano questo “giro” di extracom
 
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