Le stronzate di Pulcinella

Il Vetro nella storia

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view post Posted on 25/12/2014, 21:29
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Pulcinella291 Forum

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Il naturalista romano Plinio, vissuto nel 1° secolo d.C., racconta che un giorno alcuni mercanti fenici si apprestavano a preparare il pasto su una spiaggia. acceso il fuoco con l'ausilio di alcuni pani di salnitro, si accorsero che questa sostanza mista alla sabbia ricca di silicio fondeva e formava una pasta malleabile trasparente che solidificava raffreddandosi: il vetro. Il racconto di Plinio in realtà non è che una leggenda, perché il calore di un falò è insufficiente a innescare un tale processo, ma rispecchia comunque una verità, e cioè che l'invenzione del vetro avvenne quasi sicuramente per caso. In seguito, l'uomo imparò anche, soffiandoci dentro con una canna di ferro, a modellare quella pasta fino a farle assumere le forme più stupefacenti che, solidificandosi, restano trasparenti e ... un po' fragili!
In realta' furono i popoli della Mesopotania, nel III millennio, forgiandone delle perline. Successivamente anche gli Egizi appresero questa arte che utilizzarono nella produzione di oggetti artistici. I Romani, seppur in maniera rudimentale, crearono le prime finestre con i vetri ma ciò aveva un prezzo esorbitante che solo i patrizi si potevano permettere.
La prima manifattura documentata del vetro si ha in Egitto, nel II millennio a.C., quando fu impiegato nella produzione di stoviglie, altri utensili e monili (detti perle di vetro).Nel I secolo a.C. fu sviluppata la tecnica del soffiaggio, che ha permesso che oggetti prima rari e costosi divenissero molto più comuni. Durante l'Impero Romano il vetro fu plasmato in molte forme, principalmente vasi e bottiglie. I primi vetri erano di colore verde a causa della presenza di impurità di ferro nella sabbia utilizzata.[Gli oggetti in vetro risalenti ai secoli VII e VIII sono stati rinvenuti sull'isola di Tornello, vicino a Venezia. Ciò testimonia una relazione tra l'epoca romana e l'importanza di questa città nella manifattura vetraria. Una svolta nella tecnica produttiva si è avuta intorno all'anno 1000, quando nel nord Europa la soda fu sostituita con la potassa, più facilmente ottenibile dalla cenere di legno. Da questo momento i vetri del nord differirono significativamente da quelli originari dell'area mediterranea, dove si è mantenuto l'impiego della soda. L'XI secolo vide l'emergere, in Germania, di una nuova tecnica per la produzione di lastre di vetro per soffiatura, stirando le sfere in cilindri, tagliando questi ancora caldi e appiattendoli quindi in fogli. Questa tecnica fu poi perfezionata nel XIII secolo a Venezia (centro di produzione vetraria del XIV secolo), dove furono sviluppate nuove tecnologie e un fiorente commercio di stoviglie, specchi ed altri oggetti di lusso. Alcuni vetrai veneziani si spostarono in altre aree d'Europa diffondendo così l'industria del vetro. Fino al XII secolo il vetro drogato (cioè con impurità coloranti come metalli) non fu impiegato. Il processo di produzione Crown fu impiegato a partire dalla metà del XIV secolo fino al XIX secolo. In questo processo, il soffiatore fa ruotare circa 4 kg di massa vetrosa fusa all'estremità di una barra fino ad appiattirla in un disco di circa 1,5 metri di diametro. Il disco viene quindi tagliato in lastre.
Il vetro veneziano ebbe un costo elevato tra i secoli X e XIV, fino a che gli artigiani riuscirono a mantenere segreta la tecnica. Ma intorno al 1688 un nuovo processo di fusione fu sviluppato, ed il vetro divenne un materiale molto più comune. L'invenzione della pressa per vetro nel 1827 diede inizio alla produzione di massa di questo materiale.
La tecnica a cilindri fu inventata da William J. Blenko all'inizio del XX secolo. Le decorazioni sono incise sul vetro per mezzo di acidi o sostanze caustiche, che corrodono il materiale. Tradizionalmente l'operazione è svolta da artigiani esperti dopo che il vetro è stato soffiato o colato. Nel 1920 fu sviluppato un nuovo metodo consistente nello stampaggio diretto delle decorazioni sul vetro fuso. Questo ha permesso di abbattere i costi di produzione e assieme alla diffusione dell'uso di vetri colorati, portò ad un uso più diffuso delle stoviglie in vetro intorno al 1930.
 
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