| Non si può spiegare tutto con un giudizio medico/psicologico. E' vero che, talvolta, in pochi casi, l'omosessualità è il portato di una più vasta patologia. Nella gran parte dei casi la sessualità, omo, etero o bi, rappresenta un orientamento, frutto della storia dell'individuo, certo, ma senza caratteri di malattia. Non dimentichiamo che, nel passato, l'uomo era pansessuale, cioè non faceva soverchia distinzione tra unioni etero e unioni omosessuali. Non parliamo delle donne, che hanno vissuto la bisessualità con maggiore disinvoltura, e tutt'ora la vivono così. Per l'uomo è più difficile, perché la "virilità" non contempla l'inclinazione omosessuale. Addirittura alcuni regimi la considerano reato(!) mostrando in questo modo tutti i loro limiti culturali, di democrazia e di rispetto per le libertà altrui. Nell'antica Grecia i ragazzini erano concupiti da uomini adulti, che li tenevano con sé, li educavano, si univano a loro spiritualmente e carnalmente, con grandi trasporti ( vedi le opere della professoressa Eva Cantarella: "Secondo natura", storia della sessualità presso gli antichi, Greci e romani ); questi ragazzini, acerbi e delicati come l'età comportava, da grandi diventavano perfetti uomini. La sessualità nella Roma antica era pienamente libera. La lussuria era un concetto molto diverso da quello dei giorni nostri, era la semplice ricerca del piacere, magari sfrenato, ma sempre e solo piacere. Vero è che i padroni usavano sodomizzare i loro schiavi non solo per piacere, ma anche per mostrare la loro superiorità ( una sorta di status simbol! ), ma nessuno si sognava di parlare di omosessualità come malattia. L'importante era essere tutt e due le cose. Quelli solo, diciamo così, passivi erano oggetto di scherno e discriminazione, si pensi agli sfottò e alle invettive di Catullo, per citare uno solo dei grandi poeti latini. In definitiva, caro Pulcinella, io credo che l'uomo nasca polisessuale e che poi la cultura, soprattutto quella cristiana, che ha deciso di mortificare il corpo e i suoi relativi piaceri, lo abbia compresso, spingendolo a fare delle scelte, la più frequente delle quali è l'eterosessualità. La più frequente, non l'unica normale. Saluti affettuosi e buone feste, se non ci sentiamo più. P.S.: gli juventini potranno, così, anche trovare piacevole come è andata a finire stasera...
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