Le stronzate di Pulcinella

contrade e citta' di fondazione fascista:divisi per regioni

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Pulcinella291
view post Posted on 18/12/2014, 10:56 by: Pulcinella291
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Quello che cominceremo oggi è un lavoro frutto di reminiscenze storiche e di ricerche fatte sul web e su qualche libro in mio possesso, riguardante le cosiddette città di fondazione, vale a dire i centri urbani fondati durante il Ventennio in alcune zone del territorio nazionale del regno d'Italia .
(Mi premurero' di inserire alla fine la bibliografia e qualche fonte)
Il regime oltre alle opere nelle grandi citta' aventi specifici caratteri dell'ideologia fascista, fondo' anche numerosi paesi aventi carattere di piccoli centri rurali, nell'ottica di un tradizionalista ritorno alla terra e alla civiltà contadina, che il fascismo mostrava di preferire alla grande urbanizzazione.
I nuovi centri, in particolar modo i più grandi, erano costruiti a partire da un modello base: una piazza centrale, nella quale era presente una "Torre Littoria", attorno alla quale venivano eretti gli edifici pubblici principali (il municipio, la chiesa, la casa del fascio, la caserma della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale (MVSN), l'ufficio postale, la scuola) e così via. Intorno a questo nucleo centrale si estendevano, nei centri più grandi, i quartieri abitati veri e propri, mentre nei centri rurali si passava direttamente alle campagne appoderate.
Per le aree rurali si parla di "colonizzazione", specialmente nel caso di aree paludose bonificate o di ex latifondi, appoderate secondo il modello "a poderi diffusi": queste nuove aree rurali furono popolate principalmente da cittadini provenienti da zone dell'Italia settentrionale caratterizzate da un'agricoltura tradizionale più avanzata, ma depresse dalla crisi economica: in particolare da Friuli, Veneto, Emilia, Romagna e Marche; v'erano però anche famiglie autoctone o prossime dell'area appoderata, come accadeva in modo particolare per le bonifiche dell'Italia meridionale, ossia del foggiano, del Metapontino e del latifondo siciliano. A tal proposito, senza voler, in nessun modo, fare alcuna apologia, mi è d'uopo spingere il lettore ad una considerazione:il regime fascista è durato 20 anni se pensiamo al tempo che occorre oggi per costruire un'autostrada o un ospedale si ha un'idea di come allora ci fosse, quantomeno, piu' impegno.
Cio' detto, passiamo qui a delineare il quadro generale in maniera sintetica dividendo i nuovi centri regione per regione.

LAZIO
Dobbiiamo, giocoforza , partire dalle bonifiche nell'Agro Pontino , in verita' gia' iniziate sotto il governo Nitti,
Le città edificate nell'Agro Pontino furono cinque: Littoria (poi Latina)

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Sabaudia,

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Pomezia

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Aprilia

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Pontinia

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Questi centri sorsero senza un ordine prestabilito, piuttosto seguendo le esigenze che ponevano la bonifica, la creazione delle infrastrutture e l'insediamento agricolo. A chi sosteneva che i paesi sorgevano nel centro stesso della palude e che gli stessi presentavano l’inconveniente di essere troppo lontano dalla ferrovia Roma-Napoli che taglia le Pontine a Nord, Mussolini rispose che “il nemico va colpito a cuore!”.

Acilia


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Il progetto dell'attuale Acilia fu redatto nel 1939 e terminato dopo 8 mesi con una prima realizzazione nel 1940 a poche settimane dall'ingresso dell'Italia nella seconda guerra mondiale. Il governo fascista, su interessamento della principessa Jolanda di Savoia, decise di dare un alloggio alle famiglie numerose e più indigenti di Roma. Erano stati compiuti i famosi sventramenti in centro città per cui molte famiglie furono collocate nelle borgate ufficiali volute dal regime, ma non fu questo il caso di Acilia, in quanto quest'ultima sorse anni dopo tali sventramenti.

Maccarese fraz.di Fiumicino

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Fu un ampio territorio bonificato negli anni venti da coloni provenienti prevalentemente dal Veneto.Da sempre territorio molto umido, (in passato palude, bonificata negli anni del fascismo), è il miglior territorio per l'agricoltura.

San Cesareo

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Nel 1928, l’Opera Nazionale Combattenti che aveva espropriato la tenuta già nel 1921, concluse i lavori per la costruzione del paese per ospitare gli ex combattenti di Capranica Prenestina che popolavano la baraccopoli di Colle Marcelli.

Colleferro
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Colleferro, il cui territorio apparteneva originariamente ai comuni di Valmontone (zona dello Scalo), di Roma (zona dove sorge l'attuale capoluogo comunale) e di Genazzano (alcune aree rurali nei pressi della "via Palianese"), continuò la propria espansione urbana per tutti gli anni venti e trenta, fino a divenire comune autonomo nel 1935. Successivamente il comune di Colleferro aggiunse al proprio territorio limitate porzioni di quello dei comuni limitrofi di Segni e di Paliano.

EUR
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L’EUR (anche noto come Eur o E.U.R., in origine acronimo di Esposizione Universale di Roma) è un complesso urbanistico e architettonico di Roma, identificato per antonomasia con il trentaduesimo quartiere di Roma, oggi denominato quartiere Europa.Il progetto iniziale risale al 1935: Roma si preparava in quel tempo ad accogliere l’Esposizione Universale, prevista per il 1942, e quindi necessitava di uno spazio monumentale adeguato, che non andasse ad intaccare la città storica.
L’evento aveva chiare volontà propagandistiche: s’intendeva infatti dimostrare a livello internazionale, in occasione del ventennale della Marcia su Roma ad opera di Benito Mussolini, la superiorità storica, artistica, scientifica e politica dell’Italia fascista.Luogo prescelto per l’Esposizione fu un’ampia zona a sud della città, a metà strada fra il nucleo centrale e il Lido di Ostia: questo per accondiscendere ai desideri del Duce, che immaginava una “Roma porto di mare”.
La sigla iniziale era in realtà E42, poi modificata in EUR, a significare “Esposizione Universale di Roma”.
A causa del sopraggiungere della guerra, il quartiere non poté mai ospitare il tanto agognato evento.

Guidonia, comune di Guidonia Montecelio,
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Attualmente è il terzo comune più popoloso del Lazio dopo Roma e Latina e il terzo comune non capoluogo di provincia più popoloso d'Italia dopo Giugliano in Campania e Torre del Greco.
Nacque, al contrario delle altre città fuori dall'Agro Pontino e per finalità resedenziali a servizio del personale militare e civile dell'aeroporto di Monte Celio. Fu inaugurata nel 1937 e prevedeva 4000-5000 abitanti, con un impianto urbanistico ortogonale, ed architetture moderatamente moderne di Alberto Calza Bini. Con la nascita del nuovo comune, avvenuta per regio decreto del 21 ottobre 1937, si inglobava la preesistente giurisdizione di amministrativa di Montecelio, paese antico di almeno un millennio, posto su due colli.


continua


Edited by Pulcinella291 - 18/12/2014, 11:17
 
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