Le stronzate di Pulcinella

contrade e citta' di fondazione fascista:divisi per regioni

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Pulcinella291
view post Posted on 23/12/2014, 09:11 by: Pulcinella291
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Marche


A Sud della città di Fano, oltre il fiume Metauro, sorse dal 1934 al 1940 la "Borgata rurale di Metaurilia". Detta borgata interessò i terreni fiancheggianti il primo tratto di strada che dalla Statale Adriatica volge all'interno parallelamente alla sponda destra dei fiume (in vocabolo "Marotta prima" e "Marotta seconda") e soprattutto il territorio che, dal Metauro a Torrette, prospetta sulla Strada Statale Adriatica.

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Unico esempio nella Provincia di Pesaro e Urbino, Metaurilia si sviluppò in applicazione delle leggi di bonifica integrale varate dal governo fascista (dicembre 1928, giugno 1930, febbraio 1933).La borgata era costituita da abitazioni di uguale tipologia, costruite in tre successivi lotti rispettivamente di 51 - 40 - 24 unità per un totale di 115 case. Ognuna, con circa un ettaro di terreno coltivabile a ortaggi, fu assegnata alla famiglia di un bracciante con pratica in agricoltura. Complessivamente vi si stanziarono 591 persone. La proprietà, che dal 1934 era del Comune di Fano, fu poi trasferita ai capifamiglia nel dopoguerra.Metaurilia nel 1939 ebbe la sua chiesa che è dedicata a San Benedetto ed è capellania della parrocchia di Torrette; nel 1946 ebbe l'asilo e la scuola elementare.


Abruzzo


Salle del Littorio oggi Salle nuovo

Salle, situata alle pendici del monte Morrone, ad ovest del massiccio della Majella, appartiene alla provincia di Pescara da cui dista 47 Km. ed ha un territorio comunale di 21,61 Kmq; ospita la parrocchia del SS.mo Salvatore con il santuario del Beato Roberto e un castello medioevale, sede di incontri e di un museo civico. Nel 1933, in seguito al terremoto della Marsica, che gli aveva inflitto il colpo definitivo, veniva ricostruita più a valle con il nome di "Salle del Littorio" in memoria dell'impegno fascista. Dopo la fine della II Guerra Mondiale fu semplicemente chiamata Salle. Sull'origine del nome Salle si sono succedute nel tempo varie ipotesi, alcune molto fantasiose, altre più verosimili: una prima parla di derivazione dal sostantivo "Acelle" che indicava una contrada con numerose piante di salice. Una seconda ricollega il nome Salle alla parola longobarda "sala" cioè stanza, dimora; una terza, infine, faceva riferimento a "Salla", nome gotico di un signore insediatosi sul posto nel periodo della dominazione longobarda.

Aielli Stazione (frazione di Aielli)
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è fermata ferroviaria sulla ferrovia Roma-Pescara a servizio della frazione di "Aielli Stazione" nel comune di Aielli. Fu fondato anch'esso in sostituzione di un nucleo antico.


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Nel 1927, con la soppressione di otto comuni per la formazione della cosiddetta Grande Aquila, venne riunificato al capoluogo e rigenerato dallo sviluppo, promosso sotto il fascismo, del turismo montano e sportivo legato al suo territorio. Nel 1934 venne edificata la località Fonte Cerreto, a poca distanza dal nucleo storico di Assergi, che costituisce la stazione di valle della Funivia del Gran Sasso d'Italia.

Celdit, Villaggio operaio presso Chieti

Fu un villaggio nato nel 1938.Tre anni prima il regime aveva deciso che a Chieti sarebbe nata una fabbrica per la produzione di cellulosa dalla paglia. Nella terra del francavillese ingegner Ottorino Pomilio, che brevettò il procedimento per fare a meno del legno. Nacquero solo due stabilimenti del genere in Italia. L'altro era a Foggia, nel mezzo del Tavoliere delle Puglie, riserva naturale di grano. «La fabbrica aprì nel 1938 dove prima c'erano solo campi coltivati», «si chiamava Celdit, come il quartiere residenziale per i dipendenti, ancora esistente, e contava oltre mille dipendenti». Durante la guerra lo stabilimento chiuse. Riaprì nel 1950 con una linea produttiva acquistata con i fondi americani del piano Marshall.


Molise



Nuova Citernia:fraz. di Campomarino
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L'abitato di Nuova Cliternia si è formato negli anni venti del XX secolo, con le abitazioni erette dal regime fascista. Il nuovo insediamento prese il nome dell'abitato frentano di Cliternium o Cliternia, situata tra il Fortore e il Biferno. L'abitato si è in seguito sviluppato senza alcuna regolamentazione urbanistico-architettonica, soprattutto lungo le preesistenti vie di comunicazione




 
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