Le stronzate di Pulcinella

BRUNO GIORDANO:la bomba da fermo senza rincorsa

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view post Posted on 24/12/2014, 17:27
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Pulcinella291 Forum

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Bruno Giordano (Roma, 13 agosto 1956) a parere di chi scrive è stato uno dei migliori talenti che ha prodotto il nostro calcio. Tecnica, tiro, velocita' di esecuzione hanno fatto di lui uno dei piu' forti attaccanti del campionato italiano, tanto che resta ancora il calciatore con il maggior numero di reti realizzate nelle coppe nazionali con la maglia della Lazio: 18. Nasce nello storico quartiere di Trastevere dove, da bambino, passa le giornate a giocare a pallone fra vicoli, piazze e l'oratorio di Don Orione.E' proprio tra le stradine care al Trilussa ed al Belli che il ragazzo si forgia. Ha due piedi d'oro ed i compagni se lo litigano in squadra. Preferisce più il gioco che lo studio e se ne accorge presto Don Francesco Pizzi, che lo segnala al grande Flacco Flamini il quale lo porta alla Lazio per 30.000 lire e 10 palloni nel 1969.
l 5 ottobre 1975 esordisce in Serie A quando nella Lazio era allenatore Giulio Corsini; quel giorno, proprio su passaggio di Giorgio Chinaglia, allo Stadio Luigi Ferraris contro la Sampdoria, Giordano segnò il gol della vittoria all'89º. Tommaso Maestrelli l'anno successivo gli affidò la maglia numero 9, che in precedenza era di Chinaglia, trasferitosi nel frattempo ai New York Cosmos.
Al termine della stagione 1978-1979 risultò capocannoniere della Serie A con 19 reti.
Nel 1980 fu coinvolto nello scandalo del calcio scommesse, scoppiato il 23 marzo con l'arresto a Pescara, a fine partita, di Massimo Cacciatori, Lionello Manfredonia, Giuseppe Wilson e dello stesso Giordano. Lo scandalo porterà alla retrocessione d'ufficio in Serie B della Lazio. Condannato a 3 anni e 6 mesi (come pure Manfredonia) gli furono condonati un anno e sei mesi in seguito alla vittoria azzurra del Mondiale, e rientrò in squadra in occasione del campionato 1982-1983, e con i suoi gol trascinò la squadra verso la promozione in Serie A. La giustizia ordinaria lo aveva invece già assolto e dichiarato innocente il 22 dicembre 1980 per «non aver commesso il fatto».

Nel 1983, con il ritorno di Chinaglia alla Lazio nella veste di presidente, Giordano iniziò ad avere con lui problemi personali, accentuati da un grave infortunio (rottura di tibia e perone) .
Nella stagione 1984-1985 la Lazio retrocesse in Serie B (condividendo l'ultimo posto con la Cremonese). In seguito venne ceduto al Napoli per la cifra di oltre 5 miliardi di lire e qui, forse, ebbe le maggiori soddisfazioni della sua carriera. Giocando al fianco di Maradona e Careca vinse uno scudetto ed una Coppa Italia (accoppiata riuscita a poche squadre nella storia del calcio italiano), nel 1986-1987.
Lasciata la società partenopea si spostò in provincia, proseguendo la carriera nel Bologna e infine nell'Ascoli, maglia con cui segnò il suo centesimo gol nella massima serie. Durante la militanza nelle suddette due ultime società segnò di meno che in passato, superando comunque i cento gol in Serie A.
Ha iniziato quindi la carriera di allenatore con alterne fortune.
Nei periodi in cui è stato libero da incarichi come allenatore, Giordano si è calato anche delle veste di opinionista sportivo nonché commentatore tecnico per emittenti televisive private regionali e poi nazionali, e per un certo periodo anche per la RAI.
 
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